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A Berlino i giornalisti dell’agricoltura parlano di tutela della DOP “Parmigiano Reggiano”

Dal 21 al 24 gennaio si è svolto a Berlino l’annuale incontro della IFAJ (la Federazione internazionale delle organizzazioni nazionali di giornalisti dell’agricoltura, alimentazione e ambiente di tutto il mondo), in contemporanea alla “Green week” – cioé la fiera dell’agricoltura più importante dell’Europa centro settentrionale,
All’incontro era presente anche il rappresentante per le attività internazionali dell’UNAGA (Unione Nazionale Giornalisti dell’agricoltura, alimentazione e ambiente), il giornalista Antonio Brunori, che ha portato all’attenzione dei colleghi di oltre 20 Paesi del mondo alcune informazioni di interesse giornalistico riferibili alle filiere agro-alimentari dell’Italia.
L’esempio che ha destato maggiore interesse è l’attività di tutela da parte del Consorzio del Parmigiano Reggiano per il proprio prodotto, in conformità alle norme sulle Denominazioni di Origine Protetta (DOP).
La produzione di questo formaggio è infatti regolamentata da un rigido Disciplinare, depositato presso la Comunità Europea, in quanto il Parmigiano-Reggiano è un formaggio DOP, cioè un prodotto che, in virtù delle caratteristiche distintive e del legame con il territorio d’origine, gode di un regime di protezione accordato dalla CE a tutela del consumatore e del produttore.
E’ di pochi mesi fa la notizia della sentenza di condanna a carico della società spagnola Ilas SA (azienda di commercializzazione che opera in Spagna e Portogallo), rea di aver messo in commercio un formaggio grattugiato caratterizzato dalla denominazione “Parmeso”; solo nell’ottobre scorso, il Consorzio aveva ottenuto l’immediato sequestro di “Reggianito” e “Parmesano” presente alla rassegna agroalimentare “Anuga” di Colonia.
La sentenza del tribunale di Oviedo giunge a due anni di distanza dalle azioni avviate dal Consorzio di tutela attraverso i suoi legali spagnoli e lo studio GB Avvocati di Reggio Emilia, le cui indagini hanno anche consentito di individuate che il prodotto veniva fornito dalla ditta tedesca Allgauland-Kasereien, la stessa contro la quale si era pronunciato il tribunale di Berlino nell’aprile 2008, appena due mesi dopo la sentenza della Corte di giustizia europea del 26 febbraio 2008 con la quale veniva sancito che non solo le imitazioni del nome, ma anche le semplici evocazioni della denominazione “Parmigiano-Reggiano”, rappresentano una violazione alle norme di tutela sulle DOP.
L’attività di tutela da parte del Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano ha impressionato i tanti giornalisti stranieri, proprio nei giorni in cui il Ministro per il cibo, l’agricoltura e la tutela dei consumatori della Repubblica Federale di Germania, Ilge Aigner, ha annunciato che spingerà per la regionalizzazione e la rintracciabilità della produzione nazionale degli alimenti, al fine di lottare contro “i criminali” (facendo riferimento allo scandalo della diossina nelle uova e nella carne di maiale) che possono inquinare e sofisticare gli alimenti lungo la filiera alimentare in Germania.

Nella foto, il rappresentante dell’UNAGA Antonio Brunori ha consegnato al Presidente dell’IFAJ Mike Wilson uno spicchio di Parmigiano Reggiano, in cui sono evidenti i marchi d’origine e di selezione.

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