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OLTRE LE GUERRE PER RICONNETTERE LE PERSONE ALL’ACQUA. CONCLUSIONI DELLA 5a CONFERENZA INTERNAZIONALE DEI MUSEI DELL’ACQUA

In quanto risorsa condivisa dall’umanità intera, l’acqua riveste un ruolo fondamentale per promuovere la pace. In un periodo di  conflitti, inondazioni e siccità aggravati dai cambiamenti climatici, i musei dell’acqua di tutto il mondo riconnettono le persone all’acqua per arricchire le nostre vite.

Sono queste le conclusioni di esperti di tutto il mondo che si sono riuniti in Portogallo per sottolineare come oggi l’acqua rivesta un ruolo chiave: trascendendo i confini nazionali, essa costituisce un ponte di dialogo fra diverse culture. La quinta Conferenza Internazionale della Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (WAMU-NET / UNESCO-IHP) si è chiusa sabato scorso a Porto, Portogallo, sottolineando come la cooperazione nel settore idrico riduca i conflitti e rappresenti dunque una vera forza di pace. La conferenza è stata organizzata dal 9 all’11 ottobre da “Aguas do Porto” per affrontare il tema di come garantire prosperità attraverso l’educazione agli usi sostenibili dell’acqua. È possibile realizzare nuovi equilibri tra natura e sviluppo riducendo i conflitti nel mondo? La sfida che la società si trova ad affrontare implica che la nostra idea di sviluppo, spesso basata sul paradigma di un uso illimitato delle risorse, vada  bilanciata con nuovi modelli più incentrati sul valore dell’acqua e della natura. Sviluppo e protezione degli ecosistemi acquatici devono andare di pari passo per promuovere una cooperazione lungimirante nel campo dell’acqua e migliorare il benessere di tutti. La cooperazione è infatti alla base del successo nell’attuazione degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile. Non solo il ruolo di mediazione della gestione dell’acqua nei conflitti, ma anche la necessità di migliorare la mappatura del nostro prezioso patrimonio idraulico sono stati al centro dei temi discussi a Porto. Attualmente molte risorse idriche e i relativi patrimoni (visibili e non) sono degradati o sfruttati eccessivamente. Poiché non poniamo più l’acqua al centro della nostra vita, oggi più che mai è necessario comprendere meglio tutti i patrimoni legati all’acqua, sie naturali che culturali, migliorando le nostre percezioni per tutte le implicazioni ecologiche che ne conseguono. Durante la conferenza è stato lanciato un nuovo strumento educativo basato su tecnologie digitali interattive, “AQUAPLAY”: uno strumento che consente ai bambini di tutto il mondo di imparare le sfide dell’acqua giocando e colorando vari disegni online. È stata inoltre discussa la creazione di una nuova piattaforma dedicata all’educazione alla sostenibilità idrica, intitolata “Water Cloud: Resources for Inclusive Sustainable Futures”. E come azione concreta di cooperazione nel settore idrico, è stato presentata l’attività realizzata da WAMU-NET per ricostruire il mulino idraulico tradizionale di Azzadan (Alto Atlante, Marocco) distrutto dal terremoto. La prossima conferenza della rete mondiale dei musei dell’acqua sarà ospitata in Brasile, dal Memoriale Internazionale dell’Acqua (MINA), che è in corso di costruzione a Brasilia. Oltre 100 musei dell’acqua affiliati a WAMU-NET in più di 40 Paesi contribuiscono quotidianamente a una migliore gestione dell’acqua in tutto il mondo.

Attraverso i suoi membri, WAMU-NET si rivolge a persone di tutte le età per sottolineare l’importanza di proteggere e ripristinare le risorse idriche come fiumi, laghi e zone umide. I musei membri della rete sono attivi attraverso esposizioni, attività educative e di formazione, mostre ed eventi in occasione di convegni, fiere ed eventi delle Nazioni Unite in tutto il mondo.

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