Veneto Food, alfiere dell’agroalimentare veneto all’estero
(di Marina Meneguzzi, socio ARGAV) “Abbiamo scelto come simbolo il leone di San Marco con una spada, perché quella che stiamo conducendo è una guerra”: a dirlo è Emanuele Boccardo, presidente di Veneto Food, consorzio di libera iniziativa imprenditoriale costituitosi nel dicembre del 2011 (la sede è a Padova) per contrastare la perdita di posizione che l’agroalimentare italiano registra sempre più nell’export, non perché difetta nella qualità offerta, ma a causa delle troppe divisioni in seno al comparto. Boccardo, alla guida anche degli alimentaristi di Confindustria Padova, è stato ospite dell’incontro di formazione e aggiornamento ARGAV tenutosi al Wigwam Circolo di Campagna “Arzerello” di Piove di Sacco (PD) lunedì 7 maggio scorso.
Rendere l’intera filiera veneta riconoscibile nel mondo come eccellenza. “Il nostro obiettivo è quello di mantenere le mille identità dell’agroalimentare veneto aggregandolo sotto un’unica bandiera – ha riferito Boccardo -, perché il comparto food ha tutte le carte in regola per diventare il settore trainante nelle politiche di export e nel rilancio del Made in Italy in tutto il mondo”. “Per questo – ha continuato Boccardo -, vanno adottate nuove politiche che non si limitino alla sola esportazione dei prodotti alimentari italiani, ma che invece mirino alla diffusione dell’intera filiera agroalimentare. Il binomio food-territorio può segnare in positivo il futuro economico del’Italia se coordinato e unito. Dobbiamo lavorare insieme per rendere riconoscibile nel mondo l’intera filiera veneta come eccellenza, e l’intero territorio veneto, economicamente e culturalmente parlando, come un patrimonio protetto e valorizzato”.
Progetti in corso. Tra le missioni e gli accordi commerciali internazionali realizzati o in atto, Boccardo ha citato dei progetti intrapresi nella Repubblica Ceca, paese ponte per i paesi dell’Est, in Giorgia (settore vitivinicolo) e in Paraguay. “Quest’ultimo- ha riferito Boccardo – è un Paese che fa parte del Mercosur (Mercato comune del Sud), si estende su 400mila mq e ha una popolazione di 6 milioni di abitanti, produce materie prime alimentari da agricoltura e allevamento per 50 milioni di persone ma è privo di agroindustria e per questo dimostra un vivo interesse per lo sviluppo di joint venture con imprenditori italiani che possano portare know how e dunque sviluppare l’industrializzazione del comparto food”. “Abbiamo avviato dei contatti di collaborazione tra Università di Padova-Agripolis e i produttori paraguayani interessati allo sviluppo e alla diffusione commerciale della Stevia (pianta nativa delle montagne tra Paraguay e Brasile), da cui si estrae un dolcificante (autorizzato recentemente in area UE) che non incide sulla glicemia pur essendo 500 volte più forte dello zucchero”.
Per aderire, quota richiesta di 50 euro al mese. “Ai soci – enti, istitutzioni e imprenditori della filiera agro industriale – offriamo una struttura snella che funge da strumento di aggregazione operativa in Italia e da biglietto da visita unitario all’estero”, ha concluso Boccardo. “Portiamo avanti come un fronte unico di valore e qualità l’intero territorio, e poi ogni imprenditore farà il proprio mestiere, ma in un ambiente professionale riconosciuto e di maggiore valore aggiunto”. Maggiori info: email info@veneto-food.it