di Fabio Benati, segretario ARGA Lombardia Liguria
Chiusa a Milano la Pre-Cop 26, evento preparatorio della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop 26), che si terrà a Glasgow, in Scozia, dal 31 ottobre al 12 novembre 2021. In quella occasione sarà chiesto ai 200 Paesi partecipanti di intraprendere una serie di azioni concrete per tutelare il clima, tra cui il calo delle emissioni di gas serra entro il 2030. In particolare, sarà sollecitato il rispetto dell’Accordo di Parigi del 2015 che prevede di mantenere l’aumento delle temperature sotto 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, e se possibile non oltre 1,5 gradi. Per riuscirci le emissioni inquinanti andranno azzerate entro il 2050. Si arriverà a Glasgow sulla scorta di quanto condiviso in quelle che qualcuno ha già ribattezzato come “Le Cinque Giornate di Milano”, dato che si è discusso di clima sia in occasione dei due eventi internazionali Youth4Climate e Pre-Cop26, entrambi al centro congressi Mico (Milano Congressi). “Abbiamo la responsabilità e il dovere – ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana, intervenuto ai lavori della Pre – COP 26 – di non deludere tanti giovani di tutto mondo che chiedono ai policy maker e ai leader della finanza globale di agire ora per il cambiamento e di fare ognuno la nostra parte per avviare una transizione sostenibile. Coinvolgere i giovani in questo processo è infatti fondamentale perché il futuro è nelle loro mani e loro ne saranno i veri protagonisti”. “Gli occhi del mondo sono puntati in questi giorni sul nostro territorio che, dopo un anno e mezzo di pandemia – ha continuato – riprende la sua corsa. E proprio riprendere il cammino dopo il Covid, ci dà l’occasione per ‘spingere’ verso una transizione che, come hanno ricordato tutti i presenti dal palco di ‘Youth4Climate’, appare oggi indispensabile”
CRUCIALE RUOLO REGIONI NELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA – Il contributo di idee di Regione Lombardia è derivato dai lavori dell’incontro ha ospitato l’incontro tra le regioni del mondo “Dialogue for climate action – sub-national governments call for raising ambition towards Cop26”’, a cui hanno partecipato tra gli altri, il presidente della Regione Lombardia, Fontana, l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, il sottosegretario all’Energia e all’Ambiente del Governo scozzese, Michael Matheson, e l’Alto Rappresentante del Governo britannico per la Cop26, Nigel Topping. Nel corso dei lavori, ospitati a Palazzo Lombardia, sono stati illustrati gli impegni sul clima da parte delle Regioni.
IL PRESIDENTE FONTANA: PARTECIPARE AL PROCESSO DI DECISION MAKING – “Il ruolo delle Regioni – ha spiegato Attilio Fontana – è prezioso. Credo infatti fermamente che tutti i livelli di governo, a partire dal più vicino ai cittadini, debbano partecipare alla costruzione di iniziative e politiche efficaci in materia di clima e crescita equa e circolare”. “Le Regioni – ha sottolineato – devono poter incidere in quel processo di decision-making troppo spesso relegato al più alto livello governativo. Le politiche nate dal basso sono, per mia esperienza, le più efficaci, poiché sono espressione dei bisogni più immediati di cittadini e imprese”. L’assessore all’Ambiente e al Clima ha evidenziato come “Sul fronte del contrasto al cambiamento climatico le Regioni chiedono ai Governi nazionali di agire unitamente e di avere un ruolo di primo piano non solo nelle politiche ambientali, ma anche al tavolo dei negoziati”.
L’ASSESSORE CATTANEO: LOGICA INCLUSIVA – “Questo tema va affrontato a livello ‘glocale’ – ha rimarcato l’assessore – con accordi globali tra Stati, come avverrà a Glasgow attraverso la Cop26, ma anche con azioni locali. Sono le azioni locali, secondo le Nazioni Unite – ha ribadito – che rappresentano tra il 70-80% degli interventi per contribuire alla soluzione del problema. Per questo mi aspetto che i negoziati a Glasgow siano dunque perseguiti in una logica inclusiva”. “Per questa ragione – ha continuato – la Lombardia ha voluto organizzare insieme alla Scozia questo incontro con le Regioni del mondo per far sentire la sua voce ed essere protagonista nel contrasto al cambiamento climatico”. “La nostra regione – ha detto ancora Cattaneo – sta agendo concretamente con atti di governo, su molti dei quali siamo all’avanguardia, che ci hanno permesso di programmare politiche per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica e sostenibilità ambientale: dall’approvazione della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, al piano regionale Ambiente e clima, dall’Osservatorio sull’economia circolare e transizione energetica, al Piano Energetico Ambientale Regionale, sino al Piano rifiuti verso l’economia circolare”.
LE REGIONI PROTAGONISTE NEI NEGOZIATI – Con la Scozia, e in collaborazione con Region4 Sustainable Development e Under 2 Coalition, Regione Lombardia lavorerà affinché anche le Regioni possano avere un ruolo centrale nei negoziati di Glasgow.
LE PROPOSTE – I lavori sono stati una preziosa occasione per il confronto e per spingere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che anche le Regioni si sono poste per contribuire al raggiungimento degli obiettivi globali di riduzione delle emissioni climalteranti.
Nel dettaglio le Regioni hanno ribadito le seguenti proposte:
– assicurare lo zero netto globale entro il 2050 e limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi C. Che significa accelerare l’eliminazione graduale del carbone, ridurre la deforestazione, accelerare il passaggio ai veicoli elettrici, incoraggiare gli investimenti nelle energie rinnovabili;
– adattarsi per proteggere le comunità e gli habitat naturali, ossia proteggere e ripristinare gli ecosistemi, costruire difese, sistemi di allerta e infrastrutture resilienti e agricoltura per evitare la perdita di case, mezzi di sussistenza e persino vite umane
– mobilitare la finanza
– collaborare per il Rulebook (Regolamento sugli Accordi climatici) di Parigi, accelerando l’azione per affrontare la crisi climatica attraverso la collaborazione tra governi, imprese e società civile.
A margine delle “Cinque giornate di Milano” si è svolta anche la cerimonia di piantumazione di 20 tra ciliegi, tigli, aceri e querce in un’area vicina al fiume Lambro. All’evento erano presenti 20 giovani in rappresentanza di Europa, Asia, America meridionale e settentrionale, Africa, Antartide e Oceania, partecipanti alla ‘Youth4Climate: Driving ambition’. “Un’iniziativa simbolica – ha commentato l’assessore all’Ambiente e Clima – e un’occasione per Regione Lombardia per dare il benvenuto a tutti i giovani presenti a Milano. Ascoltare le loro proposte e mostrare come, oltre alle parole, la nostra Regione appoggia le azioni concrete per la lotta al cambiamento climatico. Questo bosco compenserà ogni anno 5 tonnellate di anidride carbonica”. L’evento s’inserisce nel progetto di valorizzazione naturalistica dell’area presso il fiume Lambro. Oltre alla loro piantumazione, altri 380 alberi (uno per ogni delegato alla Youth4Climate) verranno messi a dimora entro la ‘Conferenza delle Nazioni Unite’ sui cambiamenti climatici, che si svolgerà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre 2021.