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Sicilia. Frodi alimentari: la Cia si compiace per il colpo assestato alla agropirateria

Pubblichiamo, da Arga Sicilia, un comunicato stampa di Cia Sicilia sulle frodi alimentari.

La CIA siciliana si compiace per il colpo assestato all’agropirateria che colpisce le produzioni tipiche e di qualità dell’Isola, ma, considerata la diffusione del fenomeno chiede di estendere i controllo a tutti mercati e lungo la filiera delle transazioni commerciali

“L’agropirateria non costituisce solo un danno pure per i consumatori finali che hanno il diritto di conoscere la provenienza dei prodotti alimentari che portano sulle proprie tavole, ma procura un danno diretto agli agricoltori perché un aumento dell’offerta produttiva si ripercuote negativamente sui prezzi all’origine ed fortemente lesiva della stessa credibilità del settore agroalimentare siciliano”. Lo sostiene Carmelo GURRIERI, presidente regionale della Cia, nell’apprezzare l’operato della Guardia di Finanza che ha portato alla luce quanto denunciato da tempo dagli agricoltori, e cioè la vendita di pomodorino nordafricano come prodotto nell’Isola. “Il contrasto delle frodi e dell’agropirateria – sottolinea Gurrieri – passa per l’estensione dei controlli a tutti i mercati e lungo la filiera della transazione commerciale”.

Secondo la Cia, quindi, occorre da un lato estendere a tutti i prodotti agroalimentari l’indicazione d’origine in etichetta e contrastare con fermezza tutte le falsificazioni che fanno perdere valore alle nostre produzioni tipiche. “Per mettere in atto azioni di tutela dei produttori e dei consumatori – aggiunge Gurrieri – è ormai tempo di insediare una cabina di regia che coinvolga tutte le autorità preposte ai controlli nei punti di accesso dell’Isola, così come da ormai da tempo richiede la Cia, consapevole del fatto che il fenomeno è tutt’altro che circoscritto”.

Da una recente indagine statistica emerge che sette italiani su dieci sono favorevoli ad una etichetta “trasparente” che permetta di riconoscere la provenienza del prodotto, mentre nove su dieci pretendono la massima sicurezza alimentare e chiedono misure efficaci per reprimere frodi, falsificazioni, sofisticazioni e adulterazioni alimentari.

(Fonte: Comunicato stampa CIA)

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