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FORESTE E AGROALIMENTARE: TRE GIORNATE DEDICATE DALLA STAMPA SPECIALIZZATA ALLE RISORSE E POTENZIALITA’ DELLA MONTAGNA DEL FVG

ANARF-FVG-PRAMOSIODA TIMAU A PALUZZA A MALGA PRAMOSIO A GORIZIA A BRAZZANO DI CORMONS

Si è concluso con la partecipazione alla celebrazione della ricorrenza di San Giovanni Gualberto, Patrono dei Forestali, l’Educational per giornalisti specializzati volto a far conoscere e divulgare le peculiarità e le potenzialità della filiera legno, organizzato dall’ARGA FVG (Associazione Regionale della Stampa Agricola, Agroalimentare, dell’Ambiente e Territorio del Friuli Venezia Giulia) assieme al Corpo Forestale Regionale (CFR) e alla Direzione centrale delle risorse rurali, agroalimentari e forestali della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, patrocinato dall’UNAGA, l’Unione Nazionale delle ARGA, Gruppo di Specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI). Una celebrazione scandita dal coro ‘Le voci della foresta’ composto da uomini del CFR, officiata dall’abate Giovanni, dell’Ordine dei Benedettini di Vallombrosa, l’abazia dove sono custodite le reliquie del Patrono. Che è stata un momento di bilancio e riflessione sull’intensa attività svolta dal Corpo nel 2012, che ha operato quasi 37 mila servizi e 28 mila controlli tramite i 250 tra uomini e donne forestali, che hanno competenze anche di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza, ma anche, tra l’altro, di tutela e controllo del territorio, e prevenzione, in materia di incendi boschivi, sicurezza agroalimentare, ambientale, veterinaria. Un compito, come ha evidenziato il Vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, che è essenziale per la comunità del Friuli Venezia Giulia. I giornalisti specializzati provenivano da Paluzza (UD), dove, nella sede del CESFAM (Centro che si occupa della formazione del personale forestale ed è della Regione) del quale sono stati ospiti dalla serata di mercoledì, hanno seguito l’illustrazione delle più moderne tecniche di forestazione e di lavorazione del legno direttamente nel bosco. Illustrazione teorica, alla quale, nella mattinata di giovedì, è seguita quella pratica, nel bosco, lungo la strada forestale che porta alla Malga Pramosio, a quota 1550, pure di proprietà dell’Amministrazione. Con l’abbattimento di un abete bianco, il suo depezzamento, la valutazione della qualità, l’avvio al trasporto a valle. In malga sono poi stati degustati prodotti tipici del luogo, tra i quali i formaggi di malga, le ricotte, il burro, lo yogurt, realizzati nell’azienda zootecnica in quota. L’escursione sulla montagna soprastante ha permesso di osservare il sito dove vivono le marmotte, e di conoscere specificità della flora e della fauna in alta montagna. Tenendo conto che per la particolarità del clima, mitigato e influenzato dall’arco alpino, nel Friuli Venezia Giulia alla quota di 1600 metri di altitudine si trovano specie vegetali che altrove vivono ben al di sopra dei 2000 metri. Lì, i giornalisti si sono avvicinati alla zona caratterizzata dalle trincee e dalle postazioni militari della Prima guerra mondiale. Quindi, nella sede del Cefam, hanno degustato gli insaccati del prosciuttificio Wolf di Sauris (UD), i formaggi di San Juri di Colza di Enemonzo (UD), i prodotti del panificio StrudelCarnia di Enemonzo, le birre artigianali Foglie d’erba, di Sauris. Nella serata precedente, era stato visitato il Museo della Grande Guerra, a Timau (UD), ai piedi del Passo di Monte Croce Carnico, e dello scenario naturale che fu teatro di cruente battaglie in quota. Quindi, al ristorante ‘Da Otto’ erano stati degustati piatti tipici dell’Alta Carnia. A Gorizia i giornalisti hanno proseguito il loro aggiornamento sulla storia della Grande Guerra, attraverso le pubblicazioni che sono state fornite loro dal Sindaco della città, Ettore Romoli, che li ha ricevuti personalmente nella prestigiosa Sala Bianca del Comune. Per condurli poi all’osteria con alloggio Terra & Vini, a Brazzano di Cormons (GO) della famiglia di Livio Felluga. Dove assieme a Elda Felluga, Presidente del Movimento Turismo del Vino del FVG, e al produttore di formaggi tipici del posto, Beppino Zoff, hanno affrontato un esauriente percorso di conoscenza dei cibi e dei vini di pregio del Collio e del Colli Orientali del Friuli.   

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