Il 29 gennaio 2019 due Vacche Bianche Modenesi fuggirono dal macello di Lama Mocogno e da allora vivono in libertà a Ca’ Matta di Pavullo nel Frignano. E’ una storia incredibile ma vera e che nei giorni scorsi è stata raccontata, con belle illustrazioni per ragazzi, in un libro scritto da Carla Ofelia Berti e edito dal Caseificio sociale Santa Rita Bio di Pompeano di Serramazzoni, che si prende cura di loro. Costituito nel 1964 , dal 1992 è diventato un’azienda certificata etica e biologica della quale ARGA Emilia Romagna e UNAGA sono partners per la comunicazione. Angela e Mary fanno parte di una razza bovina autentica dell’Appennino modenese che era stata dichiarata estinta ma che si arricchisce progressivamente di nuovi capi come i 14 che il 6 gennaio scorso sono arrivati da un’azienda storica modenese che ha chiuso l’attività per gravi problemi di famiglia e che pure erano destinati alla macellazione. Anch’essi contribuiranno a produrre con il loro latte Parmigiano Reggiano Bio di montagna che poi sarà a disposizione dei consumatori attraverso una rete selezionata di distribuzione e il punto vendita diretto “La corte del re e della regina” dove si possono acquistare anche altri prodotti biodinamici. Il Caseificio Santa Rita, guidato da Graziano Poggioli, attende che la pandemia se ne vada per tornare a ospitare appassionati, ragazzi delle scuole e tanti diversamente abili i quali, nelle giornate del Festival del letame, possono scoprire che l’agricoltura ha bisogno di loro. |