di Luciana Doronzo, Agap Puglia
Quasi una telenovela durata 10 anni: la mozzarella di Gioia del Colle ha ottenuto il riconoscimento Dop – Denominazione di origine protetta. 22 i Comuni compresi nello specifico disciplinare di produzione delle Province di Bari e Taranto più una zona della provincia di Matera.
Nell’area della nuova Dop ogni anno si producono 15 milioni di kg di sole mozzarelle per un valore che supera abbondantemente 120 milioni di euro e Il riconoscimento dell’Unione europea determinerà un aumento del valore non inferiore al 25%. Soddisfatti ovviamente gli imprenditori, certi di conquistare nuovi mercati portando vantaggi a tutta la filiera produttiva, ma ancora più soddisfatti i protagonisti sul territorio di quell’attività di promozione che si sono fatti carico di un percorso ricco di ostacoli che ora, dopo sofferte attese, a risultato ottenuto, sembrano distanti. Soddisfazioni sono state espresse dalla Ministra Bellanova, che così commentato: “Con la Mozzarella di Gioia del Colle Dop”, si riconosce la qualità di uno straordinario prodotto pugliese, inimitabile, che rappresenta una storia produttiva ed economica, e una rilevante occasione occupazionale per quelle comunità pugliesi. Ed è importante rimarcare come negli ultimi anni l’intera filiera abbia visto il fiorire di nuove attività imprenditoriali condotte anche da giovani, sempre più proiettati sui mercati comunitari ed internazionali”.
“Un traguardo – spiega Stefano Genco, Presidente del GAL Terra dei Trulli e di Barsento – raggiunto grazie alla coesione e alla lungimiranza delle aziende di produzione e trasformazione che, insieme a noi, hanno lavorato alla definizione del disciplinare per valorizzare un prodotto che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio e che meritava il riconoscimento finalmente ottenuto. Un esempio che dimostra – prosegue Genco – che quando le strutture si mettono al servizio del territorio e credono fortemente che crescita e sviluppo siano possibili attraverso creazione di reti e sinergie produttive, i risultati arrivano. Il GAL – conclude il Presidente – è particolarmente orgoglioso di essere stato promotore del percorso che ha portato a questo importantissimo riconoscimento”.
Adesso inizia una nuova fase soprattutto organizzativa: sul territorio interessato sono 130 le imprese grandi e piccole di trasformazione che dovranno costituire il consorzio e far crescere la nuova creatura simbolo della Murgia e della Puglia tutta.