Carlo Musajo Somma di Galesano è mancato mercoledì 2 maggio, dopo breve malattia, nella sua Piacenza. Era il decano e il più autorevole dei giornalisti enogastronomici della “Primogenita” ed è stato soprattutto uno dei punti di riferimento di Arga nella più lombarda delle province emiliane.
Nato a Bari nel 1945, di origine nobile (con titolo baronale), si trasferì a Milano con la famiglia quand’era ancora bambino. Dal 1965 risiedeva a Piacenza dove nel 1971 si unì in matrimonio con Maria Grazia Fioravanti, moglie e preziosa compagna non soltanto nella vita privata ma anche in quella professionale.
Per anni prestò servizio nell’Aeronautica Militare Italiana, congedandosi col grado
di Maresciallo Maggiore Aiutante. Contemporaneamente portò avanti la sua grande passione, il giornalismo, collaborando con il quotidiano della città, Libertà, per il quale seguiva con competenza e attenzione la vita di numerose realtà associative piacentine. Dal 1989 era iscritto come pubblicista all’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna.
Allo stesso tempo, con l’aiuto prezioso di Maria Grazia, si dedicava anima e corpo alla sua “creatura”, il Sodalizio Amici della Tavola, nel quale si erano concretizzati lunghi anni di passione per la cultura enogastronomica italiana.
Il Sodalizio, fondato nel 1997, è un’associazione enogastronomica senza fini di lucro che si propone di valorizzare tramite incontri conviviali ed altre iniziative l’amicizia ed i buoni cibi e bevande italiani ed europei. Conta circa 300 associati tra soci effettivi, onorari e benemeriti. Fin dalla fondazione, sotto la presidenza di Carlo, è stata il punto di riferimento indiscusso della cultura enogastronomica cittadina.
Carlo è stato anche uno dei più convinti sostenitori dell’associazionismo tra giornalisti e ha aderito fin dall’inizio della propria attività ad Arga, di cui era referente provinciale e per la quale organizzò diversi eventi nel Piacentino. La sua ultima apparizione pubblica risale al 7 marzo, per la “celebrazione” di uno dei piatti identitari della città, la “picula ad caval”, presso lo storico ristorante dell’Angelo.
Persona di fede semplice ma profonda, era particolarmente fiero dell’onorificenza di
Commendatore dell’Ordine di San Silvestro papa, che gli era stata conferita dalla Santa Sede.
Il figlio Ivo racconta che il padre era molto legato alle tradizioni della sua famiglia, un ceppo di origine greco-albanese che nel XV secolo si era battuto contro i Turchi nei Balcani, prima di cercare rifugio dall’altra parte dell’Adriatico, in Puglia. Chi lo ha conosciuto ricorda Carlo Musajo Somma di Galesano come persona aperta e solare, buona e generosa, che coltivava i valori dell’amicizia e della convivialità, con una cortesia d’altri tempi.
I funerali si terranno sabato 5 maggio alle ore 15 nella Parrocchia di San Paolo a Piacenza.
I vertici Unaga e Arga Interregionale partecipano al lutto della famiglia Musajo Somma di Galesano e in particolare si uniscono al dolore della moglie Maria Grazia, invitandola a continuare l’attività dell’amato marito e collega.
Ciao Carlo, non ti dimenticheremo.