(di Guido Ghersi socio ARGA Liguria) A Monterosso al Mare, uno dei tre comuni, il più vasto, delle Cinqueterre, tra venerdì pomeriggio 30 u.s. e domenica pomeriggio 1 settembre, su è svolta la 1^ edizione di “Re sciacchetrà” -Festival del passino delle Cinqueterre”, organizzato dall’Associazione “Amici delle Cinqueterre”, con il contributo di Carispezia-Credit Agricole” e sponsorizzato dalla Camera di Commercio della Spezia e dalla società “Aeroporti di Roma (ADR)”.
Nel pomeriggio di venerdì, sono stati accolti i molti giornalisti-enologi di testate del Centro e Alta Italia, provinciali e gli operatori di Tv nazionali, regionali e provinciali, per una visita alle vigne e alle cantine delle Cinqueterre aderenti al “Festival”.
La mattina successiva,31/8 i giornalisti sono stati invitati sul traghetto di linea per la visita della zona dal mare, con sosta-pranzo a Vernazza.
Alle 18, sul “Molo dei pescatori” di Monterosso si è svolto il convegno-tavola rotonda dal titolo “Il futuro di un antico re: lo sciacchetrà. Un grande testimone del patrimonio enologico italiano”, ben moderato dalla giornalista enogastronomica Antonella Petitti. Dopo aver ascoltato, tutti in piedi, l’inno nazionale, hanno preso la parola, per saluti istituzionali: l’ex-sen. Luigi Grillo, nella sua veste di presidente dell’Associazione organizzatrice; Angelo Betta, sindaco del paese; Andrea Bonati di Carispezia; Vittorio Alessandro, residente del locale Parco nazionale; Gianfranco Bianchi, presidente della Camera di Commercio spezzina; Renzo Guccinelli, assessore regionale alle Attività Produttive; Rosario Monteleone, presidente del Consiglio regionale.
Tutti hanno messo in risalto la fragilità del paesaggio e il desiderio di accendere i riflettori su una produzione di “sciacchetrà” (nel 2012 se ne sono prodotti 110 ettolitri, secondo dati della Camera di Commercio) che non solo qualifica l’offerta enologica della zona, ma contribuisce a conservare un pezzo importante di tradizioni e cultura ligure, nonché a tutelare un paesaggio nominato “patrimonio mondiale dell’Umanità” dall’Unesco.
Tra il numeroso pubblico, tra gli altri erano presenti anche: il col. Francesco Marra, comandante provinciale dell’Arma Carabinieri; l’amm. Toscano, com.te del Dipartimento Marittimo dell’Alto Tirreno; i prefetti Francesco Tronca e Giuseppe Forlani rispettivamente di Milano e La Spezia, Maurizio Caporuscio, procuratore del Tribunale spezzino. Si è poi passati a discutere sulla “sciacchetrà: un passito raro” e qui hanno erudito i presenti, Walter De Battè produttore locale e Sergio Pappalardo, viti-enologo, ed ancora sullo “sciacchetrà nel bicchiere e nella cultura enologica e popolare” dove, Antonello Maietta, presidente nazionale AIS ha illustrato la storia di questo vino passito al quale ha poi fatto seguito la dotta conversazione del livornese Marzio Berrugi, docente e responsabile zonale CTN-FISAR. Il convegno è terminato con una relazione sulle “Vigne nelle Cinqueterre: non solo vini, ma anche tutela ambientale e difesa del suolo. Confronto tra geologi e rappresentanti delle istituzioni”, alla quale hanno portato importanti contributi lo stesso Luigi Grillo, quale responsabile nazionale PDL Infrastrutture e LL.PP., Pietro Lunardi, ex-ministro Infrastrutture, ben conoscitore della zona e il geologo Michele Presbitero.
Intorno alle 20, degustazione guidata dei vari “sciacchetrà” presenti al “Festival” abbinati ai dolci della tradizione ligure a cura dei bravi sommelier AIS. Domenica 1/9, dalle 11,30 alle 12,30 presso l’Azienda Agraria “Buranco” di Luigi Grillo, si è tenuta una tavola rotonda a cui hanno partecipato principalmente i produttori delle Cinqueterre, il presidente dell’Enoteca Regionale di Castelnuovo Magra, Federico Ricci ed alcuni giornalisti specializzati, tra questi ne citiamo alcuni noti: Virgilio Pronzati, Ilaria Cavo, Mimmo Angeli, Mario Busso ed Alessandro Scorsone tra l’altro responsabile cerimoniale di Palazzo Chigi. Intanto Grillo, aprendo gli interventi, ha affermato che questo “Festival” sarà itinerante, infatti nel 2014 si svolgerà a Vernazza e nel 2015 a Riomaggiore. Poi ha continuato dicendo che questo progetto non a caso nasce al compimento dei 40 anni di una doc ottenuta nel lontano 1973 che ritrova nello “sciacchetrà” la sua massima espressione e che è da sempre accompagnato dal fascino proprio delle sue straordinarie caratteristiche organolettiche, nonché dalla sua lunga e delicata lavorazione nonché dai 30 anni dell’istituzione del Parco Nazionale.
Il vigneto Cinqueterre non supera i 100 ettari totali, nella quasi totalità destinati alle tre varietà contemplate nella doc: Albarola, Bosco e vermentino. Infine Grillo si è detto molto soddisfatto per aver riunito una diecina di produttori locali che <<dia più forza nei confronti del mercato. I tempi sono maturi per ricordare, sia ai consumatori che alle istituzioni, quanto prezioso sia il lavoro dei piccoli produttori nella tutela e nella valorizzazione di un territorio tanto bello quanto delicato>>. Quindi si procederà, nel giro di 15 giorni, ad istituire un iter burocratico per far nascere questo “Consorzio dello sciacchetrà delle Cinqueterre“, sul modello di quello dei vicini “Colli di Luni“. Al termine, è stato offerto, dalla Famiglia Grillo, un sontuoso pranzo all’aperto, sotto gli ulivi dell’Azienda.