Antonio Ricci ci ha lasciato a soli ottant’anni. Aveva fondato la stampa agricola nel 1963.
Lo abbiamo incontrato per l’ ultima volta nella primavera scorsa a Agriumbria, un evento fieristico di cui continuava a seguire la comunicazione e, attraverso l’ ospitalità che riusciva a riservare a noi giornalisti specializzati, dava ai colleghi interessanti opportunità di incontro e di lavoro.
Con Antonio Ricci perdiamo un fondatore e un precursore.Era nato in Romagna nel 1936 ma da molti anni, dopo aver girovagato in Italia per promuovere l’ agroalimentare di qualità, aveva portato la residenza a Tavullia, nella provincia di Pesaro- Urbino, curando personalmente gli ulivi che gli donavano un ottimo olio al pari dei tanti che andava a selezionare soprattutto tra Marche e Umbria.
Laureato in Scienze Agrarie presso l’ Università di Perugia, è stato dirigente di organizzazioni economiche nel settore agricolo, è stato Presidente dell’ Accademia Agraria di Pesaro, socio consulente dell’ Accademia Olio e Olivo di Spoleto e animatore di enti olivicoli, di premi e rassegne di settore.
E’ stato tra i fondatori di Edagricole e ha scritto numerosi libri quali “Olio e salute”, “Olive da mensa”, ” Oleum “, ” Minifrantoi “, ” Olivicoltura “.
Ma è stato il giornalismo la sua grande passione, giornalismo scritto ma anche televisivo negli ultimi decenni ( vedi la trasmissione ” Con i piedi per terra ” di Telesanterno ) e soprattutto giornalismo di categoria.
Nel 1963 lo troviamo al fianco del Presidente Oberdan Ottaviani quando a Roma viene costituita la prima Associazione nazionale della stampa agricola e ne diventa vice Presidente; nello stesso anno partecipa al primo Congresso in Italia della Federazione Internazionale dei Giornalisti Agricoli con il patrocinio della Fao, a cui ne seguirà un secondo nel 1975.
La fine della Federconsorzi trascina con sè l’ Associazione che ne era quasi parte integrante.
Ma Antonio Ricci non si perde d’animo e costituisce a Bologna, con atto notarile,con altri 25 colleghi, l’ Associazione dei giornalisti agricoli di Emilia, Romagna e Marche; lo stesso fanno di lì a poco i giornalisti specializzati di Veneto, Trentino e Alto Adige, i colleghi del Friuli Venezia Giulia, quelli della Puglia e del Lazio. Dal coordinamento di queste regioni nasce l’ Unaga che poi viene a recuperare colleghi e importanti esperienze di altre regioni. Il resto è cronaca di questi anni.
Dopo aver collaborato sui temi agricoli con quotidiani e periodici di livello nazionale, Antonio Ricci fonda ” Il Divulgatore “, rivista specializzata del Centro di Divulgazione Agricola della Provincia di Bologna dove l’ Arga dell’ Emilia Romagna Marche ha mantenuto la sede per molti anni e diventa Presidente del Comitato scientifico del mensile ” Olivo e Olio “.
Il suo esempio e il suo insegnamento non andranno perduti.
Roberto Zalambani