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L’ITALIA ALLA GUIDA DELLA CONVENZIONE DELLE ALPI – Informativa sintetica della XII Conferenza delle Alpi di Poschiavo (7 settembre 2012)

In occasione del passaggio di consegne tra Svizzera e Italia alla Presidenza della Convenzione delle Alpi, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha illustrato le linee del programma del biennio 2013-2014.
Innanzitutto ha inteso sottolineare l’importanza di portare a termine linee-guida per i piani di adattamento locali ai cambiamenti climatici, attuando così il piano di azione sui cambiamenti climatici, approvato a Evian (2009), dedicando un’attenzione particolare alla gestione del rischio idrogeologico. Questi strumenti possono infatti contribuire alla prevenzione dei disastri naturali che sempre più spesso affliggono le aree alpine, con gravi danni e costi di ripristino di gran lunga superiori a quelli di prevenzione.
Il Ministro Clini nel suo intervento ha poi messo in evidenza che la piattaforma Energia istituita dalla Conferenza può trarre immediatamente vantaggio dalle molte esperienze avanzate presenti nella regione alpina, e rappresenta un’occasione importante per:
– la promozione e sperimentazione di tecnologie innovative nelle fonti rinnovabili e nell’efficienza energetica, con particolare riferimento al “nuovo idroelettrico”, alla valorizzazione delle biomasse, all’accumulo di energia, alla cogenerazione ad alta efficienza con sistemi ibridi rinnovabili/gas naturale;
– la realizzazione di sistemi avanzati e “intelligenti” di integrazione delle reti di trasmissione dell’elettricità;
– la sperimentazione di un “ mercato regionale alpino dell’elettricità”.
Inoltre il Ministro ha richiesto l’istituzione di un Gruppo di Lavoro Foreste Montane per discutere del contributo alpino agli obiettivi di riduzione di CO2, valorizzando il loro ruolo di pozzi di carbonio. In linea con la risoluzione di Rio+20, ha sottolineato che le foreste sono un “driver” di sviluppo economico e quindi un’importante base per la “green economy” e i “green jobs” nelle Alpi, oltre che serbatoi di biodiversità e fonte di servizi ecosistemici a vantaggio della collettività. Ha inoltre richiamato il “nuovo” ruolo dell’agricoltura di montagna e delle sue prospettive in termini di qualità e mercato, anche in vista dell’Expo 2015.
Il Ministro ha anche evidenziato l’opportunità di approfondire l’indagine sul fenomeno dei cambiamenti demografici nelle Alpi, su come essi incidano sulle dinamiche della popolazione e sugli aspetti socio-economici regionali. Ha inoltre indicato nelll’opportunità di sviluppare l’accessibilità digitale e il turismo sostenibile nelle zone alpine degli indispensabili fattori per la crescita economica alpina.
Infine, Clini ha sostenuto l’ importanza di continuare a lavorare a fianco di UNEP – che si auspicava potesse diventare un’Agenzia delle Nazioni Unite a Rio+20 – per rinforzare la cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile delle regioni montane di tutto il mondo, incrementando le iniziative di “condivisione delle esperienze” e promuovendo nuovi strumenti per lo sviluppo sostenibile.

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