Correva l’anno 1927 quando Ettore Mascheroni studioso di zootecnia nella sua opera “Zootecnia Speciale” rilevava 22 razze suine presenti in Italia: fra questa la razza Cavour. Eppure già allora con l’introduzione di sangue inglese alcune delle nostre razze autoctone finirono per perdersi fino a scomparire del tutto o quasi. Fu dopo la seconda guerra che la razza Cavour scomparve definitivamente e con lei tante altre razze locali.
In passato in molte regioni sono stati portati avanti tentativi di creazione di nuove razze con caratteristiche simili a quelle estinte, come il Nero di Parma e il suino della Marca. Di recente anche in Piemonte è stato avviato un interessante progetto per ricreare una nuova razza suina che richiami le caratteristiche della già citata razza Cavour.
L’iniziativa porta la firma di Roberto Costa, produttore di vini in Castellinaldo, in collaborazione con Riccardo Fortina del Dipartimento di Agraria dell’Università di Torino nonché fondatore dell’associazione RARE con la quale Unaga ha siglato nel settembre 2018 a Guastalla un patto di collaborazione per la formazione dei giornalisti specializzati.
Sono così state create 4 linee di ibridi suini utilizzando come progenitori dei verri e delle scrofe di razze autoctone italiane, come la Cinta Senese, l’Apulo-Calabrese e il Nero di Parma, nonché esemplari ibridi derivanti da precedenti incroci tra razze italiane. Con questo lavoro la discendenza ottenuta dagli incroci è stata in gran parte selezionata e i suini si presentano con caratteristiche morfologiche omogenee e riconducibili a quelle della razza di Cavour; ma ciò che più risalta è l’alta qualità delle carni.
Un altro progetto, per il quale si auspica la partecipazione della Regione Piemonte, vedrà ancora la collaborazione con RARE, l’Università di Torino e l’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte, ed è finalizzato al riconoscimento da parte dell’ANAS di questi animali e alla loro iscrizione al registro delle nuove razze suine italiane. Non è invece ancora definito il nome della razza, ma sicuramente richiamerà il colore nero, l’origine piemontese e la presenza storica dell’ormai estinta razza di Cavour. Ad oggi sono circa 10 gli allevatori tra Piemonte e Valle d’Aosta e i capi circa 700 .
Per UNAGA Fabrizio Salce