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RISCHIO TERREMOTI: ARGAV PRESENTA AL WIGWAM PROGETTO “HAREIA”

Rodolfo Bassan, Mariano Carraro, Antonio Cavinato

Italia a “rischio terremoti” da sempre, a dimostrarlo il progetto transfrontaliero antisismico “Hareia”, che ha catalogato i terremoti storici avvenuti in Italia e in Austria

(di Marina Meneguzzi, socio ARGAV) Lavorare sulla prevenzione e dunque rivedere la mappa delle zone sismiche in Italia (la più recente è quella istituita una decina d’anni fa dopo il terremo del 2002 in Molise, ndr) nonché istituire una sorta di carta d’identità di ogni immobile per certificarne la sicurezza in caso di sisma: questa l’unica “arma” che abbiamo per rendere meno pericolosi i terremoti, vista l’incapacità di poterli prevedere e soprattutto alla luce del fatto che l’Italia è tra i Paesi d’Europa e al mondo a più alto rischio sismico, come dimostrano i terremoti avvenuti nell’arco dei secoli scorsi nel Belpaese.

Si è parlato di “Hareia”. Di questo si è parlato mercoledì 30 maggio scorso in occasione dell’incontro di aggiornamento professionale ARGAV al Wigwam Circolo di Campagna “Arzerello” di Piove di Sacco (PD) con Mariano Carraro, segretario generale all’Ambiente della Regione Veneto, Rodolfo Bassan ed Antonio Cavinato, rispettivamente direttore e geologo del Dipartimento ARPAV Belluno, che hanno illustrato ai presenti il progetto transfrontaliero antisismico “HAREIA” (Historical And Recent Eartquakes in Italy and Austria)”, iniziativa comunitaria cui hanno partecipato il Land Tirol, in qualità di Lead Partner, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione Friuli Venezia Giulia e ARPAV in rappresentanza della Regione Veneto e i cui risultati saranno resi noti nei prossimi mesi del 2012.

Attivati 3 sismografi in provincia di Belluno. Con il progetto HAREIA si è provveduto al completamento della rete sismografica esistente nell’arco alpino orientale con l’attivazione di dodici sismografi di cui 3 in provincia di Belluno (a Cadola di Ponte nelle Alpi presso un istituto scolastico, a Danta di Cadore e sul Passo Valles nel Comune di Falcade). Il progetto ha quindi elaborato un catalogo comune transfrontaliero dei terremoti storici. Questo importante patrimonio informativo potrà essere utilizzato per elaborare misure di prevenzione e piani di protezione civile.

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