A Rimini, in occasione della fiera Sapore, abbiamo assistito come Arga, presso lo stand Mondo del Gusto, a una dimostrazione (coinvolti alcuni nostri colleghi giornalisti come tester!) dei calici “antisballo” prodotti e brevettati dal maestro birraio Gigi Stecca. Allego una nota, scritta dall’organizzatore dell’evento, il collega Stefano Bugamelli, e una foto della “situazione”.
Andrea Guolo
segretario Arga Interregionale
A Rimini in occasione di Sapore 2012 nello stand del Quotidiano on-line Mondo del Gusto è stato presentato lo studio su gli effetti positivi di un bicchiere di nuova concezione e della necessità di fare educazione su come è opportuno bere per evitare danni spesso irreparabili. La presentazione è stata coadiuvata dalla Polizia Stradale del Comando di Rimini che ha sottoposto alcuni giornalisti al test con etilometro in loro dotazione.
L’idea dei Calici di “Raggio di Vita” brevettati dal ristoratore e esperto birraio Gigi Stecca, si basa sul fatto che l’anidride carbonica presente in bevande alcoliche quali birre, vini spumanti, frizzanti, ma anche in vini fermi e superalcolici “senza che questa sia percepita nella degustazione”, accellera il processo di trasmissione dell’alcol nel sangue e nei tessuti corporei.
Di fatto l’anidride carbonica è responsabile dell’innalzamento dell’alcolemia con la conseguenza di un più facile superamento del limite massimo di 0.5 g/l del tasso alcolico, valore previsto dalla legge per condurre i veicoli in strada; è responsabile anche di situazioni del cosiddetto “sballo” fra i giovani. Anche l’acqua gassata bevuta in concomitanza di alcolici peggiora i valori innalzandoli in modo significativo.
I calici possono avere diverse forme e dimensioni in funzione del loro utilizzo proprio come i bicchieri tradizionali e presentano rilievi elicoidali nella parte interna che sta a contatto con i liquidi. Questi rilievi, nella fase di rotazione del bicchiere per ossigenare il contenuto, rompono le molecole e liberano l’anidride carbonica indesiderata.
L’Istituto Superiore di Sanità presso l’Università La Sapienza a Roma, dopo mesi di studio nel 2011 su molte persone sottoposti ai test (donne, uomini, giovani, anziani, di taglie diverse, bevitori e non), ha stabilito che il valore medio di abbattimento dell’alcolemia di questi calici è del 37% e il valore alcolico di un vino per effetto della rotazione cala di 1°.
All’esame organolettico i profumi risultano esaltati e il gusto non viene alterato.
L’innovativo calice è ora prodotto artigianalmente in vetrerie di Murano, ma è prevedibile una produzione più di massa con i seguenti vantaggi:
- minori occasioni di sballo fra i giovani
- più tranquillità per chi vuole godere del piacere di bere un paio di bicchieri ai pasti nonostante sia impegnato alla guida
- più possibilità di vendita di alcolici per i ristoratori e produttori di vino e birra
Vantaggi per la sicurezza stradale e per l’aspetto commerciale quindi.