(Montesilvano, 6 ottobre 2018) La prof.ssa Elisabetta Catapane: “L’ansia se non sconfina nel patologico, è utile e necessaria”.
Si è tenuto ieri, presso il Grand Hotel Adriatico di Montesilvano, il Corso di Formazione Continua organizzato da Arga Abruzzo (i giornalisti agricolo-ambientali territoriali della FNSI), di concerto con l’Ordine dei Giornalisti D’Abruzzo, sul tema: “La dignità del lavoro autonomo: giornalisti ed avvocati a confronto”. Oltre centoventi i professionisti presenti, tra avvocati e giornalisti.
“Il confronto tra le due categorie professionali – spiega Donato Fioriti, presidente Arga Abruzzo e Vice Pres. Naz. Vicario Unaga (i giornalisti nazionali agricolo ambientali della FNSI)- ha portato a scoprire similitudini ed assonanze”.
“Da parte nostra sindacale- aggiungono Donato Fioriti e Roberto Zalambani – come Arga Abruzzo (FNSI ) e Unaga (FNSI) ai massimi livelli , siamo pronti ad un’azione sinergica comune con gli avvocati, così come la stessa disponibilità l’abbiamo ricevuta dall’Associazione Nazionale Forense guidata dal segretario nazionale Marcello Pacifico e dall’Ordine degli avvocati di Pescara, attraverso le parole del vice presidente Federico Squartecchia, che ha tenuto un intervento puntuale, preciso e molto apprezzato”
Dalle parole di Candida De Novellis (Lav. Aut. FNSI e dirigente Arga Abruzzo), Maurizio Bekar (Coord. Naz. Lav. Aut. FNSI) e Roberto Zalambani (Pres. Naz. Unaga-FNSI) è emerso, tra le altre cose che, oltre il 70% dei giornalisti svolge il lavoro autonomo, con uno stipendio medio di 9.000,00 euro, contro i 10.000,00 euro degli avvocati, entrambe le categorie hanno una contribuzione soggettiva, oggettiva e per maternità , da un lato per l’Inpgi e dall’altro per la cassa forense, e che è indispensabile un rapporto trasparente, per un verso con l’utente di informazioni e per l’altro con il cliente.
Efficace l’intervento dell’avv.ssa Patrizia Pennese (fiduciaria Arga Abruzzo), da ex giornalista televisiva, che ha saputo toccare i punti di raccordo e di possibile collaborazione tra le due professioni ,mettendo comunque in risalto gli aspetti che non vanno e che, culturalmente, vanno modificati”.
La prof.ssa Elisabetta Catapane, nel sottolineare le implicazioni di carattere ansiogeno nel lavoro autonomo, comuni alle due professioni, ha evidenziato come l’ansia sia in realtà fattore positivo, in certa misura.
Sia avvocati che giornalisti hanno fatto riferimento alla carta deontologica di Firenze come ad un valore reale da spendere.
Per aggiungere materia e corpo al dibattito ci sono stati interventi programmati della società civile, dalla parte dei consumatori (dott. Ernesto D’onofrio) , sulla sicurezza digitale (ing. Rino D’emilio), di spunto psicologico (dott.ssa Claudia Fioriti)