E’ ancora fresca del successo ottenuto in terra valdostana in occasione della Festa del Lardo d’Arnad DOP, dove è stata presente come ospite d’onore qualche settimana fa, che la Robiola di Roccaverano DOP torna in scena per ottenere altri consensi da parte di semplici consumatori ed esigenti gourmet. Si, perché il celebre formaggio caprino piemontese piace proprio a tanti, per non dire a tutti. Saranno le giornate del Salone del Gusto edizione 2018 ad offrire un’ampia platea di pubblico alla Robiola, al suo Consorzio di Tutela e a tutte Aziende Agricole che la producono.
Dal 20 al 24 settembre a Torino aprirà le porte la XII edizione di “Terra Madre” Salone del Gusto. L’edizione di quest’anno del grande evento, dicono gli organizzatori, forti delle esperienze passate, in particolare quella del 2016, dovrà risultare la più bella di sempre. Motivo per cui Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e il coinvolgimento del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si prefiggono ancora una volta di sorprendere con una nuova formula. Il tema di questo 2018 è “Food for Change”
Ma le cinque giornate torinesi dovranno anche essere un’esperienza molto appagante per tutti colori che vi prenderanno parte. La manifestazione internazionale del cibo buono, pulito, sano e giusto per tutti si rimodella ancora e si diffonde in tutta la regione. In evidenza gli scambi tra i delegati e i cittadini ospiti nelle famiglie delle oltre 120 città di Terra Madre e ben 15 Tour DiVini alla scoperta delle bellezze artistiche e paesaggistiche della regione, nonché i sapori tipici del territorio.
La regione ma anche la città di Torino sarà coinvolta su più luoghi e strutture perché tantissime saranno le iniziative parallele. Infatti oltre al Lingotto presso il Palazzo reale si accederà all’enoteca, ai laboratori e al punto dedicato ai Maestri dei cocktail. In Piazzetta Reale il Quality beer academy e i Food truck, mentre all’interno del Palazzo della Regione Piemonte saranno organizzati ben 28 laboratori del gusto. Anche quest’anno non mancheranno le Scuole di Cucina e gli appuntamenti a Tavola.
Per tutte le giornate di manifestazione la Robiola di Roccaverano DOP sarà presente al Lingotto a totale disposizione del pubblico che raggiungerà l’area espositiva. Doveroso ricordare che la Robiola di Roccaverano si produce su un’area compresa tra 10 comuni della provincia di Asti e 9 comuni della provincia di Alessandria. Si produce con latte crudo intero di capra delle razze Roccaverano e Camosciata Alpine e i loro incroci. Per l’alimentazione del bestiame, tenuto obbligatoriamente al pascolo da marzo a novembre, è vietato l’utilizzo di mangimi OGM. L’alimentazione di tutti gli animali deve provenire dal territorio di produzione per almeno l’80%. Fresca o stagionata la Robiola di Roccaverano DOP si caratterizza da una pasta bianca e morbida mentre il suo sapore può variare dal delicato fino al deciso. La forma ha un diametro compreso tra i 10 e i 13 cm e lo scalzo dai 2,5 ai 4 cm. Il peso varia dai 250 ai 400 grammi circa.
Le Robiole fresche richiedono un periodo di maturazione che parte da un mimo di 4 giorni fino ai 10 al termine dei quali assaporiamo un formaggio privo di crosta, arricchito dalla presenza di una lieve fioritura naturale di muffe, dalla consistenza morbida e cremosa e dal sapori delicato, saporito, leggermente acidulo.
Le Robiole stagionate o affiniate richiedono una maturazione minima di 10 giorni e la crosta può presentarsi con un colore paglierino o rossiccio, sempre le eventuali muffe naturali e una consistenza morbida e leggermente compatta fino ad arrivare, con il protrarsi della stagionatura, cremosa nel sotto crosta. Il sapore è deciso. Appuntamento a Torino per vivere insieme un’esperienza importante della quale ci ricorderemo per molto tempo: così come per molto tempo gusteremo ancora con piacere un grande formaggio!!!
INFO: Fabrizio Salce – ufficio stampa
+39 338 3071239
Consorzio di tutela della Robiola di Roccaverano DOP