di Francesca Caggiati, delegata di Parma – ARGA Emilia Romagna
Si è tenuto nella Biblioteca Monastica dei Padri Benedettini della Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma il convegno dedicato alla Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio organizzato da AIS – Associazione Italiana Sommelier – e moderato da Antonietta Mazzeo, sommelier AIS, editorialista affiliata alla stampa specializzata Arga/Unaga e tecnico esperto in oli d’oliva vergini ed extravergini.
L’evento, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Parma, è stato introdotto da Annalisa Barison – Presidente AIS Emilia – che ha ricordato come la formazione sia una delle mission dell’associazione, e dall’Assessore al Turismo del Comune di Parma Cristiano Casa, che ha sottolineato come Parma sia un territorio aperto a molteplici iniziative di cultura enogastronomica, realizzate anche grazie alla collaborazione con l’AIS. Il convegno è entrato nel vivo con l’intervento di Antonio Iaderosa, ispettore e funzionario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali MIPAAF. Tra le attività svolte dal ministero rientra la repressione delle frodi alimentari e la tutela della qualità dei prodotti, dal controllo delle etichettature, alle azioni contro le contraffazioni e l’italian sounding anche attraverso accordi con le principali piattaforme di commercio elettronico, tipo Ebay, Amazon e Alibaba.
Anna Maria Compiani, delegata AIS di Parma, ha parlato del progetto di ricerca sulla Malvasia di Candia sfociato nella pubblicazione del libro “La Malvasia di Parma”, mentre il prof. Andrea Fabbri, agronomo e docente del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma, ha illustrato il panorama delle proposte formative in Italia e all’estero specifico per lo studio delle olive e degli oli. Il Consorzio per la tutela dei Vini dei Colli di Parma consta di 45 soci tra produttori e cantine, con un’estensione di 500 ettari: una realtà produttiva limitata destinata a rimanere piccola con le leggi attualmente vigenti. Oltre alla Malvasia, ha spiegato il Presidente Maurizio Dodi, nel parmense si coltiva il lambrusco Maestri, eccellente varietà di lambrusco che caratterizza questo territorio. Massimiliano Carpanese, proprietario di Parma Menù, ha raccontato l’esperienza dell’azienda di famiglia, da salumieri, a imprenditori della ristorazione, fino ad arrivare a produttori di un lambrusco Maestri fermo che ha ottenuto la Dop e prossimamente di un olio extra vergine di oliva, all’interno di un progetto che include anche la produzione di olive in salamoia con il sale autoctono di Salsomaggiore Terme.
Infine i professori dell’Istituto Agrario di Parma Bocchialini – Gloria Fiorino, Andrea Anselmi e Mattia Toscani – hanno illustrato i progetti formativi per gli studenti realizzati in collaborazione con le associazioni e gli enti territoriali di riferimento, come i consorzi, i musei del cibo e la stessa AIS, che hanno portato tra gli altri alla creazione dell’attività imprenditoriale Food Farm 4.0 e della linea di prodotti in vendita con il marchio “Bontà di Parma”.