La pasta all’uovo ed i salumi, le mele rosa e le specialità a base di frutta, i prodotti da forno, i dolci ed i biscotti, le olive, il pane, i formaggi tipici, il vino. Ma anche i macchinari nati dal connubio tutto italiano tra design e tecnologia. Sono alcune delle eccellenze della filiera agroalimentare marchigiana presenti nella Fabbrica Italiana Contadina (FICO) Eataly World: il parco del cibo che sta sorgendo a Bologna e che, dall’inizio del prossimo anno, racchiuderà in un logo unico la biodiversità del cibo italiano. La Fabbrica Italiana Contadina ed i suoi protagonisti hanno incontrato oltre 100 rappresentanti del mondo delle imprese, del turismo ed alle istituzioni regionali a Jesi presso JCube, l’incubatore che sta diventando un parco d’innovazione marchigiano. All’appuntamento hanno preso parte la vicepresidente e assessore regionale all’Agricoltura Anna Casini, insieme all’amministratore delegato di FICO Eataly World, la pesarese Tiziana Primori, L’assessora alle attività produttive Bora ed al presidente di JCube ed Eridania Sadam, Massimo Maccaferri, accolti dal vicesindaco di Jesi Luca Butini. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha fatto avere un suo saluto. A rappresentare i produttori marchigiani che partecipano al progetto Enzo Rossi, titolare de La Campofilone che realizzerà un laboratorio per la produzione di pasta secca.
Tra i partner anche ARGA Marche, l’associazione che riunisce i giornalisti agroalimentari della regione, rappresentata da Luana Spernanzoni.
La Fabbrica Italiana Contadina nasce su una superficie di 80 mila metri quadri dalla riconversione del mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Bologna: sarà un paradiso dei buongustai dove scoprire l’Italia del cibo, attraverso un ettaro di campi e allevamenti dimostrativi, quasi altrettanti di mercato e botteghe, 40 laboratori di trasformazione, 20 ristoranti, 10 aule per la didattica e la formazione e 4 mila metri quadrati di padiglioni per eventi, iniziative culturali e didattiche. Il parco sarà la struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’immenso patrimonio enogastronomico dell’Italia e la sua valorizzazione internazionale, e punta ad attrarre 6 milioni di visitatori l’anno da tutto il mondo. Un’opportunità rilevante anche per la filiera agroalimentare marchigiana – che conta 30.149 imprese (il 20% del totale) e una produzione di 1,167 miliardi di euro – ed una vetrina internazionale per tutte le eccellenze del made in Italy.
Il progetto FICO è nato per iniziativa del CAAB, il Centro Agroalimentare di Bologna guidato da Andrea Segrè, ed è promosso dal Comune di Bologna. Sarà gestito da Eataly World, società presieduta da Oscar Farinetti di Eataly e Tiziana Primori di Coop Alleanza 3.0. È in corso di realizzazione grazie al Fondo PAI – Parchi Agroalimentari di Prelios SGR nel quale hanno investito, fra gli altri, Coop, Banca IMI, Unindustria e Camera di Commercio di Bologna.
“Le Marche – ha sottolineato nel saluto recapitato all’appuntamento il presidente della Regione Luca Ceriscioli, convocato a Roma per un impegno inatteso – partecipano con convinzione a questa iniziativa che presenta e valorizza il meglio delle nostre produzioni. Una serie di eccellenze di indiscussa qualità, libere dagli ogm e con filiere sempre tracciabili che nel 2015 hanno garantito al nostro export performance al di là delle aspettative sui mercati italiani e soprattutto esteri. Nel terzo trimestre del 2015 le esportazioni regionali di prodotti agroalimentari sono cresciute complessivamente del 15%, salendo a quota 269,5 milioni di euro. Questi dati ci confortano e ci spingono a proseguire nella direzione intrapresa di valorizzazione e sostegno del settore, consapevoli del fatto che l’enogastronomia insieme alla cultura e al turismo sono per le Marche un’opportunità di crescita irrinunciabile”.
“Grazie alle misure del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 – ha aggiunto la vicepresidente e assessore regionale all’Agricoltura Anna Casini – ci sono ben 538milioni di euro a disposizione dell’agricoltura e i primi bandi sono già aperti. L’auspicio è utilizzare al meglio queste risorse per continuare a garantire la qualità dei nostri prodotti, la produzione biologica, gli investimenti per l’innovazione delle imprese e il ricambio generazionale, la promozione e l’agriturismo”.
“La nostra regione – ha affermato Tiziana Primori, amministratore delegato di FICO Eataly World – è un territorio ricchissimo di eccellenze che esprimono la tavola, il gusto e lo stile di vita italiani. Da oggi, vorremmo iniziare a dialogare con tutte quelle imprese della produzione, dei servizi, del turismo, di ogni dimensione, che possono portare il meglio delle Marche a FICO. Inoltre, il parco potrà integrarsi con l’offerta turistica marchigiana, dando ai visitatori stranieri l’opportunità di conoscere, vedere ed assaggiare come nasce il nostro straordinario patrimonio enogastronomico”.
“Siamo quanto mai soddisfatti – ha sottolineato Massimo Maccaferri, presidente di JCube ed Eridania Sadam – di ospitare l’incontro tra un attore dell’innovazione agroalimentare e il territorio marchigiano, che offre elevate opportunità di sviluppo per le aziende. In particolare perché JCube è un luogo dedicato alla sviluppo della cultura imprenditoriale e alla generazione di nuove imprese, e anche perché siamo nell’area dell’ex-zuccherificio Eridania Sadam, con una tradizione di matrice agroindustriale e quindi fortemente legata a questo tipo di economie”.