di Maurizio Orrù, segretario ARGA Sardegna
In Sardegna le condizioni climatiche con un caldo micidiale e un costante maestrale rappresentano un mix esplosivo, che creano le condizioni ottimali per l’allarme incendi. Nell’isola la piaga degli incendi non è l’unico problema che grava sugli agricoltori isolani. Infatti l’agricoltura e il patrimonio boschivo e ambientale isolano sono sotto attacco, e gli incendi mettono in serio pericolo e difficoltà le vite umane e il patrimonio economico.
Anche quest’anno la Regione Sardegna ha predisposto un articolato piano contro i roghi estivi con un supporto di 7mila uomini provenienti dall’Agenzia Forestas (847 uomini) e 403 vedette; i Barracelli (1811 persone tra sorveglianti e avvistamenti); il Corpo Forestale con 700 rangers; i Vigili del Fuoco (con 800 unità); a questi si aggiungono la Protezione civile con 2523 volontari. Più di mille mezzi sono a disposizione: 12 elicotteri della Regione (11 con una capacità da 900 litri e 1 da 4 mila).
Uno sforzo finanziario di notevole quantità e qualità quantificato in 30 milioni di euro complessivi. “Attraverso le prescrizioni della Campagna Antincendio – dichiara Cristian Solinas Presidente della Regione Sardegna – teniamo sempre elevata l’attenzione delle Istituzioni con l’obbiettivo della conservazione e difesa del patrimonio boschivo sardo, bene insostituibile della nostra isola”.
Secondo il Report del Corpo Forestale (aggiornato al 4 luglio 2021) sono stati registrati 871 roghi con +3% rispetto al 2020, ma con una minore superfice percorsa dal fuoco rispetto all’anno scorso: 1519.95 ettari (- 53 %), di cui 112.72 ettari (- 77%) boschivi e 1407.23 ettari (- 49%) di superfice non boschiva. Anche l’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis ha rilasciato la propria dichiarazione “La macchina regionale antincendio è in grado di rispondere alle aspettativa della Comunità e a intervenire tempestivamente con tutte le risorse che la Giunta mette in campo in termini di uomini e di mezzi. Particolarmente importante il ruolo del Centro Funzionale Decentrato che garantisce quotidianamente per il periodo di elevato pericolo boschivo (1/6 al 31/10) l’emissione di un bollettino di previsione del pericolo, che definisce il livello di allerta di un territorio”.
In questo contesto climatico, le temperature tropicali associate all’assenza delle regolari precipitazioni, favoriscono l’opera degli incendiari che terrorizzano e infestano tutto il Meridione italiano.