Lunedì 5 giugno 2023 si celebrerà la Giornata mondiale dell’ambiente. Occasione irripetibile per riflettere sulla situazione ormai insostenibile nella quale versano il pianeta e tanti singoli territori. L’Italia è quasi tutta a rischio idrogeologico ma in questi giorni la drammaticità della situazione si è concentrata nella Romagna e in alcune aree dell’Emilia e delle Marche dove in poche ore è caduta la pioggia mediamente di un anno intero e sono esondati oltre 20 fiumi alcuni dei quali hanno rotto gli argini e allagato campagne e città come Cesena, Forlì, Faenza e Lugo.
Quelli che fino a poche settimane fa erano torrentelli quasi in secca si sono in poche ore trasformati in fiumi pieni di acque limacciose e piene di detriti che hanno finora provocato 30 mila sfollati, di cui molti ospitati in palazzetti dello sport e palestre per non perdere la vita in metri e metri d’acqua che, dagli scantinati sono salite al primo e secondo piano delle abitazioni. Una situazione mai vista in questi territori e che i media e tanti giornalisti e giornalista stanno raccontando in queste ora con coraggio e professionalità tra racconti di solidarietà e di paura.
La prima conferenza stampa del Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin relativa a questa emergenza, affiancato dal Presidente e dalla vice Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e Irene Priolo si è tenuta il 18 maggio 2023 a Bologna nella sede della Protezione civile regionale con la partecipazione di tantissimi giornalisti tra i quali il Presidente di UNARGA Roberto Zalambani, il vice Presidente Vicario Fabrizio Stelluto e la consigliera di ARGA regionale Marina Castellano.
Il Ministro è stato invitato a intervenire, anche per un primo confronto tra le massime autorità dello Stato e la stampa specializzata sui temi legati al dissesto idrogeologico del Paese e ai modi più efficaci per informare correttamente l’opinione pubblica, al Consiglio Nazionale dell’UNARGA che si svolgerà presso la sede nazionale della FNSI a Roma il prossimo 9 giugno.
Irene Priolo ha fatto un quadro drammatico della situazione con 42 comuni coinvolti con tante frazioni evacuate o difficili da raggiungere soprattutto nelle zone montane e collinari sottoposte continuamente a frane e smottamenti. 250 le strade chiuse e 21 i fiumi che sono tracimati o hanno rotto gli argini. Sono 300 le grandi frane in questo momento attive, ha specificato il Governatore Bonaccini che ha poi ringraziato tutti coloro che, nell’esercizio delle proprie funzioni e come volontari, stanno dando prova di grande coraggio e solidarietà che significa anche contribuire ad alleviare soprattutto la situazione di chi ha perso tutto per la furia delle acque.
Pichetto Fratin ha confermato l’impegno del Governo a mettere in campo tutto quello che è possibile perchè la Pianura Padana, la zona più delicata d’Europa a soffrire di questi fenomeni, venga finalmente messa in sicurezza. Siamo periodicamente abituati a situazioni di emergenza che colpiscono tanti territori lungo la Penisola ma uno di questa enormità e vastità non si ricorda a memoria d’ uomo.
Ma, come ha affermato con forza Stefano Bonaccini, adesso pensiamo a salvare vite e poi riusciremo a ricostruire tutto, come e meglio di prima.