Il giornalista Luciano PIGNATARO, vice presidente dell’Arga Campania , Responsabile Slow Wine con l’enologo Vincenzo MERCURIO, parlano di Falanghina al Salone del Gusto. Terroir d’Italia: la Falanghina e le sue terre venerdì 22 ottobre 2010 ore 13.00.
«Quando mi è stato chiesto di fare una degustazione al Salone ho scelto subito la Falanghina, ha affermato Luciano Pignataro. Nessun vitigno meglio di questo può raccontare gli ultimi venti anni in Campania: dalla prima vinificazione di Mustilli, al trionfo commerciale che spazzò via dalle mensole dei ristoranti e delle bettole i bianchi veneti, al rischio sputtanamento scattato intorno al 1995, sino alla rinascita qualitativa grazie all’impegno dei produttori più seri. Per fortuna tanti. Nulla è più ricco e vario della falanghina campana. Via dunque a questa degustazione che mi vedrà impegnato con l’enologo Enzo Mercurio a partire dal suo esperimento su un piccolo fazzoletto di terra per poi passare a quella di Mustilli e agli esempi dei Campi Flegrei dove è stata rilanciata dalla famiglia Martusciello e ripresa da buona agricoltura quale quella di Contrada Salandra».
Il codice degustazione è LGS26, saremo nella sala B. Prenotazioni su www.salonedelgusto.it.
I vini in degustazione: Aria 2009 Cantine San Paolo Vino -Acqua 2009 Cantine San Paolo Vino – Terra 2009 Cantine San Paolo Vino – Fuoco 2009 Cantine San Paolo Vino – Falanghina Campi Flegrei ‘08 Contrada Salandra Vino – Chiocciola Slow Wine – Falanghina Campi Flegrei 2009 di Grotta del Sole – Coste di Cuma 2008 Grotta del Sole – Falanghina Vigna Segreta Doc 2008 Mustilli.
Accompagnati dall’enologo Enzo Mercurio, viaggio nelle diverse espressioni del vino bianco più diffuso in Campania. Partenza dal Sannio con quattro Falanghine (progetto Cantine San Paolo) provenienti da un’area di un chilometro quadrato che presenta terreni assai diversi per composizione geologica e altitudine. A seguire la Falanghina di Mustilli, prima azienda a imbottigliarla in purezza nel 1979; a chiudere i Campi Flegrei, zona a nord di Napoli e a ridosso di Pozzuoli, con i vini di Giuseppe Fortunato (Contrada Salandra) e della famiglia Martusciello (Grotta del Sole) che ha contribuito alla difesa della viticoltura in un areale aggredito dalla speculazione edilizia.