Oggi 1 Marzo 2013 un folto gruppo di giornalisti dell’ARGAV – Associazione Regionale Giornalisti Agroalimentari del Veneto e Trentino Alto Adige guidati dal Presidente Fabrizio Stelluto e tra i quali era presente anche Efrem Tassinato, componente della Giunta Nazionale di UNAGA e Presidente del Circuito Wigwam, ha incontrato i dirigenti ed ha visitato i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie a Legnaro (Pd), certamente uno dei luoghi dell’eccellenza scientifica italiana.
La presentazione dell’Istituto di Igino Andrighetto, Direttore Generale dell’Istituto ha messo in luce la particolarità di questa esperienza nata nel 1929 come laboratorio per incrementare le risorse zootecniche ed oggi proiettata sulla scena nazionale e internazionale come punto di riferimento per il monitoraggio e la ricerca per la prevenzione nell’ambito della sanità e del benessere animale, della sicurezza alimentare e della tutela ambientale. Una realtà, territorialmente competente per le tre regioni del Nord est italiano, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige e che occupa 600 addetti, la gran parte dei quali ricercatori.
In specie, l’Istituto assolve al ruolo di centro specialistico sull’influenza aviaria perché il Veneto rappresenta un’area di eccellenza delle produzioni avicole, secondo solo agli Stati Uniti nell’allevamento dei tacchini. Era perciò ovvio che il virus dell’influenza aviaria fosse scoperto qui.
E’ venuta quindi spontanea la domanda sui nuovi rapporti che potranno instaurarsi tra l’Istituto e la famosa ricercatrice Ilaria Capua che qui dirigeva un gruppo composto da una settantina di ricercatori, ora che è stata eletta alla Camera dei Deputati. La riposta di Andrighetto è stata che i rapporti certamente continueranno, ovviamente su un piano che tenga conto della nuova situazione, per certi aspetti interessate per la contiguità tra il lavoro di ricerca e la politica, in un Paese dove la ricerca non è tenuta in adeguato conto. “L’istituto”, ha continuato Andrighetto “è una struttura sanitaria pubblica con una regolamentazione dell’aspettativa che per la Capua scatterà il 12 marzo prossimo, più rigida rispetto ad esempio all’istruzione. Ciò che però teniamo a dire è che essa rappresenta una risorsa con la quale mantenere stretti rapporti ed anche perciò non sarà nominato un sostituto.”
Aspetto importante che rende all’avanguardia l’attività dell’Istituto è il ruolo come Centro di Referenza Nazionale sulla Pet Therapy con una dotazione di 1,5 milioni di Euro per realizzare attività di ricerca, formazione e determinazione delle linee guida.
Negli anni Sessanta il neuropsichiatra infantile americano Boris Levinson ha “inventato” la pet therapy diffondendola in tutto il mondo, accendendo una luce di speranza per migliaia di pazienti con disagio psicofisico e per le loro famiglie. Il nostro Istituto è riuscito a raccogliere questa sfida e a riunire il meglio delle organizzazioni che operano sul territorio nazionale, sotto l’ombrello del Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con gli animali (IAA).
Dalla sua istituzione nel 2009 è stato svolto un grande lavoro di pianificazione delle attività, per definire le strategie di attuazione degli IAA secondo criteri di efficacia funzionale e validità scientifica. Si è inteso rispondere a due domande fondamentali: il come e il che cosa.
A novembre 2011 sono state presentate le Linee guida nazionali, redatte in collaborazione con il ministero della Salute e altri enti, per dare un orientamento comune a tutte quelle realtà che, provenendo da esperienze diverse, hanno la necessità di parlare lo stesso linguaggio. Questo documento rappresenta un codice operativo comune che permetterà di stabilire come andranno attuati gli interventi a livello nazionale, da Bolzano a Ragusa.
Stefano Marangon, Direttore Sanitario dello Zooprofilattico, ha poi illustrato l’organizzazione della struttura alla quale è seguita la visita ai laboratori.