Al via “Pesce fresco nelle mense sanitarie“, il progetto di ricerca e sviluppo che punta alla valorizzazione delle produzioni di acquacultura dell’Adriatico a filiera corta e controllata. Orate e spigole fresche arriveranno nel giro di poche ora pulite e diliscate nelle mense delle strutture sanitarie: l’ospedale di Macerata e Chiaravalle, i ricoveri per anziani di Trieste, Jesi (AN) e Urbino. Per la prima volta in Italia, grazie al Progetto sperimentale finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nel piatto di 2000 degenti arrivano orate e spigole di qualità controllata. Una novità dal buon sapore perché nella ristorazione delle strutture sanitarie si impiega principalmente limanda, platessa, pangasio, pesce di poco valore, surgelato e di provenienza estera. Nonostante i numeri in rosso della sanità pubblica, si investe in una iniziativa che mette al centro delle priorità il benessere della persona e la valenza del cibo dall’alto valore nutrizionale. L’obiettivo é mettere a punto un modello produttivo sostenibile e replicabile sull’intero territorio nazionale. Tutte le fasi della filiera vengono analizzate e valutate sotto il profilo tecnico gestionale per promuovere l’economia locale e tutelare la biodiversità e l’ambiente marino. “Un progetto complesso e rigoroso, di grande valenza sociale – ha commentato Luana Spernanzoni, consigliera nazionale UNAGA e presidente Arga Marche, presente, con il collega ARGA Alessandro Feliziani, alla conferenza stampa di presentazione all’ospedale di Macerata – che sicuramente ha richiesto un notevole sforzo per coinvolgimento di tutti i soggetti protagonisti dell’intera filiera. Voglio evidenziare che per la prima volta nelle Marche si dà rilevo alla valenza salutistica del pesce fresco nelle mense ospedaliere.” L’iniziativa, presentata a Macerata il 17 luglio scorso termina a fine 2015.Per monitorare costantemente i risultati e contenere lo spreco, dopo il pasto viene proposto ai pazienti un questionario di gradimento e si pesano gli scarti rimasti nel piatto.