Rassegne e incontri di aggiornamento hanno fatto luce sul meglio dell’agricoltura e della zootecnica dell’Italia centrale (e non solo)
Grande successo per Agriumbria che si riconferma essere la più importante manifestazione agricola dell’Italia centrale. Un appuntamento che riesce a fondere perfettamente le esigenze di aggiornamento dei visitatori professionali con la voglia del grande pubblico di conoscere più da vicino il mondo agricolo e le sue eccellenze agroalimentari.
«La 44a edizione di Agriumbria ha battuto ogni record di presenze superando le 65mila dello scorso anno, e questo, per noi, è un risultato eccezionale – ha affermato Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere spa, a conclusione della manifestazione – . Nonostante il particolare momento economico la rassegna ha dimostrato di essere oltre che una grande festa, un punto di riferimento per l’agricoltura dell’Italia centromeridionale. È riuscita infatti a intercettare un pubblico variegato, dalle famiglie con tanti bambini curiosi di vedere da vicino gli animali, agli addetti ai lavori che si sono soffermati sulle innovazioni della meccanizzazione agricola e sulle mostre zootecniche, che hanno evidenziato in particolare le qualità e le potenzialità delle razze bovine dell’Italia Centrale».
«La partecipazione di tanto pubblico nei tre giorni di Agriumbria rappresenta per noi uno stimolo – ha continuato Bogliari – a impegnarci con entusiasmo ancora maggiore nell’organizzare una manifestazione al passo con i tempi».
Ma si è trattato di un successo annunciato. Tutta la superficie della fiera, infatti, era stata occupata dagli espositori e alcuni di questi, addirittura, non avevano trovato spazio all’interno dello spazio fieristico.
L’articolata attività convegnistica ha consentito di fare il punto sulle prospettive del settore agricolo e agroalimentare e di mettere in evidenza i punti critici della struttura e dell’organizzazione della produzione agricola che richiedono la realizzazione di sistemi agroalimentari in grado di sapersi adeguatamente interfacciare con la politica della grande distribuzione.
L’innovazione tecnologica, la certificazione territoriale del prodotto (dop, igp) e una corretta informazione alimentare al consumatore sono i temi emersi nel corso delle tre giornate umbre dense di mostre, rassegne e aste zootecniche. I capi delle diverse specie e razze testimoniano l’elevato livello genealogico e, contemporaneamente, le eccellenze delle produzioni zootecniche che, unitamente a quelle di altri settori produttivi, rappresentano il patrimonio enogastronomico italiano, che in Agriumbria 2012 ha avuto una vetrina di grande rilievo.
Alessandro Maresca