(di Alessandro Feliziani, socio ARGA Marche). Se in un qualsiasi negozio specializzato nella vendita di legumi di qualità vi dovesse capitare di vedere fagioli molto chiari con un alone azzurro intorno all’ilo, siate pure certi che quei fagioli provengono dalla colture di Appignano, un piccolo centro delle Marche, di media collina, in provincia di Macerata. Proprio per la sua caratteristica il nome del fagiolo è “occhio di luna”. La nuova varietà è stata ottenuta, con interventi migliorativi, dal CRA-ORA Orticoltura di Monsampolo del Tronto (Ap), nell’ambito della ricerca scientifica, coordinata dal dott. Valentino Ferrari, finanziata dal servizio Internazionalizzazione, Cultura, Turismo e Commercio della Regione Marche.
L’Occhio di luna, pur mantenendo intatta l’originalità del Solfì per aspetti qualitativi e nutrizionali (nutriente e altamente digeribile), rispetto allo Zolfino, di più difficile identificazione geografica, ha un carettere unico ed inequivocabile.
Una sorta di presentazione ufficiale dell’Occhio di Luna si è svolta ad Appignano, con la presenza di alcuni produttori, nella sede municipale dove il sindaco Osvaldo Messi e lo stesso dott. Ferrari, hanno illustrato le impegnative attività intraprese dal Comune di Appignano (Bandiera Verde Agricoltura) nel recupero degli ecotipi dei suoi caratteristici legumi. L’occasione è stata l’anteprima di “Leguminaria 2013”, la rassegna che Appignano dedica ai legumi del proprio territorio e che avrà il suo culmine nel prossimo fine settimana, da venerdì 18 a domenica 20 ottobre.
Occhio di Luna non è il solo legume tipizzato di Appignano; c’è anche la roveja, il pisello selvatico multicolore che il CRA-ORA ha reso monocromatico.
Le tre varietà studiate, contraddistinte da granella nera, verde e rossa, sono state restituite all’areale d’origine con un alto livello di stabilità per il colore.
È stato proprio il territorio a decidere su quale tipologia puntare: rosso mattone. Un colore che richiama la terracotta, forgiata sin dal Cinquecento dai Maestri vasai di Appignano. (www.leguminaria.it)