Sono gli obiettivi che si propone il Memorandum d’intesa sulla corretta informazione agroalimentare che i giornalisti del settore agroambiente e food presenteranno lunedì 21 settembre in Expo, alle ore 14, presso il ‘Lounge Mipaaf’ (Cardo sud est, primo piano, lato opposto a Pianeta Lombardia).
Saranno presenti l’assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia Fabrizio Sala, Cesare Vaciago, Direttore Territori e Contenuti Padiglione Italia Expo 2015, Mimmo Vita, presidente Unaga, e Jef Verhaeren, presidente ENAJ (European Network of Agricultural Journalists).
All’incontro parteciperanno anche il segretario dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Paolo Pirovano, una delegazione di giornalisti europei in rappresentanza di Enaj, il presidente e i soci di Arga Lombardia Liguria, associazione di giornalisti agroambiente e food aderente a Unaga.
Con l’adesione a questo Memorandum chi fa informazione si impegna a considerare il cibo come un patrimonio culturale e in quanto tale a difenderlo da contraffazioni e frodi, proteggerlo da inganni e politiche commerciali scorrette, valorizzarne origine e originalità con processi normativi trasparenti, organizzare momenti formativi per la stampa specializzata in modo possa disporre di elementi certi e aggiornati su dinamiche e criticità del sistema agroalimentare e nella produzione di alimenti.
Il documento che sarà illustrato contiene richiami all’Enciclica di Papa Francesco ‘Laudato sì’, alla ‘Carta di Milano‘ e alla ‘Carta di Milano dei bambini‘.
Il Memorandum concretizza degli impegni assunti in occasione di Expo da Regione Lombardia (Assessorati all’Agricoltura e alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese), Padiglione Italia Expo 2015 e Unaga (Unione Nazionale Associazioni Giornalisti Agricoltura Alimentazione Ambiente Territorio Foreste Pesca Energie Rinnovabili – Gruppo di specializzazione della FNSI, Federazione Nazionale Stampa Italiana) nel Protocollo d’intesa siglato a Palazzo Lombardia lo scorso 1 aprile.
In perfetta sintonia con la missione che si è data Arga Lombardia Liguria, i giornalisti che aderiscono al Memorandum si impegnano anche a rendere protagonista di articoli e servizi la grande varietà di sistemi alimentari agricoli e di piccola scala che continua a nutrire la maggior parte della popolazione mondiale, utilizzando una porzione ridotta del territorio e dell’acqua e producendo meno rifiuti, sia in piccoli appezzamenti agricoli e orti, sia nella caccia e nella raccolta di prodotti boschivi, sia nella pesca artigianale.
Recependo inoltre la ‘Carta di Milano dei bambini’, chi fa informazione in questo specifico settore si impegna a sensibilizzare i lettori riguardo all’esigenza di fare in modo che ci sia acqua buona per tutti e a usarne solo la giusta quantità, senza sprecarla, perché nessuno dovrebbe soffrire mai la sete, a usare un oggetto più di una volta, fino a quando non è davvero da buttare, a riciclare, cioè fare la raccolta differenziata per trasformare ciò che buttiamo in qualcosa di nuovo. In questo quadro diventa fondamentale anche il dialogo con il mondo della scuola per contribuire a diffondere, a scuola e in famiglia, le regole per un’alimentazione buona, giusta nella quantità e che faccia bene alla salute oltre a intraprendere azioni volte a informare e educare chi prepara i pasti per i bambini riguardo al fatto che è importante mangiare sano, rispettando il valore del cibo e dello stare insieme a tavola, a casa come a scuola.
Tra i temi sviluppati dal Santo Padre nell’Enciclica, il Memorandum fa propri quelli relativi all’utilizzo delle energie rinnovabili e, più in generale, a considerare il clima come bene comune, argomento al centro del vertice internazionale di Parigi. Dal 30 novembre all’11 dicembre è infatti in programma la Conferenza delle Parti (COP 21) sui cambiamenti climatici che vedrà la partecipazione di 60 Paesi e rappresenta una tappa decisiva nei negoziati del futuro accordo internazionale per il dopo 2020 (tra i quali anche quello di raccogliere finanziamenti per più di 100 miliardi di dollari collettivi).