Fucecchio non sarà forse solo ricordata come la patria del grande giornalista Indro Montanelli? Ma anche come la città assieme al suo territorio, dell'”oro rosso”, ovvero lo Zafferano, ovvero una antica spezia che sta tornando di grande attualità? Chissà che cosa riserverà il futuro, intanto però Le Colline delle Cerbaie sembrano avere le condizioni ideali e davvero ottimali per far nascere lo Zafferano, assai richiesto sul mercato enogastronomico italiano nel suo largo uso in cucina.
Zafferano chiamato l’Oro Rosso perchè si vende al grammo. Si pensi che con circa mille fiori e altrettanti steli si possono produrre circa 20-25 grammi di Oro Rosso, alla bilancia il costo si avvicina molto all’Oro “24 carati venduto nell’oreficerie-
E’ su questa tematica che il comune di Fucecchio, con l’assessore MassimoTalini, e il gruppo di specializzazione Arga legato alla Federazione nazionale della Stampa per la Toscana che comprende l’ambiente, salvaguardia del territorio, energia, foreste, caccia e enogastronomia, hanno puntato gli occhi in una giornata. Prima presso il Centro Forestale Ambientale delle Cerbaie a Querce dove è stato spiegato il polmone verde del territorio fucecchiese, che ha scoperto, proprio a causa della sua pecularietà ambientale, e di recente, che alcune aziende hanno impiantato con successo coltivazioni di bulbi allo zafferano.
I preziosi fiori e gli altrettanti preziosissimi steli che poi essicati e macinati forniscono l’Oro Rosso, nasceranno tra pochi giorni, ma intanto sono stati osservati nella loro evoluzione di crescita nell’azienda Le Api di Alessandra Arrigoni a Massarella, figlia del noto ristoratore Cesare, il cui noto ristorante è a Roma in via Crescenzio. Qui da Alessandra (che ha scelto di vivere a Massarella, adesso inserita nel Consorzio delle Colline Fiorentine per lo Zafferano), nelle colline fucecchiesi fioccano anche i mieli, da quello allo zafferano, per finire a una particolare tipica birra sempre all’Oro Rosso. E Zafferano con il suo uso in cucina se n’è avuto successiva prova e tappa finale presso il Ristorante Il Cacciatore a Massarella con la patron Sonia, che ha presentato anche il suo Cacciuccio del Padule, specialità assai richiesta dai commensali di tutta la Toscana e non solo. Al conviviale riservato ai giornalisti e aggregati, hanno partecipato i massimi esponenti UNAGA, il presidente e il segretario nazionale, Mimmo Vita e Roberto Zalambani, i consulenti e il direttore del Centro delle Cerbaie e i vertici toscani dell’Arga, Franco Polidori e Fabrizio Mandorlini.