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LA DELEGATA DI UNAGA AL CONGRESSO MONDIALE DELLA STAMPA AGRICOLA IN DANIMARCA

Lars Frederick Thalbitzer, Presidente dell’Associazione danese dei giornalisti agricoli

di Lisa Bellocchi, Presidente di ENAJ

Questa è una storia di grande tenacia, con l’happy end da favola.  E’ la storia dell’Associazione Danese dei giornalisti agricoli, che nel 2016 decise di candidarsi ad ospitare il congresso mondiale di IFAJ (la Federazione mondiale dei giornalisti agricoli). Nel 2018 la decisione fu ufficializzata durante il congresso in Olanda. Per l’anno successivo era già pianificato il congresso negli Stati Uniti e la Danimarca avrebbe dovuto essere protagonista nel 2020. Ma ci si mise il Covid, che costrinse ad un primo congresso online. Causa Coronavirus, congresso solo virtuale anche nel 2021. Poi finalmente si è potuto ricominciare a viaggiare, e l’estate 2022 ha permesso di celebrare il congresso mondiale in presenza. Sede ufficiale, il centro congressi di Vingsted; aeroporto più vicino, quello di Billund, la città natale dei famosi mattoncini Lego. A seguire i lavori del congresso, circa 200 giornalisti specializzati dai 5 continenti (purtroppo, pochissimi dall’Africa). Ottima organizzazione, esperienze in campo interessanti, buone occasioni di networking tra colleghi. Anche il meteo ha dato una mano, regalando ai presenti giornate di sole con clima piacevolissimo: quasi fresco, per chi arrivava da un’Italia già torrida.

Lars Frederik Thalbitzer, Presidente della Danske Fødevare- og Landbrugsjournalister, verso la fine del congresso si prende 5 minuti di libertà e mi racconta come hanno proceduto per arrivare al soddisfacente risultato. Primo problema, trovare gli sponsor; secondo, decidere chi fa cosa. Così è nato un Comitato organizzatore di 3 persone. Questa specie di troika è stato punto di riferimento per tutti i colleghi coinvolti; una task force speciale ha curato la comunicazione del congresso direttamente e tramite i social di IFAJ.

Foto di gruppo, al centro, con la maglia rossa, Lisa Bellocchi

Grande impegno per decidere la location del congresso mondiale, confrontando prezzi e opportunità. I prezzi in Danimarca, sono particolarmente alti. La scelta di Vingsted, un’ampia struttura in mezzo ai boschi, ha permesso di calmierarli. Anche se alla fine la spesa a a carico di ogni partecipante non è stata irrilevante. Punto forte del congresso la scelta del tema generale, “Nutrite il vostro cervello, sfidate i preconcetti”, e la sua declinazione attraverso visite ad aziende agricole o ad impianti produttivi d’avanguardia. Il nostro lavoro è stato agevolato da un utilissimo “congress book” che illustrava analiticamente e preventivamente dati e caratteristiche di ciò che si sarebbe visitato. A curarlo, Jorgen Lund Christiansen e Hanne Gregersen, entrambi infaticabili anche durante i giorni di Vingsted. L’anno prossimo, il congresso mondiale sarà in Canada, nella regione dell’Alberta, dal 28 giugno al 3 luglio 2023. Nel 2024 sarà in Svizzera, poi, anno dopo anno, gli ospitanti sono già stati programmati: saranno Israele, Kenia e Croazia.

Sarebbe bello se UNAGA potesse candidare l’Italia ad essere la sede del Congresso 2028… Nel frattempo, per “allenarsi” a come si fa, sarebbe utile che più colleghi italiani partecipassero agli eventi internazionali. L’esperienza vale il prezzo.

 

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