Dopo Slow Wine Fair che ha portato in Fiera a Bologna mille cantine e in attesa del Vinitaly dei record che porterà a Verona, il 14 al 17 aprile, oltre 4 mila espositori, ARGA Emilia-Romagna in collaborazione con UNARGA ha organizzato un viaggio studio il 7 marzo scorso tra Forlì e Faenza nel cuore della più grande filiera vitivinicola italiana rappresentata dal Gruppo Caviro.
I numerosi colleghi della stampa specializzata sono stati ricevuti, tra gli altri, dal Presidente Carlo Dalmonte, dal Direttore Generale Giampaolo Bassetti, dall’Amministratore Delegato di Caviro Extra Fabio Baldazzi, dalla responsabile comunicazione e sostenibilità Sara Pascucci, dal responsabile marketing Benedetto Marescotti, dall’enologo Tommaso Sirsi e da responsabili di reparto e degli impianti per la lavorazione dei sottoprodotti della vinificazione, visitati con pullmini ecologici, e infine dai volontari del Parco delle Cicogne che nidificano da molto tempo accanto alle grandi aree produttive a dimostrazione della salubrità dell’ aria circostante.
Alla parte formativa in aula hanno partecipato, tra gli altri, la Presidente di ENAJ e di ARGA Interregionale Lisa Bellocchi, il Presidente e il Presidente del Collegio sindacale di UNARGA Roberto Zalambani e Emilio Bonavita che, con gli altri colleghi, hanno intrecciato un dialogo sui grandi temi dell’agroalimentare e delle filiere vitivinicole anche in chiave europea. Il Gruppo Caviro, primo in Italia per quota di mercato nel settore vino, ha chiuso il fiscal 2022-2023 con un fatturato consolidato di 423 milioni di euro, in lieve crescita sull’esercizio precedente e con indici finanziari stabili. Con 11.650 soci, 27 cantine in sette regioni italiane, 37.300 ettari di vite e 600 mila tonnellate di una prodotta (8,5% di quella dell’ intera penisola), l’azienda, nata a Faenza nel 1966 e con sede a Forlì con la missione di valorizzare le uve dei propri viticoltori, rappresenta oggi la più grande filiera vitivinicola italiana.
Di grande rilievo i risultati di Caviro Extra, la società con sede a Faenza, che concretizza l’economia circolare del Gruppo, Gli investimenti realizzati sul fronte della sostenibilità, a sostegno del modello di economia circolare, confermano la propensione del Gruppo all’innovazione con la messa a terra di progetti legati ai contratti di sviluppo tra i quali gli investimenti tecnici sul nuovo magazzino automatico presso la Cantina di Forlì, che i giornalisti hanno visto in funzione in anteprima, e l’avvio di una profonda e efficiente pianificazione nella vastissima area aziendale faentina (grande come 40 campi da calcio) per le produzioni di energie e fertilizzanti a partire dai sottoprodotti della vinificazione.
I successi del sistema Caviro di Economia circolare sono certificati dagli importanti riconoscimenti nazionali e internazionali e dalla pubblicazione di un libro di grandi dimensioni e dal titolo significativo: “Dalla vigna alla vigna”.