Con 22 mesi di anticipo sul cronoprogramma dei lavori, Roberta Nesto, Sindaca di Cavallino-Treporti e della prima spiaggia del Veneto, a fianco del Governatore regionale Luca Zaia, ha inaugurato la pista ciclopedonale a sbalzo, sulla laguna di Venezia, più lunga d’Europa.
Una pista lunga oltre 7,5 chilometri di cui 4,6 a sbalzo che corre sui 20 chilometri di waterfront del litorale, che verrà presentata alla stampa specializzata italiana ed europea nei primi due fine settimana di ottobre. Un percorso che si collega alla ciclabile internazionale de “La Monaco-Venezia”, alle reti di ciclovie delle capitali europee come Vienna, ai percorsi della Città Metropolitana di Venezia, nonché della Costa veneta e dei 60 km di ciclabilità di Cavallino-Treporti. Una ciclopedonale candidata al progetto del “Summit del Mare: Costa Veneta Green Lab”, attività promossa dai Sindaci del Litorale Veneto per mettere in rete e concretizzare le attività di sviluppo di una costa sostenibile. Un’opera cardine, con la quale l’Amministrazione Nesto mira a rafforzare la visione “green” del territorio, in sintonia con i dettami dell’Agenda 2030 dell’ONU e con le riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
«Le scelte politiche, la continuità degli interventi, la gestione e le tipologie delle lavorazioni concordate con i tecnici e l’Impresa Coletto, l’organizzazione del cronoprogramma, il lavoro e la costanza di tanti, ci hanno permesso con 659 giorni di anticipo, di chiudere i cantieri di questo importante e fondamentale progetto, per la nostra comunità, per gli ospiti di Cavallino-Treporti» ha detto la sindaca durante la cerimonia di inaugurazione, che per motivi di sicurezza e viabilità si è tenuta in piazza Santa Maria Elisabetta a Cavallino, porta del waterfront e della pista ciclopedonale a sbalzo. Due anni e mezzo di lavoro con sette cantieri mobili in contemporanea su via Pordelio. La struttura realizzata è stata incastonata sul sedime stradale, le mura esistenti sono state manutentate e riverniciate. Sono stati incastonate le travi in legno a supporto della struttura a sbalzo, del telaio, della pavimentazione della pista e del parapetto laterale di protezione. Una struttura solida, modulare per una larghezza della pista pari a 3 metri lineari, illuminata con luci segnapasso a led.
La peculiarità di quest’opera è che gran parte delle sue lavorazioni sono state eseguite in carpenteria, riducendo di moltissimo i tempi di lavorazione su via Pordelio e soprattutto sul traffico veicolare lungo la via. L’elemento che la contraddistingue e che ha sostenuto la volontà di tutti gli attori nel realizzare l’opera è proprio “la bellezza”: il panorama che la pista offre, le immagini del tramonto, del volo dei fenicotteri, dello skyline di Venezia e delle sue isole. «Abbiamo chiuso una lavorazione importante dal punto di vista ingegneristico e paesaggistico. La pista ciclabile è aperta da Cavallino a Ca’ Savio in sicurezza. Abbiamo quasi 5 chilometri a sbalzo, 2 di pista propria in sedime stradale, 700 metri promiscui. Opera che si conclude oggi, dal grande valore economico, ambientale, sociale – ha specificato Roberta Nesto -. Le piarde sono già state riqualificate, mancano arredo e sistemazione delle mura. Il Provveditorato continuerà i lavori di consolidamento delle mura del waterfront come da competenza. Si sta avviando l’accordo con questo Ente e con lo Stato per eseguire ulteriori stralci per alcuni tratti: Cavallino, Ca’ Pasquali, Ca’ Vio e Ca’ Savio. Poco più di un chilometro, saranno anche questi portati a sbalzo. Questa sarà un’altra opera su via Pordelio, quindi iniziamo un altro percorso. Il turismo è una risorsa per il nostro territorio. I nostri ospiti ci guardano con curiosità, interesse, apprezzando di muoversi e spostarsi in sicurezza, per vivere appieno Cavallino-Treporti».
«Quest’opera è un biglietto da visita straordinario in un contesto nel quale si fanno 32 milioni di presenze turistiche nella costa veneta e almeno il 67% sono stranieri – ha detto il presidente della Regione Luca Zaia presente al taglio del nastro e all’azzeramento del countdown -. È un’opera ciclopica di quasi otto chilometri che diventeranno nove sulla laguna. È stata realizzata con 22 mesi di anticipo e per questo sono stati veramente bravi».