Ritornano gli appuntamenti settimanali con i gazebo gialli del mercato di Campagna Amica. Dopo la pausa di agosto, il mercato degli agricoltori targato Coldiretti, in collaborazione delle Municipalità e dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli e il finanziamento della Camera di commercio di Napoli torna a offrire ai napoletani nel segno della filiera breve produzione consumo, della trasparenza dal campo alla tavola i prodotti del territorio, della stagionalità, del risparmio, della territorialità e della qualità. Le date e i luoghi di svolgimento dei mercati di Campagna Amica sono pubblicati sul sito.
Al centro delle attività l’intento di valorizzare la filiera corta con un rapporto più diretto dal campo alla tavola che taglia le intermediazioni speculative e distorsive a vantaggio di imprese agricole e consumatori.
L’opportunità è quella di acquistare direttamente dagli agricoltori prodotti agroalimentari genuini del territorio a prezzi inferiori di almeno il 30% rispetto a quelli medi di mercato, eccezion fatta per i prodotti tipici di nicchia non comparabili, capaci di soddisfare il consumatore nelle sue aspettative in termini di identità, tipicità, sicurezza alimentare, qualità organolettiche e convenienza, dando nel contempo nuove soluzioni reddituali agli imprenditori agricoli con più concorrenza, più potere contrattuale all’interno della filiera agroalimentare. Ampia la varietà di produzioni disponibili con garanzie di genuinità, qualità, convenienza, trasparenza, presso gli stand allestiti per il mercato di Campagna Amica. Sarà possibile acquistare produzioni ortofrutticole di stagione di origine e qualità certa, con il loro contribuito di varietà e freschezza, insieme al miele, alle conserve di ortaggi e frutta di vario genere, agli olii extravergini d’oliva, ai vini, ai formaggi, ai dolci tipici.
I Mercati di Campagna Amica – evidenzia il presidente di Coldiretti Napoli, Mena CACCIOPPOLI – sono una garanzia per i consumatori di acquistare prodotti freschi e di qualità a prezzi competitivi; un metodo efficace per migliorare i redditi dei produttori agricoli offrendo loro nuove opportunità di vendita e infine una educazione del consumatore ad un acquisto responsabile e rispettoso dei cicli produttivi, attraverso l’offerta di prodotti di stagione e del territorio. Inoltre, con la vendita di prodotti a “chilometri zero”, l’inquinamento si può combattere anche a tavola: la scelta di tipicità locali evita di far viaggiare per centinaia di chilometri i cibi che quotidianamente consumiamo.
I mercati degli agricoltori sono l’unica forma di distribuzione commerciale che sta registrando una crescita. Secondo una recente indagine Coldiretti/Swg oltre la metà degli italiani (53 per cento) ha cambiato i luoghi in cui va a fare la spesa e tende a privilegiare i mercati rionali, le bancarelle e soprattutto gli acquisti diretti dai produttori anche nei farmers market per i quali si registra un vero boom. In Italia si sta rafforzando il successo di esperienze di vendita di prodotti locali rispetto ai quello delle multinazionali con il 54 per cento degli italiani preferisce acquistare prodotti alimentari locali e artigianali che battono nettamente le grandi marche, che si fermano al 12 per cento, secondo una indagine Coldiretti/Swg. Secondo l’indagine – continua la Coldiretti – per il 29 per cento degli italiani la scelta tra le due tipologie di prodotto dipende dalla qualità, mentre per il 5 per cento dal prezzo. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di una opinione confermata da un vero boom degli acquisti diretti dai produttori dove compra regolarmente l’11 per cento degli italiani e ben il 47 per cento ha dichiarato di farlo almeno qualche volta durante l’anno. L’acquisto di un alimento direttamente dal produttore – sottolinea la Coldiretti – è una opportunità per conoscere non solo il prodotto ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalle parole di chi a contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale. Si tratta – conclude la Coldiretti – di un fenomeno in controtendenza rispetto alla crisi generale perché concilia la necessità di risparmiare con quella di garantirsi la sicurezza del cibo. Tra le motivazioni di acquisto dell’indagine Swg/Coldiretti spicca infatti la genuinità (71 per cento) seguita dal risparmio (40 per cento) e dal gusto (26 per cento).
Da: Nicola Rivieccio, giornalista Arga Campania, Coldiretti, Napoli.