“The Wine Lab”, progetto europeo coordinato dall’Università di Macerata a sostegno della vitivinicoltura in aree marginali di Italia, Grecia, Austria, Ungheria e Cipro
(di Alessandro Feliziani, socio Arga Marche) Il vino è uno dei principali motori dello sviluppo territoriale, ma spesso il suo valore non viene completamente percepito e anche i piccoli viticoltori non hanno la forza organizzativa sufficiente per utilizzare al massimo le potenzialità del prodotto. Ora a fianco delle imprese vitivinicole scende in campo l’Università degli studi di Macerata, coordinando un progetto a livello europeo. “The Wine Lab” – questo il nome del progetto – è cofinanziato per circa un milione di euro dall’Unione Europea nel quadro del programma “Erasmus+, Alleanze della conoscenza” e il suo scopo è quello di “favorire il dialogo e lo scambio di saperi, per trovare soluzioni a problemi attuali e formulare nuovi obiettivi di sviluppo”. Sarà un percorso triennale in cui relazioni virtuose tra università e piccoli produttori delle aziende vitivinicole, si articoleranno attraverso eventi, mobilità studentesca, proposte formative e la creazione di legami extraregionali, con altre regioni europee di simile profilo.
Oltre all’ateneo marchigiano, “The Wine Lab” vede coinvolti, infatti, undici partner di cinque nazioni: Italia, Grecia, Austria, Ungheria, Cipro. Nelle Marche il progetto coinvolge l’Istituto marchigiano tutela vini e il Consorzio vini piceni del comprensorio fermano-ascolano.
In occasione dell’annuncio del finanziamento assegnato, il rettore dell’università di Macerata, prof. Francesco Adornato, ha ricordato che il progetto presentato dall’ateneo ha dovuto superare una dura selezione che ha visto “promossi” solo venti progetti su duecento presentati.
“La Comunità Europea – ha sottolineato Alessio Cavicchi, coordinatore del Wine Lab – sta iniziando a capire il valore delle piccole università presenti in aree marginali e rurali da valorizzare. Lo studente è visto come punto fondamentale che può imparare e capire come aiutare le imprese”.
Nel corso della presentazione del progetto a Macerata, a cui è intervenuto anche Roberto Gaudio, presidente del Centro internazionale di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura di montagna, partner di The Wine Lab, è stato sottolineato come l’attenzione alle produzioni vitivinicole sia senz’altro alta a livello nazionale ed europeo, ma che nello stesso tempo i piccoli produttori hanno oggi difficoltà ad affermarsi sul mercato. Non è sempre facile, infatti, creare reti territoriali, soprattutto per le imprese vitivinicole che operano in zone svantaggiate, come la montagna, o le isole.
Questo progetto vuole proprio essere di aiuto ai vitivinicoltori i quali saranno continuamente coinvolti insieme a tutti i soggetti del territorio (imprese, associazioni, enti locali, decisori politici e cittadini) in eventi di formazione esperienziale, per “interpretare” il vino insieme ai consumatori, comprendere quali strategie di marketing si possano mettere in atto e coinvolgere il territorio nell’implementazione delle strategie individuate. Inoltre, sono previste “maratone del vino”, incontri di scambio, settimane di formazione in mobilità; scambi studenteschi tra università ed impresa, formazione a distanza e in presenza, concorsi per giovani studenti sul vino e sulle aziende vitivinicole.
Alcune di queste attività – ha spiegato Francesca Spigarelli, docente di economia politica e delegata del rettore ai rapporti con le imprese – saranno ospitate all’interno del CreaHub, una struttura realizzata dall’università di Macerata quale incubatore di idee di impresa.