“L’Australia cerca giovani agricoltori, economisti agricoli, agronomi paesaggisti, agrotecnici, tecnici ambientali, consulenti agricoli, guardie forestali, veterinari.” Lo segnala l’Anga, l’associazione che riunisce i giovani agricoltori di Confagricoltura. “Mentre in Italia l’agricoltura continua ad invecchiare inesorabilmente e per i giovani italiani le prospettive di lavoro, in tutti i campi, sono incerte – dice Nicola MOTOLESE, presidente dell’Anga – l’Australia è diventata la nuova terra promessa”.
Nel nuovo continente la recessione praticamente non si è sentita, anzi è stata in qualche modo aggirata, grazie alla proseguimento della crescita indo-cinese, che di fatto ha rilanciato tutta l’economia del Paese. La disoccupazione è meno del 5% ed gli analisti la reputano in ulteriore calo. “Per le professioni verdi – mette in evidenza Motolese – le risorse disponibili non sono sufficienti a coprire le richieste”. In Australia, ad esempio, il 53% della forza lavoro agricola è composta da manager, controllori e amministratori. La mancanza di competenze per svolgere questi ruoli investe il settore in tutta la sua gravità.
I visti “working holiday” hanno fornito una soluzione importante per il settore orticolo nella fase della raccolta, ma non sono sufficienti. Si parla di 100.000 offerte di lavoro qualificato disponibili nel settore agricolo a vari livelli, per i prossimi 5 anni. “Attraverso la nostra associazione è possibile avere una prima opportunità di conoscere l’Australia attraverso il programma di stages pratici”, ricorda il presidente Anga, che aggiunge: “Fino ad ottobre è possibile fare domanda di partecipazione per i tirocini nel settore vitivinicolo, tutto l’anno per il settore agricolo e per le altre figure professionali”. Gli stages sono retribuiti per coprire i costi di partecipazione. Necessario, per il vino, avere meno di 29 anni (per gli altri settori 31), conoscere bene l’inglese ed avere esperienza.
Informazioni anga@confagricoltura.it