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CENTRALI A BIOMASSA, IMPATTO E OPPORTUNITA’

Il tavolo dei relatori

Arga Toscana ha organizzato una giornata di approfondimento per la stampa specializzata con visita all’impianto-modello di Sovicille, presente l’on. Susanna Cenni (commissione agricoltura della Camera)

“La produzione di energia dalle biomasse”. Un tema importante e delicato, per le discussioni che è in grado di sollevare e le reazioni – non sempre legittime – che talvolta scatena tra i cittadini in materia di etica e sicurezza. La stampa, che ha il compito di diffondere informazioni corrette e verificate, non può non approfondire questo mondo. Perciò la giornata organizzata da Arga Toscana a Sovicille/Monteriggioni lo scorso sabato 16 giugno è stata particolarmente importante.

L’impianto scelto per la visita è stato quello di Sovicille, in provincia di Siena. Si tratta dell’azienda Bio.Gas.Merse, frutto dell’impegno di quattro soci/agricoltori che hanno individuato nella produzione di energia da biomasse una modalità per ottenere una parte di reddito dalla cessione di cereali per alimentare l’impianto da 1 megawatt. Una centrale che si potrebbe definire “modello” perché non ha determinato alcun cambiamento nella destinazione d’uso dei terreni, ieri come oggi utilizzati per la coltivazione di cereali, e perché il controllo di gestione lo effettuano gli stessi agricoltori. Ecco la testimonianza di Valentino Smedile, contitolare di Bio.Gas.Merse e uno dei quattro soci fondatori: “Ieri le nostre colture erano sovradimensionate e non più remunerative, qualcuno dei soci voleva chiudere l’attività… Oggi invece porteremo le unità lavorative da 6 a 9 addetti. L’unico cambiamento vero è che, anziché la granella, produciamo il verde, e la mietitrebbia è stata sostituita dalla trincia”.

La visita all’impianto, ideato e realizzato dalla società Bts Italia (rappresentata all’incontro da Daniele Bibbiani, responsabile commerciale per il centro Italia), è stata preceduta dall’intervento più atteso: quello dell’onorevole Susanna Cenni, componente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, che conosce a fondo la materia e il territorio toscano (è assessore regionale uscente). “Questa provincia”, ha spiegato alla delegazione di giornalisti, composta dagli associati Arga di Toscana ed Emilia Romagna, “ha fatto scelte importanti negli anni, dalla tutela del territorio alla strategia di filiera corta. Sappiamo che è contemporaneamente possibile far crescere l’agricoltura biologica, di cui l’Italia è il primo produttore europeo e il quinto mondiale, anche se ne parliamo poco, tutelare la biodiversità e aumentare anche la quota delle energie rinnovabili sul totale dell’energia prodotta. Il tutto pur tenendo presente, come previsto nel decreto incentivi, la centralità alla produzione di cibo”. L’on. Cenni ha parlato di oltre 400 impianti a biomasse già funzionanti in Italia, per una produzione complessiva di 500 megawatt, non senza problemi… “Quasi ovunque” ha aggiunto il deputato Pd, “sono nati comitati, in particolare quando si tratta di impianti dalle dimensioni elevate. La mozione sui decreto incentivi impegna il governo a compiere scelte importanti. In essa si privilegia l’utilizzo di scarti e sottoprodotti di agricoltura. E si pongono le linee guida per l’autorizzazione di impianti sulle rinnovabili, stabilendo il principio del primato dell’agricoltura e differenziando gli incentivi concessi a impianti diversamente alimentati”. Su quest’ultimo punto l’on. Cenni ha precisato: “Dobbiamo evitare gli effetti distorsivi dei contributi , aumentando però la produzione di energia dalle fonti rinnovabili in quei luoghi dove vale la pena che sia prodotta”. E sul peso in bolletta delle rinnovabili – aggravato dall’inadeguatezza della rete elettrica, che non riesce ad accogliere una quota significativa della produzione nei momento di punta – la componente della Commissione alla Camera ha detto: “C’è senz’altro, ma se consideriamo che continuiamo a pagare cifre ben più elevate per la vecchia gestione del nucleare…”.

La visita all'impianto

L’intervento dell’on. Cenni è stato preceduto dal saluto del sindaco di Sovicille, Alessandro Masi, che ha illustrato alla stampa specializzata le scelte del proprio comune, in grado di sposare progetti di sviluppo sulle rinnovabili come l’impianto di Bio.Gas.Merse con patti come quello del Mercatale, che ha dato vita a un progetto di filiera corta in un territorio particolarmente vasto.

“La specializzazione” ha sottolineato il segretario nazionale Unaga, Roberto Zalambani, “è necessaria per fare questo mestiere. Ancor più oggi, in un mondo nel quale basta un titolo sbagliato per rovinare un mestiere. E la specializzazione si crea andando sul posto e parlando con gli operatori”.

La giornata, organizzata in maniera impeccabile dal presidente Arga Toscana, Franco Polidori, e dal segretario regionale Fabrizio Mandorlini, è proseguita con la visita al borgo medioevale di Monteriggioni, alle sue mura e al museo delle armature. Nel pomeriggio il gruppo si è spostato a Monteriggioni, dove nello splendido castello era in corso il festival della Viandanza. L’assessore al Turismo del Comune di Monteriggioni ha illustrato l’importanza della Via Francigena e la “sostenibilità” che aveva la strada nel medioevo facendo visitare ai giornalisti il museo delle armature e le splendide mura del castello.

Alla realizzazione di quest’importante evento hanno contribuito Bts Italia, offrendo un eccellente buffet di prodotti tipici locali, e Tiemme Toscana Mobilità, azienda di trasporti operante nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena (con propaggini nei territori della Val di Cornia e nel comprensorio di Piombino), che ha messo a disposizione un pullman gratuito da Firenze Campo di Marte.

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