Nella foto: i giornalisti Arga con la presidente Lisa Bellocchi e l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Tiberio Rabboni
Iniziativa per la stampa specializzata organizzata dall’Assessorato all’Agricoltura con visita a due aziende modello
“Fattorie Aperte 2011”, giunta alla tredicesima edizione e promossa dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna con 185 aziende agricole coinvolte, si è aperta domenica 8 maggio sotto uno splendido sole e con una novità: l’iniziativa organizzata dallo staff dell’assessore Tiberio Rabboni per un ristretto gruppo di stampa specializzata Arga Interregionale. Era presente tra gli altri la presidente Lisa Bellocchi.
Quest’anno le domeniche di apertura sono passate a due a tre, per rispondere al crescente interesse delle famiglie che la affollano (50 mila le presenze stimate a maggio 2010). La formula, aziende agricole visitabili dal pubblico con attività didattiche e percorsi naturalistici/sensoriali, è stata adottata anche altrove, ma la prima regione a importarla dalla Francia è stata proprio quella emiliano romagnola, che la propone due volte l’anno, a maggio e a ottobre.
Il programma prevedeva al mattino la visita al Podere Bella Vista a Zola Predosa, gestito dal giornalista laureato in agraria Fabio Bottonelli (anch’egli associato Arga) e al pomeriggio la fattoria Ca’ del Buco di Monte Pastore, entrambe situate nelle colline bolognesi.
Il Podere Bella Vista è sede dell’azienda vitivinicola Manaresi, dedicata dalla moglie di Fabio, Donatella Agostoni Manaresi, alla memoria del nonno Paolo Manaresi, pittore e incisore di fama, scelto da Giorgio Morandi come suo successore all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Recuperare l’area, 12 ettari in tutto di cui 8 destinati a vigneto, non è stato facile e ha richiesto importanti investimenti in armonia con il territorio circostante. Oggi è portabandiera della qualità della doc Colli Bolognesi e al recente Vinitaly si è aggiudicata il premio “Immagine Coordinata”. Il vigneto dominante è il pignoletto, la produzione vinicola comprende quattro tipologie e tra queste il “Duesettanta”, un bianco inedito frutto di uve pignoletto unite a chardonnay e sauvignon coltivate a GDC, una forma non più di moda ma utile per proteggere i grappoli dal sole troppo violento. E solo i bolognesi sanno quanto può essere calda questa zona d’estate.
Ca’ del Buco, azienda agrituristica e fattoria didattica, è il frutto dell’impegno di Paola Guidi, laureata in economia ed ex manager rampante che ha cambiato vita per impegnarsi in agricoltura. La sua missione: “riportare l’uomo a contatto con la natura”, con la mucca Clara e l’asinello Gaetano, gli alberi da frutto e i campi di lavanda. Per i giornalisti un curioso fuori programma: la preparazione della sfoglia per le tagliatelle, cui si è prestata la collega e consigliere Arga Interregionale, Donatella Luccarini.
“C’è una crescente voglia di natura e genuinità” ha detto l’assessore Tiberio Rabboni, che si è trattenuto con i giornalisti fino al termine dell’educational. “Fattorie Aperte rappresenta l’occasione più importante per far conoscere anche a chi vive in città lo straordinario patrimonio di saperi, tradizioni, eccellenze gastronomiche delle nostre campagne. Un patrimonio da salvaguardare e promuovere in quanto consente a ciascuno di noi di migliorare il proprio stile di vita e la propria alimentazione, contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e sostiene tradizioni e valori che rischiano di andare dispersi per sempre. Perciò non possiamo fare a meno, oggi e soprattutto in futuro, di una ‘buona agricoltura’ e delle persone impegnate, nonostante le grandi difficoltà che incontrano quotidianamente a portarla avanti”.
Fattorie Aperte prosegue domenica 15 e 22 maggio. Il programma è scaricabile on line dal sito www.fattorieaperte-er.it
La prossima edizione è prevista per ottobre 2011.