La foto di presentazione del Festival alla Conferenza Stampa presso la sede Confcommercio Ascom Bologna
UNARGA e ARGA Interregionale saranno anche quest’anno presenti al Festival dei Sapori d’Italia con la partecipazione di giornalisti di settore nei vari appuntamenti della rassegna che si terrà a Palazzo Re Enzo, a Bologna, da Venerdì 21 a Domenica 23 aprile 2023
L’ingresso è gratuito. In particolare una delegazione di giornalisti specializzati guidata dal Presidente nazionale Roberto Zalambani e dai dirigenti di ARGA Emilia-Romagna saranno ospiti all’appuntamento dedicato all’Appennino. L’evento è per Domenica 23 aprile 2023 alle ore 18:00 all’Arena Eventi del Salone del Podestà di Bologna.
Dettaglio programma
L’iniziativa vedrà un focus sul valore delle acque che sgorgano in Emilia Romagna con la partecipazione del Prof. Monti delle Terme di Porretta e di Mauro Quadri Amministratore Delegato di Cerelia. Durante il talk-show il legame tra acqua e territorio sarà poi approfondito dall’Associazione Castanicoltori Valle del Reno che mostrerà la preparazione dei ciacci montanari con la farina di castagne, farciti con ricotta e miele di castagno di Mielizia. A fine evento la ricetta verrà fatta assaggiare agli ospiti accompagnata dalla tipica birra di castagne del Birrificio Beltaine.
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Il Palazzo del Turismo di Rimini ha ospitato il 13 aprile 2023 un seminario di formazione per giornalisti promosso da Ordine e Fondazione dell’Emilia Romagna, intitolato: “Green e sostenibilità ambientale”.
Hanno coordinato il seminario il Presidente di UNARGA Roberto Zalambani, che ha introdotto i lavori con una relazione su “Le sfide della comunicazione ambientale. Raccontare nel rispetto della deontologia professionale” e Laura Ravasio di Nuova Comunicazione, giornalista dell’ARGA regionale e direttore della rivista “Kapperi!”. Di rilievo l’intervento del giornalista di TeleRomagna Mirco Paganelli che ha analizzato il valore aggiunto che la sostenibilità ambientale porta alle aziende tanto a livello di comunicazione quanto nel posizionamento sul mercato.
Azienda agricola “protetta” dal bambù
Ad accompagnare i colleghi nella conoscenza della valutazione dell’impatto inquinante delle aziende al quale porre rimedio anche attraverso il risparmio energetico è intervenuta Chiara Magnani Direttore tecnico di Energika di Rimini mentre Andrea Moretti dello studio di consulenza riminese Skema ha spiegato come il Bilancio sociale sia elemento distintivo e vantaggioso per le aziende italiane. La grande novità del corso è stata data dalla presenza di Fabrizio Pecci, Presidente del Consorzio Bambù Italia che ha intrattenuto i giornalisti sulle mille qualità di questa erba straordinaria con un particolare riferimento all’assorbimento della Co2 e alle opportunità delle aziende di mitigare l’impatto ambientale con una piantagione di bambù da coltivare in aree apposite.
Migliore introduzione a suscitare il desiderio di conoscere meglio questa erba non poteva venire se non dalle parole dell’ex primo Ministro dell’India Atal Bihari Vajpayee che il Consorzio ha preso come bussola della propria attività: “La pianta di bambù è l’oro verde dell’ uomo povero; una persona può sedersi in una casa di bambù sotto un tetto di bambù sulla sua testa e sandali di bambù ai piedi. Allo stesso tempo può tenere in una mano una ciotola di bambù, nell’ altro bacchette di bambù che gli servono per mangiare germogli di bambù. Dopo aver consumato il suo pranzo, in un fuoco alimentato dalla combustione del bambù, il tavolo potrebbe essere pulito con un panno di fibre di bambù, può rinfrescarsi con un ventaglio in bambù, fare la siesta in un letto su di un materasso ed un cuscino fatti tutti di bambù. Al risveglio potrebbe fumare una pipa di bambù e scrivere con una penna di bambù e poi portare i suoi articoli al giornale in cesti di bambù sospesi su un’asta di bambù, con un ombrello di bambù sulla sua testa. Potrebbe attraversare un ponte sospeso costruito esclusivamente col bambù, bere acqua da una tubatura di bambù, asciugarsi il viso con un fazzoletto, ottenuto con le fibre di bambù”.
Il bambù può raggiungere in poco tempo 20 metri di altezza e un diametro fino a 15 centimetri. “Il bambù – ha spiegato Pecci – funziona da barriera antirumore e polveri sottili, consolida i terreni soggetti a dissesto, li rivitalizza e li purifica; sempreverde, rustico e resistente, è eccellente per creare foreste urbane e oasi di protezione per la fauna”.
Nei prossimi mesi i giornalisti interessati avranno la possibilità di visitare un impianto sperimentale di bambù in Romagna.
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Sarà patrocinata da ARGA Lazio la 36esima edizione della Mostra Agricola Campoverde organizzata dalla società “Tre M”: in programma sette giorni di eventi presso la vasta area Fiere esistente nella frazione del Comune di Aprilia, in provincia di Latina.Quest’anno la fiera – calendarizzata come “Nazionale” dalla Regione Lazio – si terrà dal 22 al 25 aprile e dal 29 aprile al 1° maggio 2023.
Saranno ben 350 gli stand, già tutti assegnati, in rappresentanza di tutti i settori merceologici legati all’agricoltura, alla floricoltura e all’innovazione, oltre all’enogastronomia e ai prodotti tipici delle regioni italiane. La Zootecnia rappresenta uno dei punti di forza della Mostra Agricola, che ha avviato una importante collaborazione con la Asl, l’Istituto zooprofilattico e l’Ordine dei medici veterinari della provincia di Latina. In fiera ci sarà anche un help desk veterinario alla cui organizzazione si è particolarmente dedicata la consulente scientifica di ARGA Lazio, la Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Latina, dottoressa Tiziana Zottola. Inoltre, gli animali del noto addestratore Daniel Berquiny, come dromedari, pellicani, struzzi, il Bue dei Watussi, alpaca, mucche nane la falconeria con le specie dei rapaci che si esibiranno in volo; la scuola cinofila con Tobyas Popovici, il “kinder circus” per i più piccoli.
Altra importante novità di quest’anno il “Salone del Peperoncino” con mostra fotografica, laboratori didattici, degustazione e vendita di specialità piccanti e competizioni tra i degustatori. Uno spazio – gestito da ARGA Lazio e curato dalla Vicepresidente Tiziana Briguglio – sarà dedicato ai laboratori del gusto, con focus sui prodotti tipici, convegni di settore e presentazioni di libri. Tra gli spettacoli in programma: dimostrazioni e prove di abilità di attacchi carrozze a cura della Fitetrec Ante, rappresentazioni di molitura domiciliare di grano con Mulino di tempo, esposizione macchinari agricoli d’epoca con dimostrazione di funzionamento di Trebbia “a fermo” e di Sgranasfogliatrice, prove di forza “old tractor pulling”, tiro della slitta con trattori d’epoca a cura dell’asd Ala Littoria.
Attenzione anche al sociale, con la presenza dell’autoemoteca Avis il 22, 24 e 29 aprile 2023 con punto raccolta sangue per donatori. Sempre insieme ad Avis sarà dedicata la giornata del 24 aprile alla visita delle scolaresche in fiera. Importante la collaborazione con la Polizia stradale di Aprilia con uno stand sulla sicurezza stradale. I primi quattro giorni della fiera saranno dedicati all’associazione Butteri delle Paludi Pontine, mentre dal 29 aprile al 1° maggio 2023 la Mostra agricola ospiterà lo Special Event The Western show Campoverde 2023, curato da Marco Sterbini, un evento nazionale che coinvolge 190 vitelli.
«La Fiera è un volano per la nostra economia e che fa lavorare tutto il territorio, ma crea anche occasione di incontro, di socialità, rappresenta una vetrina per le associazioni culturali, per le eccellenze in ogni campo, che esalta l’aspetto sociale e l’inclusività», ha sottolineato nel suo intervento l’amministratore della “Tre M” Cecilia Nicita, durante la presentazione dell’evento svoltasi il 1° aprile 2023 presso l’Hotel Enea di Aprilia.
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La presentazione della nuova cooperativa. Protagonisti e invitati
Si chiama Afrisicilia e commercializzerà ortaggi. È la nuova cooperativa costituita a Catania dai migranti protagonisti del progetto P.I.U. Su.Pr.Eme. (Percorsi Individualizzati di Uscita dallo Sfruttamento), cofinanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, direzione generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione e dall’Unione Europea, PON Inclusione Fondo Sociale Europeo 2014-2020.
L’iniziativa è nata per contrastare il lavoro nero e la discriminazione in Sicilia. Subito dopo la formalizzazione della cooperativa, il gruppo di migranti e i partner coinvolti nel progetto etneo hanno accolto il plauso della dirigente dell’ex ufficio speciale Immigrazione dell’assessorato regionale al Lavoro e alla Famiglia (oggi Servizio 3 del dipartimento Famiglia e Politiche Sociali) Michela Bongiorno: «La Regione Siciliana – ha spiegato la dirigente – ha finanziato sette progetti di agricoltura sociale: a Catania ce ne sono ben tre. L’orto sociale che è stato realizzato ci dimostra che si può uscire fuori dalla logica di sfruttamento lavorativo, con un affrancamento totale dal caporalato, creando attività autonome. Questa prima start-up catanese è un segnale di speranza, crea un precedente positivo anche per tutti coloro che ogni giorno arrivano nel nostro Paese in condizioni di fragilità e che difficilmente riescono a trovare una collocazione lavorativa legale. Come istituzione ci stiamo impegnando a contrastare il caporalato supportando i migranti protagonisti: qui stanno imparando a gestire le attività, condividono con noi il loro sapere e potranno trasferire questo know-how nel loro Paese d’origine. Questo scambio è fondamentale».
In ogni fase dell’impresa è stato determinante il ruolo del Cpia Catania 2, capofila del progetto: «Il caporalato è una piaga da risanare nella nostra società, lo subiscono i migranti ma riguarda tutti – afferma la preside Rita Vitaliti – noi abbiamo coordinato il partenariato con l’istituto Fermi Eredia, il Consiglio Italiano per i Rifugiati e il Centro Orizzonte Lavoro. Questa prima esperienza di autoimprenditorialità ha liberato i migranti coinvolti da una condizione di sfruttamento. Per riscattarsi hanno costituito una nuova cooperativa e col nostro supporto hanno affrontato e superato le complessità economiche, amministrative e legali. Adesso hanno una loro posizione lavorativa autonoma, professionale e soprattutto legale. Potranno contare su di noi perché anche dopo la fine del progetto non li lasceremo soli».
Afrisicilia nasce da un percorso formativo – ancora in corso – iniziato a marzo del 2022: i migranti hanno acquisito non solo le tecniche agrarie ma anche nuove consapevolezze sui diritti del lavoro, sulle normative del settore ortofrutticolo, sulla gestione dei budget che saranno tenuti ad amministrare. La farm – presieduta da Diao Diallo – si sviluppa in mezzo ettaro di orto tra il litorale della Plaia e la zona industriale di Catania: i campi sono già coltivati e prossimamente sono previsti i raccolti di lattughe, broccoli, sedano, cavoli, piselli, fave, patate; ma saranno recuperate anche le serre, che al momento versano in stato di abbandono, dove saranno seminate nuove coltivazioni.
«Lavoravo a Grammichele – confida Diallo Diao presidente della Cooperativa Afrisicilia – era molto complicato, non avevo contratto. Sono orgoglioso: i miei colleghi hanno scelto me come presidente, ma siamo consapevoli che è l’unione che fa la forza».
Francesco Cauchi, coordinatore dell’iniziativa, ha spiegato: «Quello della costituzione è stato un momento formale, molto toccante. I migranti sono diventati proprietari e responsabili di una nuova attività imprenditoriale, hanno realizzato un sogno. A fine marzo la cooperativa andrà in positivo con la commercializzazione degli ortaggi. La distribuzione comincerà a Catania nei mercati Coldiretti Campagna Amica».
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di Fabrizio Stelluto, VicePresidente Vicario UNARGA
Sono ormai decenni che c‘è da preoccuparsi, quando il Governo parla di scuola; non fa eccezione l’idea del “liceo del made in Italy”, confondendo l’offerta formativa con l’offerta occupazionale. Da tempo, perlomeno nell’Italia dove il titolo di studio non è uno status symbol ma un viatico lavorativo, gli istituti tecnici, garantendo alti tassi di occupabilità, fanno concorrenza ai licei, che infatti (soprattutto i classici) lamentano non di rado cali di iscrizioni; quindi, parlare di “licei del made in Italy” non rende merito alla moderna didattica, sviluppata negli istituti agrari, così come nella gran parte delle scuole professionali.
In realtà è che, nella nostra società, la scuola sforna tenenti, che si credono colonnelli ed aspirano a diventare generali senza il necessario cursus honorum. E’ una profonda questione di riconoscibilità e rispetto sociale, amplificata dal culto dell’immagine, che condiziona la vita soprattutto dei più giovani. Oggi non è sufficiente essere bravi cuochi, è necessario ammantarsi di essere chef, come se nel successo di un locale non fossero determinanti anche la brigata di cucina ed il servizio al tavolo. Altrettanto può dirsi per le eccellenze agroalimentari, che abbisognano di sapienza realizzativa, ma nascono da materie prime, che si coltivano in campo o si allevano in stalla.
Quindi, il problema non è la scuola, ma affermare la consapevolezza che il successo di un prodotto è un percorso di filiera, dove ciascuno ha un ruolo determinante; invece, nella costruzione del valore agricolo, pesa smisuratamente più la distribuzione (con annessi e connessi) che chi produce le materie prime, privilegiando così la cornice alla qualità del prodotto.
Non servono, insomma, ulteriori licei, ma un Ligabue, che ci faccia innamorare dei “mediani” del settore primario, indispensabili non solo a far brillare i campioni ma, nel caso, a farci sopravvivere, perché senza cibo, così come senza acqua ed aria, tutto il resto è fuffa.
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Un momento della manifestazione di apertura di AgriUmbria con tanti colleghi della stampa specializzata
Sfiorate le novantamila presenze, 2 mila aziende rappresentate, conferma del ruolo di polo delle carni italiane. Agriumbria, tornata in presenza dopo quattro anni, è ripartita con grandi sinergie tra la domanda e l’offerta nel settore primario del made in Italy; un rilancio che ha visto valorizzata la comunicazione specializzata e la ricerca, che hanno avuto un ruolo rilevante nella manifestazione di apertura che ha visto protagonisti i Ministri dell Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone, la Presidente della Regione Donatella Tesei e Paola Lungarotti, Sindaca di Bastia Umbra. Ha fatto gli onori di casa Il Presidente di UmbriaFiere Stefano Ansideri che, tra gli interventi dei due Ministri, ha introdotto la proclamazione dei vincitori del Premio Antonio Ricci alla presenza della signora Sandra e del figlio Carlo.
I giornalisti Girelli, Spernanzoni e Zalambani insieme alla signora Ricci e alla ricercatrice vincitrice del Premio Chiara Traini
Giunto alla quinta edizione, il premio viene dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, fondatore della prima Associazione della stampa agricola italiana nel 1963 e vice Presidente al fianco del primo Presidente Oberdan Ottaviani; insieme hganno gestito nello stesso anno il primo Congresso internazionale della stampa agricola svoltosi in Italia. Direttore scientifico della rivista “Olivo e olio”, è stato collaboratore delle più importanti testate giornalistiche in gran parte collegate al Gruppo Edagricole di Bologna. All’inizio degli anni ’90 del secolo scorso ha contribuito a rifondare la rete associativa partendo dalle esperienze giornalistiche specializzate delle diverse regioni. L’UNARGA era rappresentata dal Presidente Roberto Zalambani, dal Segretario Generale Gian Paolo Girelli, dal vice Presidente Roberto Ambrogi, dalle Presidenti di ARGA Umbria e ARGA Marche Simona Maggi e Luana Spernanzoni unitamente a consiglieri e soci soprattutto provenienti dal Lazio.
Due i Premi assegnati: quello per un laureato in una Facoltà di Agraria che abbia affrontato i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura è andato a Chiara Traini per una tesi discussa presso l’Università degli Studi di Perugia sulla mappatura delle chiome del nocciolo; quello per un giornalista che abbia promosso e valorizzato l’agricoltura italiana è andato a Angelo Frascarelli, oggi Presidente Ismea ma da molti anni grande divulgatore nella carta stampata e nei media radiotelevisivi.
Al termine della manifestazione i giornalisti hanno visitato i padiglioni gestiti dall’Associazione Italiana Allevatori e dalle Associazioni delle diverse razze, il Villaggio Coldiretti e lo stand dei giovani agricoltori di Confagricoltura.
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Alessandro Malavolti e Simona Rapastella presentano alla stampa specializzata l’ edizione 2023 di AgriLevante
Oltre 8 mila modelli di macchine e attrezzature per l’agricoltura, per il giardinaggio e la relativa componentistica, decine di convegni ed incontri su temi tecnici ed economico-politici, una superficie espositiva di oltre 30 mila metri quadrati (l’80% già impegnati e il restante 20% destinati ad esaurirsi nelle prossime settimane).
Questi i numeri dell’edizione 2023 di Agrilevante, la grande rassegna delle tecnologie per le agricolture tipiche dell’area mediterranea, organizzata da FederUnacoma, che si terrà a Bari a dal 5 all’8 ottobre 2023 e che è stata presentata alla stampa il 31 marzo scorso. Presenti tra gli altri, per UNARGA, il Presidente Roberto Zalambani, il Segretario Generale Gian Paolo Girelli, il vice Presidente Roberto Ambrogi, il Presidente del Comitato scientifico nazionale Mimmo Vita con la vice Presidente Luana Spernanzoni e il Segretario Fabrizio Salce, che hanno espresso l’impegno a supportare la manifestazione alla Fiera del Levante con una forte presenza della stampa specializzata.
“La kermesse fa il suo ritorno dopo la sospensione dell’edizione 2021 a causa dall’emergenza sanitaria – ha detto in conferenza stampa il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella – e si conferma come un evento capace di coinvolgere tutti i soggetti che hanno ruolo nella filiera agroalimentare, e nel mondo economico, politico, dell’istruzione e della formazione”. A questi settori si aggiungono quello del giardinaggio e della cura del verde, che quest’anno sarà potenziato e che si rivolge alla platea dei manutentori professionali e degli hobbisti, e quello dell’elettronica avanzata e della robotica, che avranno per la prima volta uno spazio dedicato nell’ambito di Agrilevante.
In corso di rinnovo è la collaborazione con AIA (Associazione Italiana Allevatori), Ara Puglia (Associazione Regionale Allevatori) e Umbria Fiere per l’organizzazione del salone della zootecnia. Per ospitare in modo razionale tutte le sezioni della fiera – è stato spiegato da Rapastella – gli spazi espositivi verranno in parte ridisegnati. Il grande Padiglione Nuovo resta il perno della kermesse, e il Centro Congressi ospiterà gli eventi culturali e divulgativi .
Nell’occasione il Presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti ha fatto il punto della vendita di trattori in Italia e del primato di quelli di ultima generazione che stanno riscontrando un grande interesse a livello globale.
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Foto di gruppo al termine dell’incontro Unarga presso la sede centrale dei Carabinieri Forestali a Roma
Il 30 marzo 2023 a Roma, presso la sala Serviana dei Re di Roma del Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri si è svolto un incontro di grande rilevanza che ha visto impegnati i vertici di UNARGA, ricevuti dal Generale Nazario Palmieri, vice Comandante del Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri e dal Colonnello Marco Di Fonzo, Comandante del Nucleo antincendio boschivo.
Insieme al Presidente dell’Unione Roberto Zalambani e al Segretario Generale Gian Paolo Girelli, sono intervenuti i vice Presidenti iRoberto Ambrogi, Geppina Landolfo e Fabrizio Stelluto mentre da remoto si sono collegati il Tesoriere e responsabile del sito Efrem Tassinato e Lisa Bellocchi, responsabile dei Rapporti internazionali e Presidente di ENAJ, European Network of Agricultural Journalist.
Il Ministro Lollobrigida incontra i giornalisti a Agriumbria
Ai giornalisti è stato presentato il numero di marzo/aprile della rivista di ambiente e territorio dell’Arma dei Carabinieri “Natura”, con uno speciale intitolato “Acqua essenza di vita”, un fotoracconto realizzato in occasione della Giornata mondiale dell’acqua celebrata il 22 marzo 2023. Dopo la condivisione di alcune preoccupanti considerazioni sulla sottovalutazione dell’importanza di questa risorsa preziosa e fondamentale per la sopravvivenza del Pianeta, si è entrati nel merito di alcune delicate e urgenti questioni legate alla comunicazione che sono partite dalla considerazione della scarsa consapevolezza dell’opinione pubblica sulla necessità di proteggere questo elemento naturale attraverso una gestione più equa che ne garantisca l’accesso a tutti. Purtroppo manca spesso una preparazione adeguata in molti giornalisti che parlano e scrivono di questi temi solamente in presenza di situazioni eclatanti di pericolo.
Tra gli auspici che sono stati espressi c’è quello di iniziare la collaborazione tra Arma dei Carabinieri Forestali e UNARGA con la rete territoriale delle ARGA facendo il punto prima dell’estate sul grave rischio degli incendi boschivi alla luce della siccità. Il vice Presidente Vicario Fabrizio Stelluto si occuperà della parte scientifica e organizzativa dell’evento.
Il numero di “Natura” si apre con un articolo scritto dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida sulle scelte consapevoli da compiere per raggiungere l’obiettivo di una sicurezza alimentare globale. I vertici di UNARGA lo hanno incontrato il 31 marzo 2023 a Bastia Umbra in occasione della cerimonia inaugurale di Agriumbria, la Fiera di settore (in particolare dell’ allevamento) più importante del centro Italia.
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“Spazio vitale – salix dome“. Lungo la sponda orograficamente destra del fiume Rienza a Perca, vicino a Brunico in val Pusteria, sorgerá una costruzione molto particolare, progettata da Anna e Marcel Kalberer. Sotto la guida del gruppo sanfte strukturen dal 3 al 7 aprile 2023 verrà costruita una struttura vivente realizzata con rami di salice che una volta affondate nel terreno le loro radici, vegetano e formano una tetto d’ombra. L’opera vivente costituisce per chiunque un invito a soffermarsi e a sostare. La costruzione della cupola si basa sulla tecnica dei gusci rovesciati, così come è stata sviluppata da Frei Otto, il progettista dell’Olympiastadion a Monaco: la struttura in salice può essere costruita in modo semplice con il minimo utilizzo di materiale.
Si può diventare protagonisti della costruzione vivendo un’esperienza unica mettendosi in contatto con la giornalista associata ARGAV e UNARGA Wittfrida Mitterer che cura il coordinamento progettuale (Bioarchitettura.org) in collaborazione con: Ufficio Sistemazione Bacini Montani, est servizio giovani decanato di Brunico, Lukas Neumair. Info e registrazione: Bioarchitettura, via Portici 71, 39100 Bolzano. Mail: bioa@bioarchitettura.orgTel. +39 336453195
Di qui si prende il trenino che porta a Brunico e ci si ferma dopo 30 minuti a Perca per raggiungere il luogo dell’allestimento ( inizio il 3 aprile 2023 alle ore 9:00 ) e si prosegue il primo giorno o anche i successivi. Inaugurazione il 7 aprile 2023 e fine dell’esperienza.
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Si è tenuto a Perugia l’appuntamento con il concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie italiane. I vincitori della XXXI edizione dell’Ercole Olivario, organizzato dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il Ministero delle imprese e del Made in Italy ed Agenzia Ice, il sostegno di Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano, Italia Olivicola e del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari Sede di Pescara) sono state 12 le etichette premiate, in rappresentanza delle migliori produzioni di tutta Italia, che hanno brillato nelle due distinte categorie previste, extravergine e oli extravergini certificati dop, Igp.
A svelare i nomi dei vincitori di questa edizione è stato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del Comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario, che ha messo in evidenza l’importanza assunta in questi anni dal Premio Ercole Olivario come strumento di promozione del comparto olivicolo. “L’Ercole Olivario”, ha dichiarato Mencaroni, “è un patto che abbiamo stretto con il mondo olivicolo, ai fini della valorizzazione di un prodotto straordinario, frutto di un ambiente vocato da millenni alla coltivazione dell’ulivo. Un comparto che rappresenta un mondo antico, ma sempre nuovo, grazie al lavoro, all’impegno ed alla passione dei produttori e che sta intercettando sempre di più una “linea verde”, affacciandosi nel mercato nuovi protagonisti, forze fresche, giovani e donne”. La cerimonia è stata anche l’occasione per consegnare i 7 award speciali previsti quest’anno: Amphora Oleariaper la miglior confezione, all’azienda CM Centumbrie srl di Magione (Pg), Umbria; Menzione Speciale Olio Biologico all’olio evo Biologico “U’ Ciuri” Olio Igp Sicilia dell’Azienda Agricola Biologica Miceli & Sensat di Roccamena (Pa), Sicilia; Menzione “Olio Monocultivar” all’olio e.v.o. Mimì Monocultivar Coratina dell’Azienda Agricola Donato Conserva di Modugno (Ba), Puglia. Menzione di merito “Giovane imprenditore” assegnata ai migliori titolari under 40 degli oli ammessi in finale: Frantoio Oleario Narducci e azienda agraria Alessandro Donati dal Lazio; azienda Agricola Giacomo Nieddu dalla Sardegna; azienda Etna Island dalla Sicilia; azienda Cm Centumbrie srl dall’Umbria e Frantoio di Valnogaredo dal Veneto; Menzione di Merito Impresa Digital Communication all’azienda Terraliva di Frontino Giuseppina con sede a Siracusa, Sicilia; Menzione di Merito Impresa Donna alle migliori imprese femminili: Marina Palusci, dall’Abruzzo; Tenute Librandi Pasquale Società Agricola, Azienda Agricola Sorelle Garzo, Azienda Agricola Costantino Mariangela, dalla Calabria; Torretta srl, dalla Campania; Società Agricola Rocca Pietro e Rita, Frantoio Manestrini di Nicoletta Manestrini, dalla Lombardia; Marina Colonna, dal Molise; Azienda Agricola Bisceglie Maria, Azienda Agricole Di Martino sas, Azienda Agricola Serrilli Pia Gloria, dalla Puglia; Masoni Becciu di Deidda Valentina, dallaSardegna; Etna Island, Terraliva di Frontino Giuseppina, Frantoi Cutrera, dalla Sicilia; Azienda Agricola Buoni o Del Buono Maria Pia- Podere Ricavo, dalla Toscana; Cm Centumbrie srl, Decimi di Romina Segoloni, dall’Umbria. Assegnata poi la Menzione di Merito “Giorgio Phellas – Turismo dell’olio” all’Oleificio Torchia di Tiriolo (Cz), Calabria.
Inoltre nella giornata di venerdì 17 marzo 2023 durante la convention di incontro e confronto, rivolta alla comunità dei produttori finalisti del concorso che si è svolta a Perugia negli spazi dello storico teatro della Sapienza, sono stati proclamati e premiati i vincitori della seconda edizione de “La Goccia d’Ercole” la sezione a latere del concorso nazionale, rivolta alle aziende che pur avendo piccole produzioni, sono riuscite a produrre un lotto omogeneo da 5 a 9 quintali.
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