(di Paola Scarsi) Oltre 4.000 partecipanti, quasi 22 ettari di campi seminati, 26 aziende agricole partecipanti: questi i primi numeri dell’edizione 2013 di SEMINAREILFUTURO, iniziativa di semina collettiva giunta con crescente successo alla sua terza edizione italiana.
Nata in Svizzera nel 2006 da un’idea di Ueli Hurter, agricoltore biodinamico, e di Peter Kunz, selezionatore di cereali biologici, l’iniziativa si è velocemente diffusa in tutta Europa e in tutto il mondo, sino all’Australia. In Italia è stata “sposata” da NaturaSi, catena di supermercati di prodotti biologici e naturali che la promuove insieme a EcorNaturaSì e Cuorebio con il patrocinio dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica, di Demeter Italia e di Agribio Italia.
Domenica 13 ottobre in contemporanea in tutte le 26 aziende agricole sono state seminate sementi biologiche e biodinamiche di cereali.
Noi eravamo nel Lazio, nella stupenda Azienda Agricola I Pini, tenuta con amore e passione da Ilaria Venturini Fendi che, a fianco di questa attività imprenditoriale ha creato “Carmina Campus”, (www.carminacampus.com) un progetto di creatività sostenibile che fa del riuso la propria filosofia.
Insieme a lei ad accogliere i “seminatori” Fabio Brescacin, fondatore e amministratore delegato di NaturaSi.
“E’ importante – ha detto Brescacin presentando l’iniziativa – che le persone entrino nelle aziende agricole e conoscano dove e come si produce e che anche i produttori conoscano i loro consumatori. Anche il gesto che oggi faremo insieme, la semina, e’ importante. L’uomo è l’unico essere che semina: dobbiamo farlo con sentimento, quasi di venerazione”.
Molto coinvolti e responsabilizzati da queste parole ci siamo poi diretti verso il campo arato con un sacchetto da circa un chilo ciascuno di grano. Eravamo quasi 350 persone, tra adulti e bambini, tutti molto attenti a seminare “a spaglio”, sorta di novelli soggetti di Van Gogh.
Condividere questo gesto antico e quasi impossibile da vedere oggi, ci ha responsabilizzato e reso maggiormente consapevoli di quanto tutto, compreso il terreno, sia elemento vivente di cui abbiamo il dovere di prenderci cura.
La giornata si è conclusa con un delizioso buffet a base di cibi biologici – pane pizze ricotte e formaggi, succhi di frutta, insalate – e con la promessa di partecipare anche all’edizione 2014.