di Stefania Guernieri, ARGA Toscana
Toscana e Liguria recuperano il frumento tenero “Avanzi 3-Grano 23”. Si può definire con un doppio nome. In Toscana è conosciuto come Grano 23. In Liguria come Avanzi 3. Si tratta di un tipo di frumento tenero locale che era a rischio estinzione, ma è lo stesso prodotto, marchiato però dalla doppia regionalità. La collaborazione fra le due regioni, che ARGA Toscana e ARGA Liguria seguirà nel suo percorso virtuoso, ha dato la possibilità di iscriverlo in maniera congiunta all’Anagrafe nazionale della biodiversità con un nome riconosciuto in entrambi i versanti, ossia “Avanzi 3-Grano 23”. E’ questa la storia della risorsa genetica “Avanzi 3-Grano 23”, tipica della Lunigiana e della Val di Vara (sul versante ligure), salvata grazie alla collaborazione tra l’Università di Pisa e il Consorzio “Il Cigno” – Società di promozione turistico-culturale del territorio ligure. Dopo una serie di scambi di informazioni tecnico-scientifiche, analisi di laboratorio e sopralluoghi in aziende agricole, la Regione Toscana e la Regione Liguria hanno deciso per l’iscrizione congiunta della risorsa genetica all’Anagrafe nazionale della biodiversità. Avanzi3-Grano23 è stato recuperato grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Toscana tramite Terre Regionali Toscane grazie alla misura 10.2 del PSR 2014/2022.
Testaroli, panigacci, paste fresche e pani poco lievitati o addirittura la birra artigianale: sono questi gli usi nei quali viene impiegata la farina di Avanzi 3-Grano 23 che mostra la possibilità di panificazione mediante metodi di doppia lievitazione con impiego di paste acide. Gli sfarinati di Avanzi 3-Grano 23, soprattutto se risultato di macinatura in molini a pietra, contengono caratteristiche nutrizionali e nutraceutiche migliori, sia rispetto alle varietà moderne, che rispetto ad alcune vecchie varietà locali di grano tenero. Nel versante ligure l’Avanzi 3- Grano 23 viene utilizzato anche per la produzione della birra artigianale.
“Un bel risultato e un altro punto a favore dell’agrobiodiversità – commenta l’assessorato all’agricoltura della Regione Toscana– che dimostra che le risorse genetiche non conoscono i confini amministrativi. Questo lavoro congiunto con la Liguria ha permesso di recuperare una risorsa come l’ “Avanzi 3-Grano 23 molto importante per il territorio, che veniva coltivato in Lunigiana già dai primi decenni del Novecento, che si adatta bene agli ambienti di montagna e, in generale, a sistemi di coltivazione biologici. Una sintesi perfetta dunque degli obiettivi che ci stanno più a cuore”.