La ricerca va difesa e sostenuta. Soprattutto quella in campo agricolo e alimentare. Di questo tema, fondamentale quanto complesso, si è parlato il 20 maggio 2021 nel corso di un bel convegno che si è svolto a San Severino Marche, nel Maceratese, nella sede di Agroservice, una brillante realtà nazionale da anni impegnata (con risultati di grande rilievo) per migliorare la qualità e la produzione di grani e di legumi.
Non solo: dopo l’introduzione del presidente e amministratore delegato Tommaso Brandoni, l’incontro, che ha visto promotori
l’agronomo ed esperto di marketing territoriale Adriano Facchini e la vicepresidente dell’associazione europea dei giornalisti agricoli Lisa Bellocchi, aveva anche l’obiettivo di coniugare conoscenza scientifica e corretta informazione; di qui la presenza di vari esponenti del mondo del giornalismo.
Fra gli interventi, coordinati dallo stesso Facchini, Michele Morgante ha sottolineato l’indispensabile ruolo delle tecnologie genetiche per “produrre di più e consumare di meno”. Angelo Frascarelli ha posto in luce il trinomio agricoltura-salute- ambiente. Stefano Barbieri si è poi soffermato specificamente sui costitutori varietali e i produttori sementieri, ruoli entrambi fondamentali con i gravi e crescenti problemi ambientali.
Sul fronte della ricerca sono intervenuti Vincenzo Brandolini (noto chimico degli alimenti, scopritore, fra l’altro, dell’aglio di Voghiera), Daria Scarano e Sofia Ghitarrini giovani e preparatissime esperte che operano all’interno di Agriservice. Spazio anche alla giurisprudenza di settore con le novità di legge (l’indispensabile finanziamento alla ricerca) riportate da Serena Mariani.
Sul ruolo della corretta informazione sono intervenuti in apertura la vicepresidente Lisa Bellocchi, l’esponente dell’UCSI (vicecaporedattore Rai Marche) Vincenzo Varagona e Alberto Lazzarini presidente della Commissione cultura dell’Ordine nazionale dei giornalisti che ha concluso i lavori. Per l’ARGA Marche era presente la presidente Luana Spernanzoni. Fra gli invitati figurava Raffaele Vassalli, titolare con il padre Olivio, di una delle più significative aziende industriali del pane, con sede a Ferrara.