Chef Express, società del Gruppo Cremonini che gestisce tutte le attività di ristorazione del gruppo, ha pubblicato nei giorni scorsi la prima edizione del Bilancio di Sostenibilità, aggiornato all’esercizio 2020. Il documento, redatto con il contributo scientifico di Altis – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano, è stato realizzato in linea con i Sustainable Development Goal’s fissati dall’ONU, in conformità agli standard internazionali GRI-Global Reporting Initiative e SASB-Sustainability Accounting Standards Board, e basato sulla rendicontazione delle attività di ristorazione in concessione di Chef Express S.p.A. in Italia.
Come spiega Cristian Biasoni, Amministratore Delegato di Chef Express, “nel corso degli ultimi anni abbiamo definito una strategia di sviluppo sostenibile, volta a coniugare la crescita con la tutela dell’ambiente e lo sviluppo di persone e comunità. L’Azienda ha scelto di promuovere la cultura della sostenibilità, declinata lungo le direttrici ESG (Environmental, Social e Governance), come premessa ineludibile del percorso di crescita e sviluppo definito”.
Dai numeri del Bilancio di Sostenibilità emergono dati che dimostrano nei fatti l’impegno di Chef Express nei tre ambiti – economico, sociale e ambientale – in cui si declina la sostenibilità. Emerge, per esempio, che la società crea ricchezza per il territorio e la condivide con tutta la filiera: infatti, il Valore economico generato e distribuito agli stakeholder quali dipendenti, fornitori e comunità locali nel 2020 ammonta a quasi 166 milioni di euro. Chef Express utilizza il 100% di fonti rinnovabili per il proprio fabbisogno di energia elettrica, di cui 215 MWh autoprodotti da propri impianti fotovoltaici.
I sistemi di efficientamento hanno permesso di ridurre del 32% il consumo di energia elettrica in un anno. Grazie all’acquisto del 100% di energia elettrica con Garanzia d’Origine da fonti rinnovabili e all’autoproduzione tramite fotovoltaico, Chef Express ha evitato l’emissione di 16.600 tonnellate di CO2 in atmosfera soltanto nel 2020. Il 77% dei rifiuti è avviato a riciclo e, nel complesso, i rifiuti prodotti sono diminuiti del 39% in un anno. Inoltre, la gestione efficiente degli usi dell’acqua ha permesso di ridurre il 20% dei consumi.
La gestione della catena di fornitura ha permesso di distribuire 213 ton di arance certificate FDAI-Firmato da Agricoltori Italiani (pari al 36% del totale), 6,3 ton di caffè certificato sostenibile (circa il 5% del totale) e 2,5 ton di uova certificate per il benessere animale, pari a circa un terzo di tutte le uova utilizzate.