Puntata di particolare interesse per la civiltà contadina e lo sviluppo dell’agricoltura nella Riviera Friulana quella odierna de La Vita nei campi, in onda sulla RAI RADIO 1 del Friuli Venezia Giulia, alle ore 8,50. Sarà infatti prospettato un progetto per il rilancio di una coltura tipica del territorio rivierasco, che è l’asparago bianco friulano. E’ l’ipotesi lanciata dal Presidente regionale della stampa agricola e agroalimentare, dell’ambiente e territorio (ARGA FVG) del Friuli Venezia Giulia, Carlo Morandini. Nel corso della prima trasmissione in Italia interamente dedicata al settore primario, il responsabile della Redazione RAI di Udine, Marco Buzziolo intervisterà infatti Morandini sulle testimonianze raccolte nel latisanese, relative a sperimentazioni compiute oltre vent’anni per la valorizzazione della coltura del bianco turione. “Nel 1991 – spiega Morandini – con il sostegno dell’ERSA, allora Ente Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura, presieduto all’epoca dal compianto Emilio Del Gobbo, a Gorgo, in una nota azienda agricola, con la collaborazione del Consorzio Agrario furono installate sotto le zolle dei terreni che nella zona sono vocati all’asparagicoltura tubazioni nelle quali veniva fatta scorrere l’acqua calda emunta dal sottosuolo”. La geotermia è infatti un fenomeno che interessa il litorale dell’Alto Adriatico, da Bibione a Monfalcone. L’acqua esce in superficie alla temperatura di 35 gradi. Quanto basta per riscaldare il terreno e favorire la maturazione anzitempo degli asparagi. “Che possono così – spiega Morandini – raggiungere i mercati già nei primi giorni di marzo, anticipando di quasi un mese il periodo di raccolta naturale dei turioni”. Un progetto interessante, dunque, ricorda Morandini –”quello sperimentato all’inizio degli anni ’90 a Gorgo. Che, se recuperato, potrebbe asseverare la Dop dell’Asparago Bianco Friulano, facendo affermare il prodotto sui mercati e assicurando un valore aggiunto rilevante ai vasti terreni rurali del latisanese. Conferendo a Latisana, alla Riviera Friulana, retroterra naturale della grande spiaggia di Lignano Sabbiadoro, un prodotto caratterizzante, di pregio e per quesgto altamente attrattivo sotto il profilo agroalimentare. Capace di concorrere a caratterizzare l’enogastronomia dell’area. E divenendo così un elemento importante dell’offerta turistica rivierasca e balneare”. Giunge notizia che un progetto analogo è stato ripreso, e sta fornendo frutti che si possono già assaggiare sulle tavole di ogni giorno, nel bibionese e in Provincia di Padova. Dove sono pure presenti fenomeni di geotermia che consentono di fruire di acqua calda derivata da fenomeni naturali, quindi a basso costo.