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In Basilicata nasce Salumi Cancellaresi, un modello di filiera integrata nel settore suinicolo

Allevatori e trasformatori insieme per  valorizzare la salsiccia a catena di Cancellara, prodotto di nicchia del borgo lucano che ultimamente è stato inserito nell’elenco dei prodotti tipici nazionali.
La salsiccia a catene sarà prodotta solo con carni suine provenienti da allevamenti dell’area, controllati e certificati, tagliata a punta di coltello e fatta asciugare lentamente, come avviene da secoli, nei locali a pian terrenbo in modo da mantenere intatte le proprietà organolettiche che la salubrità dell’aria conferisce al genere alimentare.

“La filiera del suino da macelleria e da salumeria di Cancellara”  è stato il titolo del convegno organizzato  dall’Alsia in collaborazione con il Comune di Cancellara e la Comunità Montana Alto Basento. Un progetto di promozione territoriale integrato, mettendo a sistema il territorio e le produzioni.

“Abbiamo immaginato a una promozione del territorio mettendo in rete i beni architettonici come il castello e un prodotto di eccellenza – ha detto il sindaco Antonio NOLÈ. Inoltre, abbiamo pensato a una rivitalizzazione del paese con l’apertura di un borgo albergo”.
 Due le manifestazioni legate alla salsiccia: a febbraio la sagra, mentre a settembre si svolgerà il Salsiccia festival. In programma, l’apertura del museo della salsiccia e un’accademia del gusto.
“Con la Comunità montana e l’Alsia – ha aggiunto – abbiamo pensato a una qualificazione del prodotto organizzando un corso di formazione per gli operatori”.

“L’intento – ha spiegato Michele CATALANO, responsabile  dell’azienda agricola sperimentale dimostrativa di Pantano di Pignola –  di accompagnare i produttori nella produzione di un prodotto artigianale attraverso un momento di formazione in cui verranno trattati argomenti che vanno dalla tecnica di allevamento alla valorizzazione e promozione del prodotto su tutto il territorio”.

“Abbiamo perso nel campo dell’agroalimentare – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo FOLINO – quote di mercato che bisogna recuperare. Uno dei maggiori problemi è combattere la contraffazione alimentare difendendo i consumatori dalla truffe perchè il rischio è perdere la capacità produttiva. Per fare un buon prodotto c’è bisogno di una materia prima di qualità. Introno alla salsiccia va costruita una capacità di saper fare produzioni di qualità guardando a mercati limitrofi e cercando di giocare la carta dell’enogastronomia per attrarre flussi turistici. E’  questa l’idea di Basilicata come grande piattaforma di accoglienza. Bisogna costruire un sistema economico che regge incentivando le produzioni insieme a una strategia turistica”.

Sull’importanza di valorizzare le produzioni integrate si è soffermata l’assessore regionale all’Agricoltura, Vilma MAZZOCCO.
“Lo sviluppo si fa toccando più leve e momenti produttivi – ha detto. Queste iniziative dal basso sono importantissime. Dobbiamo puntare alla strategia delle 3 t: territorio, tradizione e tipicità. In questo caso, la filiera coinvolge pochi imprenditori che partono dalla tradizione storica e questo lascia sperare a un progetto di più ampio respiro. Il consiglio che do a questi giovani imprenditori è di essere audaci, aperti al mondo e far parlare di Basilicata sia nella prossimità sia nei mercati nazionali”.

Si chiama “Salumi cancellaresi” l’associazione temporanea di imprese  formata da 10 allevatori e 2 salumerie, costituite da giovani imprenditori che credono nelle tradizioni e vogliono investire in agricoltura. In cantiere , come hanno spiegato Giuseppe PELUSO e Domenico TAMBURRINO, c’è l’idea di costruire un salumificio come volano di sviluppo. 
INFO
Iranna De Meo
giornalista free lance
Mobile + 39 347-9553076
referente Basilicata per l’Arga Campania-Calabria-Basilicata          
[iranna77@gmail.com]

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