Il nuovo saggio su “La riserva naturale orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco”(1), scritto da Mario LIBERTO e Mario CANDORE, è stato presentato dagli autori, noti per le diverse pubblicazioni di carattere scientifico e divulgativo e da Ferdinando RUSSO nella piazza di Bisacquino, per valorizzarne il patrimonio e difendere il territorio dagli incendi.
Ai turisti che affollano, in questa estate, i comuni del centro sud della Sicilia, da Sciacca a Caltabellotta, a Sambuca, a Contessa Entellina, a Bisacquino, a Giuliana, a Chiusa Sclafani, a Campofiorito, a Palazzo Adriano, nell’area dei monti Sicani, del Sosio e del Belice, i due noti studiosi dell’ambiente e del paesaggio rurale, Liberto e Candore, hanno offerto, con la loro pubblicazione, una Guida preziosa dei percorsi naturalistici e culturali del territorio del Triona, di quello che è entrato nelle “aree blu internazionali della longevità,” per i molti centenari che lo abitano.(2)
E per presentare il nuovo volume a Bisacquino, nel corso delle manifestazioni agostiniane attorno al Santuario della Madonna del Balzo, il sindaco Filippo CONTORNO, ha voluto scegliere la Piazza principale del comune, ornata a festa e pronta ad accogliere il mercato dei prodotti agricoli delle aziende locali, dalle cipolle, alle pesche, alle olive Giarraffa, all’olio ed al vino, ai funghi, ai pomodori, alle conserve, alla ceramica, ai lavori artigianali della sartoria giovanile, alla fotografia, ai filmati.
All’iniziativa hanno partecipato con il sindaco Contorno, che ne ha illustrato il significato civico e promozionale, nella continuità di un impegno amministrativo per il lavoro, il turismo, l’economia agricola, i sindaci Sergio PARRINO di Contessa Entellina e Giuseppe CAMPISI di Giuliana, l’assessore alle politiche agricole, Saverio PIZZITOLA, il prof. Salvatore RAGUSA, il rappresentante del Gal Terre del Gattopardo, Pippo VETRANO, i due autori della Guida, Liberto e Candore, l’on. Ferdinando Russo e numerosi docenti dell’Istituto superiore Don Calogero Di Vincenti.
Tra i presenti numerosi dirigenti e docenti del Cesifop, (Centro siciliano di formazione professionale), interessati da anni alla formazione legata al territorio, che hanno collaborato all’iniziativa della “VII Sagra della cipolla Busacchinara”, con il direttore Filippo Marsolo e con un apposito padiglione in cui ha fatto mostra un campionario di abiti antichi per il cinema, la TV ed il teatro, ed un video che illustra aspetti particolari dei corsi di formazione svolti con attenzione alle piante autoctone, all’olivicoltura, alle piante medicinali, agli usi alimentari della cipolla, alle tecniche informatiche, contenuti per la valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato, delle prime guide naturalistiche giovanili formate dal Centro per trasferire conoscenze e amore per la natura ai visitatori delle Riserve e dei parchi urbani, come quello di Sant’Anna di Giuliana, del Genuardo e di Cardaci, di Prizzi e di Palazzo Adriano.
Ed è sembrato, che a Bisacquino, si volessero indissolubilmente legare i problemi della fede religiosa, della tradizione e dei culti, così sentiti ed in fase di svolgimento presso il santuario della Madonna del Balzo, a quelli del bene comune, alle speranze ed alle iniziative sociali, culturali ed economiche delle istituzioni locali, volte a superare i drammatici momenti che attraversa la Sicilia sul piano della mancanza di lavoro, degli incendi che devastano annualmente meravigliose aree boschive, dell’igiene ambientale, dell’acqua, del turismo e della necessaria riscoperta, a tal fine, delle aree rurali e del patrimonio naturalistico come quello della Riserva del Monte Genuardo.
Gli autori Mario Liberto, Mario Candore, e l’on. Ferdinando Russo, hanno voluto, nel presentare la nuova pubblicazione, sottolinearne, a tal fine, l’attualità per la difesa e valorizzare del patrimonio boschivo, frutticolo, orticolo dell’area sicana e le favorevoli condizioni di vita e di abitabilità (2) offerte ad un turismo naturalistico, enogastronomico, storico, alla ricerca di nuovi spesso sconosciuti riferimenti, ed oggi possibili attraverso l’accoglienza che offrono gli “Agriturismo” della zona e delle aziende produttrici di prodotti alimentari biologici e di alta qualità ed il miglioramento delle infrastrutture viarie, la Palermo Sciacca e la Palermo Agrigento.
L’evento, organizzato nella piazza principale di Bisacquino, trasformata per l’occasione in un ”salotto culturale”, aperto al mercato contadino, ha offerto così alla cittadinanza, anche attraverso un documentario elaborato dal regista prof. SPATA e presentato, durante la serata e nella successiva giornata dedicata alla VII Sagra della Cipolla, di ripercorrere le emergenze storiche, ambientali e artistiche del comuni del circondario, (3) fornendo ulteriore occasione per prendere coscienza, diffusa e collettiva, del patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico e monumentale del territorio del Triona(4), come hanno sottolineato, nelle considerazioni rivolte all’economia del territorio, gli interventi dei sindaci di Bisacquino, Contessa Entellina, Giuliana.
La Riserva del Genuardo, si presenta così quale “Museo a cielo aperto” e risorsa comune e meta crescente di un turismo culturale, ecologico, gastronomico, particolarmente amato dalle famiglie della lunga e vasta emigrazione in tutte le parti del mondo, dagli studiosi italiani, spagnoli, tedeschi, francesi, americani e dai flussi turistici giovanili e della terza e quarta età, sempre più richiamati dal polo di Sciacca, da Adranone, da Entella, da Santa Maria del Bosco, la Montecassino del Sud (5) e dal Castello di Federico II ed Eleonora d’Aragona di Giuliana.
Una Riserva, infatti, quella del Monte Genuardo – Santa Maria del Bosco, studiata dagli autori della pubblicazione, nei risvolti scientifici e storici delle emergenze archeologiche e monumentali e contemporaneamente della ricca biodiversità della Flora, della Fauna, del paesaggio, dell’economia rurale, delle risorse frutticole, per secoli dalle naturali coltivazioni biologiche, che destano l’interesse degli studiosi internazionali della vita e dell’alimentazione dei centenari, come hanno sottolineato Liberto e Russo nel loro intervento.
Non è senza significato che tale territorio è stato valorizzato dall’Unione Europea che lo ha incluso, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, tra i Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.). E come “area blu della longevità internazionale”, il territorio del Triona è proposto ora per un convegno sulla alimentazione e la dieta mediterranea praticata dai numerosi centenari che vi vivono.(7)
Caratteristiche queste, non solo da difendere per la varietà delle specie presenti, da preservare dalla scomparsa, ma per fare conoscere i prodotti alimentari locali, da utilizzare per il rilancio produttivo e turistico del comprensorio dei comuni del Sosio e del Belice. Lo ha evidenziato, nella introduzione dell’opera presentata, il dr. Fulvio BELLOMO, mentre le istituzioni regionali e locali si apprestano a definire il perimetro ed il tracciato di quello che sarà il Parco dei Monti Sicani, quinto nel tempo dell’azione della regione Siciliana, che ha istituito, con lungimiranza, anche 90 Riserve, 33 delle quali gestite direttamente dal Dipartimento Regionale Azienda foreste demaniali dell’Assessorato Agricoltura e Foreste (1).
E per il pubblico, presente a Bisacquino alle giornate della VII Sagra della Cipolla, non c’è stata solo una produzione orticola di eccellenza, ma un “bosco ritrovato”, di risorse, una palestra ed un orto botanico naturale (con piante di pero, melo, orbo, nespolo, corbezzolo, cotogno, gelso, melograno, mirto, carrubo, ciliegio, noce, pistacchio, mandorlo, ulivo Giarraffa), spazio operativo di ricerca per gli allievi dell’Istituto superiore don Calogero DI VINCENTI per le sezioni agrarie, alberghiere e commerciali.
Per il futuro dell’Istituto, che appare sempre più interessato al territorio, si è proposto, anche per le sperimentate ricerche effettuate sulla cipolla, le sue ricette culinarie, le piante medicinali ed aromatiche, un Laboratorio biologico sulle biodiversità ed una futura banca di Germoplasma, da organizzare con l’Università di Palermo nel “ situ” tra i più complessi dell’area interessata alla Riserva. Bisacquino ha presentato i suoi gioielli al costruendo Parco dei Sicani.
Ed intanto occorre procedere, ad approvare, da parte dei Consigli comunali, i Disciplinari “Deco”,come è avvenuto a Giuliana per l’oliva “Giarraffa” (6) ed ora da estendere alla “Cipolla Busacchinara”, alle Ciliegie ed alle Pesche di Chiusa Sclafani e San Carlo, agli Asparagi di Campofiorito, ai Garufi, ai vini ed agli oli di Contessa, Sambuca e Giuliana, salutari per la longevità.
Così il bosco e la sua vegetazione, grazie agli autori Liberto e Candore della propositiva Guida sulla Riserva del Genuardo ed agli Amministratori locali, con le tematiche naturalistiche riportate dalle biblioteche edai salotti letterari in piazza, possono tornare ad interessare non per accendere e spegnere i falò estivi della morte, che rischiano di rendere nuda la nostra Isola, come ci avvertiva Bufalino, ma per essere fonti di vita e di lavoro, come lo sono stati per tanti secoli per i nostri antenati. (7)
(Articolo di Ferdinando Russo – onnandorusso@libero.it)
Note:
1) M.Liberto, M.Candore,Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, con introduzione di Fulvio Bellomo e presentazione di Francesco Santoro, presidente del G.A.L., Istituto Poligrafico Europeo,Roccapalumba,2009.
2) C. Mavaro, Il segreto della longevità sicana, in Orizzonti Sicani, www.orizzontisicani.it
3)V. Di Leonardo, Museo dell’orologio, un tesoro per Bisacquino, Provincia regionale di Palermo.
4) F. Chiarelli, con la collaborazione di V.Di Leonardo, Il calvario di Bisacquino.
4) A. G. Marchese, Il castello di Giuliana, Storia e architettura, presentazione di M.Giuffrè, ed.Ila Palma, Palermo.
5) A. G. Marchese (a cura di)L’Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro, Atti del convegno di studi (Chiusa e S. Maria del Bosco, presentazione di V.Sgarbi, Palermo.
6) F. Russo, l’oliva “Giarraffa” di Giuliana , in www.google.it
7) F. Russo, I centenari di Giuliana hanno trovato uno storico in A.G.Marchese, in Terramia e in Vivienna