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L’OLIO EXTRA VERGINE DELLE TERRE DELL’EMILIA-ROMAGNA PROTAGONISTA DEL PRIMO CONVEGNO SULL’OLEOTURISMO CON ARGA E UNARGA

I protagonisti del convegno di Vignola

Il successo del 1° Convegno organizzato da COER “L’Olio Extra Vergine di Oliva delle Terre dell’Emilia-Romagna”, svoltosi in un’ affollata sala consiliare del Comune di Vignola il 9 novembre 2024, testimonia l’evidente crescita dell’interesse e di una sempre maggiore consapevolezza dei consumatori verso l’Olio Extra Vergine di Oliva e ha consentito di scoprire le grandi potenzialità dell’olivicoltura in Emilia-Romagna. Come ha sottolineato il Presidente di UNARGA Roberto Zalambani, la strada tracciata dall’Umbria con Frantoi Aperti, sta facendo proseliti grazie alla grande qualità delle produzioni di ormai tutte le regioni italiane. Patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Unione delle Terre dei Castelli e dai Comuni di Vignola, Marano sul Panaro, Valsamoggia e Modena l’evento è stato realizzato con la partecipazione e il sostegno della GLO Europe Srl, del Forno di Calzolari, dell’Acetaia Sereni, della Cantina TerraQuilia, dell’Az. Agr. Il Palazzino di Mario Milani e dall’IIS Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia (MO) e di Vignola (MO)

Al convegno moderato da Antonietta Mazzeo – Direttore Generale COER , giornalista ARGA UNARGA, al termine dei saluti istituzionali di Emilia Muratori, Sindaco del Comune Vignola e di Nicola Benatti della Regione Emilia-Romagna. Settore Organizzazioni di mercato, qualità e promozione e responsabile Area Settore Vegetale sono intervenuti Franco SpadaTullia Gallina Toschi, Ganino Tommaso, Lucia Morrone, Luca Congi, Davide Postiglione e gli studenti Federico Tremosini e Amanda Brunelli. Le conclusioni sono state affidate a Roberta Fantoni – Presidente COER.

Al termine del convegno tutti gli intervenuti hanno potuto effettuare l’assaggio degli Oli Extra Vergini di Oliva prodotti da alcuni dei soci di COER,  della campagna olearia 2024 a cui è seguito un aperitivo con prodotti enogastronomici tipici del territorio, tra cui, Il pane del Forno di Calzolari, le patate di Montese dell’Az. Agr. Il Palazzino di Mario Milani e i vini della Cantina TerraQuilia e della Tenuta SereniCultura, qualità, territorio e turismo, sono espressione di un progetto che va oltre la raccolta, la spremitura e l’imbottigliamento; COER il Consorzio Oleoturismo Emilia-Romagna, assiste e supporta i soci promuovendo e incentivando la visita ai luoghi di produzione, agli uliveti, ai frantoi, nonché alle esposizioni dedicate all’Olio Extravergine di Oliva, le iniziative di carattere didattico, culturale e ricreativo, i servizi di assaggio e commercializzazione delle produzioni olivicole e degli oggetti, materiali ad esse attinenti, nella certezza che questa forma secolare di coltivazione sia fondamentale per conservare, difendere e salvaguardare la biodiversità del territorio Emiliano-Romagnolo.”

L’obiettivo è trasformare il turismo dell’olio in una esperienza di comunità che coinvolga non solo la filiera della produzione olivicole, ma anche tutte le realtà accessorie e contigue come la ristorazione, il sistema museale, le strutture di accoglienza e quelle del benessere, le oleoteche, le agenzie di viaggio e i tour operator, che si impegnano a realizzare azioni concrete volte alla valorizzazione della cultura olivicola e del prodotto Olio Extra Vergine di Oliva, nella sua dimensione sociale, economica, ambientale, turistica e territoriale in un’ottica di sostenibilità e salvaguardando gli specifici valori espressi dalle identità storiche locali. L’oleoturismo rappresenta una grande opportunità di qualificazione, coinvolge non solo la filiera della produzione, si qualifica come “turismo di comunità”, un’offerta integrata tra olio, cultura e turismo, l’occasione per dare “valore” e più redditività agli olivicoltori. L’offerta turistica è in una fase di profonda trasformazione ed evoluzione, sostenere lo sviluppo del turismo esperienziale focalizzato sulla produzione olearia è fondamentale. L’apertura alle “visite” è piuttosto recente, se confrontata con quella delle cantine vinicole, e molti potenziali visitatori non sono ancora a conoscenza del fatto che ci sia la possibilità di sperimentare il mondo dell’olio attraverso una pluralità di esperienze, che vanno oltre a quelle tradizionali. Le potenzialità di questo comparto, grazie alla sua storia secolare, al legame con il territorio e alle proprietà benefiche del prodotto, sono ancora ampiamente inespresse. È importante indirizzare ed accompagnare lo sviluppo del settore affinché nei prossimi anni si sviluppino progettualità capaci di esprimere le sue potenzialità e creare valore per la filiera.

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