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LA PRESENZA DELL’UNARGA E DELLE ARGA AL CONGRESSO FNSI A RICCIONE DAL 14 AL 16 FEBBRAIO. CONFERENZA STAMPA A BOLOGNA

Il manifesto del Congresso della Fnsi a Riccione

Si svolgerà a Riccione dal 14 al 16 febbraio 2023 il Congresso nazionale elettivo della Federazione Nazionale Stampa Italiana. Saranno molte centinaia i giornalisti partecipanti tra delegati e invitati, anche dall’estero, che si confronteranno sul tema: “Informazione è Democrazia. La mediamorfosi e il lavoro giornalistico”. Numerosi i colleghi e le colleghe che convergeranno nella città balneare romagnola, iscritti al nostro Gruppo di specializzazione attraverso le ARGA.

Raffaele Lorusso tra Matteo Naccari e Mattia Motta

Tra gli invitati, il Presidente UNARGA Roberto Zalambani che è intervenuto il 7 febbraio 2023 a Bologna alla conferenza stampa di presentazione del Congresso, illustrato dal Segretario Generale della FNSI Raffaele Lorusso e dal Presidente dell’Associazione Stampa Emilia Romagna Matteo Naccari, presenti, tra gli altri, l’ex Presidente Giovanni Rossi, Il Direttore della Federazione Tommaso Daquanno e, da remoto, il rappresentante di Giunta presso UNARGA Claudio Silvestri.

Tra le autorità attese, Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il Sindaco di Riccione Daniela Angelini, Alberto Barachini Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione e all’Editoria, il vice Ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini, l’onorevole Andrea Orlando.

Mentre Raffaele Lorusso ha presentato i contenuti del Congresso che puntano a costruire un’alleanza forte e duratura tra tutti gli attori dell’informazione professionale in Italia, Naccari ha espresso la soddisfazione perchè per la prima volta l’Emilia Romagna ospita il Congresso nazionale elettivo del Sindacato e ha ringraziato tutti coloro che stanno contribuendo alla piena riuscita dei lavori e dell’accoglienza dei partecipanti.

Nell’ occasione il Presidente Clan-Fnsi Mattia Motta ha reso noti i dati del “Precariometro”, questionario nazionale per una fotografia aggiornata del profilo del giornalista non dipendente, in collaborazione con l’Osservatorio nazionale dei lavori dell’informazione digitale,  Attraverso lo schermo. Alcuni dati, tra i tanti che a breve saranno messi a disposizione dei colleghi dal Sindacato: sei giornalisti non dipendenti su dieci sono “molto insoddisfatti” delle proprie condizioni di lavoro, non possono chiedere rimborsi per le prestazioni effettuate e quasi la metà ha subito riduzioni di compenso unilaterali. Uno su tre subisce un danno previdenziale dal proprio editore per uno scorretto inquadramento – gli altri sono COCOCO e Partire Iva con redditi da lavoro povero – otto su dieci sono “monocommittente” e il 35% usa mezzi aziendali nonostante il lavoro sia “autonomo”.

Orvieto, l’11 marzo 2023 – RACCONTARE L’ITALIA ATTRAVERSO I SUOI VINI

(di Mimmo Vita – Presidente del CTS UNARGA)

Parte dall’Orvietano e dai suoi vitigni, il viaggio dell’associazione di giornalisti della stampa turistica, Italian Travel Press (ITP), tra le bellezze dei territori italiani e le loro tipicità vitivinicole. Si intitola “Raccontare il territorio attraverso i suoi vini. Piccolo vademecum per giornalisti 4.0 per comunicare al meglio l’Italia della bellezza e delle identità vitivinicole”, il primo convegno, organizzato dall’associazione, per riflettere sui nuovi modi di comunicare il turismo nell’era dei social network, fornendo ai giornalisti gli strumenti di base per raccontare al meglio, e in maniera il più completa possibile, i territori e il patrimonio culturale e agroalimentare italiano, quali veicoli di attrazione turistica.

Il convegno, organizzato in collaborazione con Unarga – Unione Nazionale Giornalisti Agro – Alimentari e Ambientali, si svolgerà il prossimo 11 marzo, a partire dalle 11, presso la sede della Scuola di Alta formazione di sala, “Intrecci”, di Castiglione In Teverina (Piazza del Poggetto, 12, 01024 Castiglione In Teverina VT). Quello che si terrà nell’orvietano, e che vedrà coinvolto anche le amministrazioni locali e il GAL del territorio, oltre che alcuni produttori di vini locali, sarà la prima di una serie di iniziative itineranti per l’Italia, che ITP vuole realizzare per far conoscere gli aspetti meno conosciuti del territorio e le loro tipicità enogastronomiche.

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Italian Travel Press (ITP)

CONVEGNO

“Raccontare il territorio attraverso i suoi vini – Orvieto”

Piccolo vademecum per giornalisti 4.0 per comunicare al meglio l’Italia della bellezza e delle identità vitivinicole

Castiglione In Teverina, 11 Marzo 2022 – h. 11 / 13.30

Sede: INTRECCI Scuola di Alta formazione

Piazza del Poggetto, 12, 01024 Castiglione In Teverina (VT)

Saluti: Leonardo Zannini, sindaco di Castiglione in Teverina

Modera

Roberto Miliacca – giornalista, vicepresidente ITP, capo della redazione romana di ItaliaOggi

Relatori

Roberta Tardani – sindaco di Orvieto

Emanuele Cenghiaro – giornalista, Collabora con la guida SlowWine ed è docente abilitato Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori

Michele Bellucci – giornalista, collabora con Il Messaggero – Umbria; è sommelier e delegato di Assosommelier per l’area di Todi; esperto di comunicazione digitale e marketing è consulente strategico e formatore

Dominga Cotarella – direttore commerciale della Fondazione Cotarella, ideatrice di Intrecci, la scuola di alta formazione di sala creata nel 2017 per formare delle nuove figure professionali nell’ambito della ristorazione, e della Fondazione Cotarella

Francesca Caproni – direttore del GAL Trasimeno – Orvietano

“ANTEPRIMA OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA DOP UMBRIA” PARTE DA TODI. TRA I MEDIA PARTNER ARGA UMBRIA

di Simona Maggi, giornalista e Presidente ARGA Umbria

Presentazione in grande stile per gli oli extravergini umbri. L’Umbria racconta il suo olio extravergine di oliva dop ed il suo splendido paesaggio con l’anteprima dop organizzata dall’Associazione strada dell’olio evo dop Umbria.

Una novità, quella dell’anteprima dop, nel panorama degli eventi di promozione dedicati agli oli extravergini di oliva certificati, in un’ottica di promozione integrata del territorio regionale e dell’olio, che per questa edizione vedrà coinvolti ospiti d’eccezione quali giornalisti delle principali testate nazionali dei settori dell’enogastronomia e del turismo, operatori esteri selezionati dalla Camera di Commercio dell’Umbria, chef umbri del circuito degli Evoo Ambassador, esperti d’enogastronomia ed operatori di settore. “L’olio vince se diventa un prodotto culturale – spiega Paolo Morbidoni, presidente della Strada dell’olio evo dop Umbria– e se si collega in maniera strutturata ad un territorio di produzione. In Umbria questo è possibile e la preziosa sinergia che si è innescata fra tutti i partner che organizzano questo evento è un esempio significativo delle potenzialità che ha il sistema rispetto al lavoro dei singoli”. La giornata del 6 febbraio 2023, si svolgerà a Todi (Pg) e sarà interamente dedicata all’assaggio e alla conoscenza del prodotto.

La prima giornata di “Anteprima dop Umbria” terminerà a Collazzone (Pg) presso il frantoio I Potti de Fratini. Martedì 7 febbraio 2023 invece l’esperienza, dedicata a chef, giornalisti e professionisti del settore proseguirà con un tour alla scoperta delle sottozone della dop Umbria che partirà dalla visita al parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria. Tra i media partner anche ARGA Umbria. 

QUI il programma

 

FESTA DEL BIO A MILANO CON ARGA LOMBARDIA-LIGURIA TRA I MEDIA PARTNER DELL’EVENTO

L’allevamento e l’agricoltura biologica contribuiscono in maniera significativa a mitigare i cambiamenti climatici, a tutelare gli ecosistemi, il suolo e la biodiversità. Con circa 2,2 milioni di ettari e la percentuale di superfici bio sul totale del 17,4%, tripla rispetto alla media Eu, l’Italia si conferma leader del settore.

A fronte di una crescita di produzione, i consumi domestici hanno fatto registrare per la prima volta una leggera flessione. In questo scenario si inserisce la Festa del BIO, un evento gratuito e aperto a tutti che punta a sensibilizzare sul ruolo e sul futuro dell’alimentazione. E’ importante adottare un modo più etico di produrre e consumare cibo che eviti gli sprechi, riduca l’apporto di carne, punti sulla stagionalità e sul consumo di alimenti biologici.

Organizzata da FederBio in collaborazione con Legambiente, Slow Food Italia, Lipu, WWF Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, AssoBio, Coalizione CambiamoAgricoltura, Cambia la Terra e Kyoto Club, la Festa del BIO punta a comunicare i valori del biologico attraverso talk alternati a momenti di show cooking con degustazione.

UNARGA, ENAJ E ARGA A RIMINI PER SIGEP, IL PIU’ GRANDE SALONE INTERNAZIONALE DEL GELATO

Con i giornalisti nell’area espositiva Carpigiani i maestri gelatieri Gabriele Vannucci (candidato ai 3 coni), Gianfrancesco Cutelli (3 coni), Lucia Sapia (3 coni), Sergio Dondoli (3 coni), Antonio Mezzalira (3 coni) e Cinzia Otri (3 coni)

Come tradizione, la Fiera nella quale UNARGA, ENAJ e ARGA Emilia Romagna, Marche, Umbria e San Marino aprono insieme l’attività associativa è il Sigep di Rimini, Salone internazionale di gelateria, pasticceria, arte molitoria, caffè, tecnologie e prodotti per la panificazione e il dolciario, grazie all’ufficio stampa di Italian Exhibition Group e a quelli di prestigiose aziende espositrici. Due le giornate dedicate all’accoglienza della stampa in uno spazio dedicato: il 21 e il 24 gennaio 2023.

Con i giornalisti a Casa Optima: Daniele Savioli marketing manager Giuso e Pernigotti Maestri Gelatieri Italiani, Francesco Fattori AD Casa Optima, Cristina Tosi marketing manager MEC3, Matteo Sala, direttore marketing Casa Optima

Tra i 28 padiglioni che hanno ospitato oltre 1000 imprese e visitatori da 155 Paesi, i giornalisti specializzati hanno scelto, nel vastissimo comparto del gelato, Carpigiani e Casa Optima Group grazie alla collaborazione delle associate, responsabili della comunicazione, Michela Iorio e Arianna Denicolò che hanno unito alla professionalità la capacità di suscitare conoscenza, curiosità e notizie giornalistiche.

Il Gruppo della stampa specializzata, guidato dalla Presidente dell’European Network of Agricultural Lisa Bellocchi, dal Presidente UNARGA Roberto Zalambani e dal Presidente ARGA Andrea Guolo, ha partecipato all’inizio delle manifestazioni per i 20 anni della Gelato University (rappresentata dalla Direttrice Kaori Ito) attratto dall’azienda di Anzola dell’Emilia, leader mondiale delle macchine per la creazione di questa indiscussa eccellenza italiana, 300 delle quali sono state messe a disposizione di gelatieri, chef e pasticceri. Nata nel 2003, la Scuola ha ospitato 70 mila studenti che hanno frequentato i corsi in 22 campus di 21 Paesi contribuendo in modo determinante a portare l’ arte dolciaria italiana nel mondo.

Un altro grande spazio espositivo ha ospitato quella che, con una denominazione fortemente evocativa, ha assunto la denominazione di Casa Optima. Qui si è manifestata tutta la capacità di MEC3-The genuine Company, di diffusione della passione per l’arte del gelato artigianale italiano. Ci siamo trovati di fronte a un’azienda leader nella produzione di ingredienti per la gelateria, la pasticceria artigianale e il beverage, protagonista in oltre 150 Paesi del mondo attraverso una rete capillare di agenti e distributori.

Fondata nel 1984, è oggi sinonimo di eccellenza, ricerca e creatività; MEC3, insieme a Giuso, Modecor, Pernigotti, Maestri Gelatieri Italiani, Florensuc e Ambra’s, forma il Gruppo Casa Optima che ha proposto tantissime novità golose e innovative.

 

ECONOMIA CIRCOLARE: INALCA RICAVA FERTILIZZANTI SOSTENIBILI

Trasformare gli scarti finali delle lavorazioni delle carni bovine in nuovi fertilizzanti organici, in un ciclo esemplare di economia circolare. È la sfida del Progetto NP Sustainable Fertilizer nell’ambito dello Smart Agrifood e del Green Deal europeo, che ha visto coinvolte aziende e università con il sostegno dell’organismo comunitario Eit Food, la cui prima fase di ricerca si è appena conclusa. Capofila è stata Inalca, uno dei maggiori player europei nel settore delle carni bovine, che assieme alla società veronese Fomet, produttrice di fertilizzanti organici e biostimolatori, ha sviluppato nuove soluzioni agronomiche, in collaborazione col Dipartimento di Scienze e Tecnologie AgroAlimentari dell’Università di Bologna, dell’Università di Hohenheim in Germania e dell’Istituto di Riproduzione Animale e Food Research dell’Accademia Polacca delle Scienze.

Inalca, nell’ambito della responsabilità sociale dell’impresa, ha sviluppato da molti anni impianti di digestione anaerobica per trattare gli scarti derivanti dalla lavorazione delle carni. Il residuo finale del processo – tecnicamente definito “digestato essiccato” – consiste in un materiale organico disidratato utilizzabile come materia prima per la produzione di fertilizzanti organici, per un quantitativo di circa 4.000 tonnellate anno. Il progetto NP Sustainable Fertilizer ha coinvolto gli stabilimenti Inalca di Ospedaletto Lodigiano e Pegognaga (MN) e ha permesso di verificare scientificamente i processi di realizzazione e trasformazione del digestato in nuovi fertilizzanti, contenenti azoto (N) e fosforo (P) in forma organica, studiando gli effetti sul suolo e le performance agronomiche su piante di interesse agrario.

Grazie al progetto, sviluppato nell’arco del biennio 2021-22, è stata verificata la potenziale valorizzazione di questa materia prima realizzando concimi organo-minerali di grande interesse per il mercato. Il progetto ha portato, infatti, alla realizzazione di tre prototipi di fertilizzanti – due totalmente organici e uno organico-minerale – sia in formulazione polvere sia pellet, con interessanti risultati a livello di suolo e di pianta.

Come spiega Giovanni Sorlini, Responsabile Qualità, Sicurezza e Sostenibilità di Inalca, “da tempo studiavamo come sfruttare le potenzialità del digestato essiccato proveniente dalla nostra filiera di produzione della carne bovina, difficilmente valorizzabile “tal quale”. Grazie alle competenze di Fomet e degli altri partner accademici, siamo arrivati alla produzione di nuovi fertilizzanti di origine non chimica e ad elevato contenuto di sostanza organica, da utilizzare in un’agricoltura sempre più sostenibile, capace di assicurare sicurezza alimentare e tutela ambientale”.

Il progetto è stato co-finanziato dall’Unione Europea, tramite Eit Food. 

MAGIONE (PERUGIA) DA MOLINI FAGIOLI FARINE DI FILIERA CORTA A RESIDUO ZERO

Fiera Sigep a Rimini. Nello stand di Molini Fagioli giornalisti e operatori dopo l’incontro stampa

Negli ultimi mesi UNARGA e alcune ARGA si sono occupate del grano italiano anche alla luce di informazioni non sempre precise e corrette sui fabbisogni e sui prezzi anche in riferimento agli stoccaggi in Russia e in Ucraina per la guerra in corso tra i due Paesi. Il nostro interesse si è concentrato sulle aziende che, tra Emilia, Romagna, Marche, Veneto e Umbria garantiscono una filiera certificata completamente tracciabile e trasparente che risponda a un disciplinare di produzione molto preciso.

La Fiera Sigep di Rimini, conclusa con grande successo di operatori e di visitatori il 25 gennaio 2023, è stata l’occasione privilegiata perchè molti giornalisti potessero conoscere alcune delle maggiori eccellenze italiane tra le quali spicca Molini Fagioli di Magione (Perugia) i cui campi coltivati si trovano in collina ad almeno 1 km di distanza da qualunque fonte di inquinamento. Da questo grano nasce una filiera esclusiva di farine 100% umbre, la prima in Italia a residuo zero.

A ricevere i giornalisti specializzati, tra i quali la Presidente europea di ENAJ Lisa Bellocchi, il Presidente di UNARGA Roberto Zalambani, il Presidente di ARGA Emilia Romagna Andrea Guolo e Maurizio Barbieri per La Nuova Ferrara,, il responsabile commerciale di Molino Fagioli Daniele Belletti contornato da ristoratori, operatori e pizzaioli stellati.

Particolarmente festeggiata dai giornalisti, insieme al suo maestro Tony Scalioti, la campionessa del mondo di pizza in teglia Camelia Rusu che a Parma, superando bel 770 pizzaioli di 40 Paesi, ha realizzato una pizza utilizzando la farina di grano tenero tipo 0 Audace di Molini Fagioli. Romena di nascita, anagnina di adozione e da poco cittadina di Ascoli Piceno, ha arricchito l’impasto con fiori di zucca, mozzarella alla julienne, stracciatella di bufala, soffice di groppa di cintale, pepe nero Timut, olio al bergamotto.

Chi avesse perso le giornate di Rimini, può incontrare Molini Fagioli a Identità Golose di Milano dal 28 al 30 gennaio 2023.

LE FARINE “SOSTENIBILI” DI MOLINO COSMA, DAL VENETO UNA SCELTA ETICA E GUSTOSA

Fondato nel 1900, Molino Cosma ha sede a San Martino di Lupari, in provincia di Padova. Produce sfarinati e semilavorati e opera sia in Italia sia in importanti mercati europei. A Sigep Piero e Marta Cosma hanno presentato la linea di farine “Le sostenibili” grazie alle quali ha confermato una vocazione etica anche nella scelta di pizzaioli in grado di privilegiare il territorio e la stagionalità. Tra i prodotti più utilizzati infatti, come la stampa specializzata ha potuto verificare, la soppressa vicentina, il radicchio tardivo di Treviso saltato e il formaggio Asiago.

LIGURIA. IL BIODISTRETTO DELL’ALTA VAL DI VARA PROPONE UN MODELLO DI GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE

di Guido Ghersi, vice Presidente ARGA Lombardia-Liguria

Nell’Alta Val di Vara, in provincia di La Spezia, esiste un territorio vocato al biologico, dove agricoltori, operatori turistici, cittadini, pubbliche amministrazioni e cittadini, hanno stretto un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, partendo proprio dal modello biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio). Nel biodistretto, la produzione dei prodotti biologici si coniuga con la pomozione del territorio e delle sue peculiarità al fine di garantire lo sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e culturali.

 Il “biodistretto” ha prodotto un patto territoriale pubblico/privato tra i Comuni con al centro il settore agricolo biologico che pone la sostenibilità nel suo complesso e quindi l’agricoltura biologica, come proprio modello di sviluppo. Il concetto di “biodistretto” è stato elaborato alcuni anni or sono dall’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB), con l’intento di sviluppar il concetto di conservazione territoriale al biologico, coinvolgendo il mondo agricolo e la società civile. Il “biodistretto della Val di Vara”, rappresenta una delle aree nazionali più importanti in termini di estensione di superficie certificata biologica. Infatti quasi il 60% della superficie agricola del territorio è certificata bio. Nella vallata, operano circa il 30% di tutti i produttori biologici della Liguria. Inoltre, dalla fine degli anni ’90, questo “biodistretto” è diventato “Valle del biologico”, ossia da quando è stata messa in atto una politica di sviluppo verso l’agricoltura sostenibile al fine di arrestare il declino dell’agricoltura e il calo demografico che minacciava e continua a minacciare diffusamente le economia rurali delle aree interne. Da allora la “Valle del biologico” è stata protagonista di una rinascita agricola, che ha visto nelle due cooperative degli allevatori, la “San Pietro Vara” e la “Casearia”, i portanti pilastri dello sviluppo biologico della vallata che è uscita dall’isolamento senza perdere perso la sua integrità ecosostenibile. Pascoli verdi, montagne scoscese ed imponenti che contornano luoghi incontaminati. Il tortuoso Fiume Vara che lambisce borghi medievali, pievi e mulini, che conferiscono a questa territorio una bellezza unica e incomparabile. ARGA Lombardia-Liguria è tra i media partners della Valle.

IL VINO DI PREGIO È UNA RISORSA O UN PROBLEMA? ARGA FVG E ASSOCIAZIONI RIVIERA FRIULANA NE APPROFONDISCONO LA QUESTIONE

Il pianeta vino analizzato da diversi punti di vista per comprenderne la valenza, il ruolo nella società moderna, la funzione, i costi e benefici attuali, con analisi che partono anche da lontano, dalla notte dei tempi, seguendone il percorso evolutivo compiuto in questi decenni anche nel Friuli Venezia Giulia, ascoltando le diverse posizioni di rappresentanti del mondo della ricerca, studiosi, analisti, economisti, enologi, produttori, nutrizionisti, esponenti dell’universo culturale e giornalisti.

È questo, in sintesi, il contenuto dell’incontro di approfondimenti e formativo organizzato dall’Associazione culturale La riviera friulana e dall’Associazione regionale della Stampa agricola, agroalimentare, dell’ambiente e territorio del Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione del Club per l’UNESCO di Udine all’Azienda agricola Brojli, della Famiglia Clementin, ad Aquileia. Come ha ricordato il presidente della Riviera friulana e di ARGA FVG, Carlo Morandini, che ha condotto il dibattito, il vino è nuovamente sotto attacco visto che in alcuni Paesi, dal Canada all’Irlanda, è stato imposto di apporre sulle etichette delle bottiglie una frase che richiama l’attenzione sui rischi per la salute derivanti dalla sua assunzione. Il vino, a memoria d’uomo, rappresenta un elemento indissolubile della buona tavola, ma è anche il pretesto per suggellare incontri, momenti felici, successi, amicizie, completare occasioni conviviali. Fa anche parte del costume e della cultura dei popoli occidentali. Gli antichi, ha ricordato la scrittrice Rosinella Celeste Lucas, lo identificavano in figure divine, come Bacco, Dioniso, Demetra, mentre innumerevoli artisti gli hanno dedicato quadri e opere, scritti e prosa. Ma anche poesie, come la stessa Rosinella Celeste che ha raccolto nel libro ‘Vin, amore e poesie’, vino, amore e poesia, scritto in italiano e in lingua friulana, brevi ma intense liriche dedicate ai vini da vitigni autoctoni friulani. Claudio Lucas, nutrizionista, ha parlato dei rischi che può generare una tendenza proibizionista, e si è rifatto a esempio alla Cultura Wok, che per imporre una teoria o una visione cerca dapprima di instillare dei dubbi, quindi cita esempi probatori per poi negare l’evidenza di fatti reali affermando verità diverse.

Lucas, soffermandosi sul tema dell’incontro e per evidenziare i cambiamenti di costume e degli orientamenti culturali, ha ricordato che nel 2010 nei corsi di nutrizionismo e di educazione alimentare veniva portata a esempio una piramide alimentare allora riportata sui libri di testo. In cima alla quale c’era il vino perché era ritenuto componente ineludibile della dieta quotidiana, mentre oggi, invece, ne sono messi in risalto valori negativi. Per Nicola Fiotti, Docente di nutrizione all’Università di Trieste, il vino è una bevanda alcolica che va assunta con consapevolezza, come tutti gli alimenti, liquidi e solidi, che se ingeriti senza misura possono generare effetti dannosi. Il vino è da decenni un fattore determinante dell’economia rurale, nei settori della enogastronomia, della ristorazione, turistico, e come ha ricordato Rodolfo Rizzi, enologo, da tempo considerato tra gli esperti del mondo enoico, ciononostante viene preso di mira periodicamente da organismi comunitari o correnti di pensiero, oppure finisce al centro di polemiche e di decisioni avverse o negative. Per quanto riguarda specificamente il Friuli Venezia Giulia, Rizzi ha infatti ricordato le questioni del Tocai, vitigno autoctono assegnato a un altro Paese da una determinazione Ue che riconosce ufficialmente le denominazioni assimilabili a realtà omonime presenti sul territorio. Diversa, ma non meno rischiosa per gli effetti sull’economia locale è stata la vicenda del Prosek, un vino prodotto in altri Paesi che però per assonanza rischiava di prendere il posto nell’immagine collettiva del Prosecco, ‘carta’, quest’ultima, giocata di recente e rivelatasi vincente per l’economia vitivinicola veneta e friulana. Un’opportunità, che però al momento della costituzione della Doc interregionale tra FVG e Veneto non fu colta pienamente dai viticoltori friulani.

Oggi il successo del Prosecco conferma l’avvedutezza delle scelte attuate. Occasioni trascurate, perse, non opportunamente colte, che come ha messo in luce il segretario generale dell’UNARGA, l’Unione nazionale delle ARGA, Gian Paolo Girelli, presente con il presidente regionale Morandini assieme al vicepresidente di ARGA FVG, Claudio Soranzo, provocano effetti negativi non meno nefasti di quanto generato dall’italian sounding. Si tratta dell’utilizzo di denominazioni copiate da quelle di prodotti di successo italiani regolarmente registrati con l’obiettivo di sfondare sui mercati internazionali. Il fenomeno ‘italian sounding’, ha insistito Girelli, provoca all’Italia la perdita di 100 milioni di euro l’anno del Pil che sarebbe generato dalla stessa quantità di prodotti se fosse regolarmente realizzata nel nostro Paese. Ecco, dunque, che una scelta vincente per sconfiggere frodi, sofisticazioni, l’introduzione di metodi di classificazione degli alimenti che mistificano la valenza dei prodotti agroalimentari danneggiando la percezione dei valori nutritivi e della salubrità, come il metodo Nutri-score, le etichette a semaforo evocate in precedenza da Rodolfo Rizzi, e i cibi sintetici, è la valorizzazione dei prodotti locali, delle tipicità, dell’identità del territorio che si concretizza e si tramanda anche attraverso il cibo. Lo ha ribadito Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’UNESCO di Udine, ricordando che la Dieta mediterranea è stata riconosciuta tra gli elementi Patrimonio dell’umanità in quanto ne sono stati statisticamente dimostrati i valori salutistici. Valori alla base del percorso di crescita interpretato dal sistema enologico del Friuli Venezia Giulia e del Nordest, e che secondo Franco Clementin, presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia FVG) e ospite della serata, sono attestati sul territorio del quale anche il vino è l’espressione, ed è la sintesi delle tradizioni e della cultura locali. Lo testimonia l’interesse manifestato dai degustatori, dagli appassionati, dagli enoturisti che arrivano anche da lontano, a partire dalla primavera anche dall’Austria lungo le piste ciclabili, per raggiungere Grado, Lignano, la Riviera friulana, le altre ricchezze e attrattive del Friuli Venezia Giulia. Attrattive uniche tra le quali vi sono i siti riconosciuti dall’UNESCO ‘Patrimonio dell’umanità’, tra i quali c’è Aquileia. Essi colgono le proposte enologiche di pregio di un territorio sul quale il vino viene pro dotto fin dall’epoca degli antichi romani. Un prodotto che oggi è divenuto uno dei biglietti da visita di pregio della nostra terra, delle sue attrattive, della stessa comunità che l’ha saputa sviluppare e far apprezzare da turisti che vi arrivano da diverse parti del mondo. Nel corso della serata è stata anche citata la Carta FVG, il documento congiunto adottato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, sostenuto anche da ARGA FVG, che è stato fatto condividere dl Presidente, Piero Mauro Zanin dalla Conferenza nazionale dei Consigli regionali.

ARGA FVG, ha ricordato in conclusione il presidente Morandini, già oltre due mesi fa ha adottato un proprio documento a sostegno delle campagne di contrasto agli attacchi perpetuati alle tipicità e alle produzioni identitarie locali, contro l’adozione del metodo ‘nutri-score’, le etichette a semaforo per i prodotti agroalimentari, contro l’utilizzo dei cibi sintetici e per la difesa della salvaguardia dei prodotti locali di qualità. Prodotti, dei quali il FVG e l’intero Paese sono ricchi: essi rappresentano oramai un biglietto da visita di eccellenza dei territori di provenienza.

VICEMINISTRO GAVA A LATISANA (UD) INCONTRA ARGA FVG, RIVIERA FRIULANA E CLUB PER UNESCO

A sx il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava, i vertici di ARGA Fvg e il segretario generale di UNARGA Gian Paolo Girelli

Un incontro informativo interessante e proficuo, quello tra il Viceministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Vannia Gava, e i vertici di ARGA FVG e di UNARGA assieme a una rappresentanza degli operatori agricoli della Riviera friulana, svoltosi a Latisana (Ud) all’azienda Lorenzonetto Cavalier Guido, l’imprenditore rivierasco tra i pionieri dello sviluppo rurale dell’area.

Il viceministro era stato invitato da ARGA FVG alla riunione organizzata dall’Associazione culturale La Riviera friulana con il supporto del Club per l’UNESCO di Udine e la collaborazione di UNARGA (Unione nazionale delle ARGA), per conoscere le posizioni del Governo, le scelte e le prospettive per la tutela, ma anche la valorizzazione e fruizione dell’ambiente, nel Friuli Venezia Giulia, e non solo, e nell’area alla quale fanno riferimento le grandi realtà turistiche di Lignano Sabbiadoro, Grado e Bibione, nel vicino Veneto orientale, ovvero la Riviera friulana. Priorità, nell’esauriente dibattito con l’onorevole Gava, condotto dal presidente dell’Associazione La Riviera friulana e di ARGA FVG, Carlo Morandini, è stata data alle ultime novità in materia di mobilità elettrica che avrebbero potuto interessare anche la lavorazione delle campagne. Accanto alla determinazione del Governo che è valsa il ritiro da parte della Ue del divieto alla produzione dei motori termici a partire dal 2035, la Viceministro si è detta molto interessata alla diffusione dei bio-carburanti per motori endotermici a zero emissioni, i primi esemplari dei quali sono già stati messi su strada dalla Iveco, ricordando che il monopolio delle materie prime necessarie per la realizzazione delle batterie per auto elettriche è in mano all’economia cinese. L’onorevole Vannia Gava, sollecitata dal Segretario generale UNARGA, Gian Paolo Girelli, si è confermata anche a favore della diffusione dei termovalorizzatori a zero emissioni, finanziabili con risorse nazionali, per fare dei rifiuti non più un problema bensì una risorsa anche in termini di occupazione, scongiurando quel ‘turismo dei rifiuti’ che oggi vale 1 milione e 300 mila tonnellate di materiale trasportato ogni anno all’estero, con costi enormi e rischi per l’ambiente.

Parlando di inquinamento, Gava ha colto lo spunto dal citato traffico di Tir e treni carichi di rifiuti per ricordare che comunque l’Europa è causa soltanto per il 7,8 % dei gas che possono incidere sul clima, ma paga decisioni causate da realtà ben più inquinanti. Il Governo, ha soggiunto, ha all’attenzione anche la crisi idrica, e sta valutando soluzioni tecnologiche d’avanguardia, che non ha mancato di descrivere. Mentre la Regione FVG, rappresentata dal Presidente della 1. Commissione Attività produttive, e agricoltura, Alberto Budai, che accompagnava l’esponente del Governo, ha stanziato somme cospicue per la realizzazione di invasi per la raccolta di acqua piovana, alcuni già operativi. Altre domande sono state poste dal presidente onorario di ARGA FVG, Amos D’Antoni, e dal vicepresidente, Marco Buzziolo, che da esperto del mondo faunistico-venatorio ha sollecitato il Viceministro sulle azioni che vanno intraprese per il contrasto alle specie animali aliene invasive e infestanti, fonte di danni all’ambiente, anche rurale, e alle specie autoctone. Azioni per gran parte bloccate da direttive comunitarie che non tengono conto di un approccio scientifico al problema, metodo citato dalla stessa Viceministro per assicurare azioni concrete ed esaustive rispetto alla materia ambiente. Domande di carattere più marcatamente tecnico attinenti il mondo rurale sono poi state poste dagli operatori agricoli presenti, guidati da Marco Lorenzonetto, presidente dell’Associazione Sincero, per le produzioni di qualità, sostenibili, da colture rispettose dell’ambiente, biologiche e non solo. Marco, presente assieme al padre Guido, con gli altri imprenditori agricoli ha parlato tra l’altro dei problemi causati dalla siccità in particolare sulle terre rivierasche e i corsi d’acqua dell’area, sui quali incide la risalita dell’acqua salina del mare e della laguna lungo fiumi e canali dai quali l’agricoltura dovrebbe attingere la risorsa idrica per le pratiche irrigue. Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’UNESCO di Udine ha chiesto infine al Viceministro Gava la condivisione, accordata, dei contenuti del progetto di riconoscimento della Riviera friulana, il territorio situato tra i fiumi Tagliamento e Isonzo e la linea delle risorgive e il litorali, tra i beni immateriali definiti dall’organizzazione mondiale ‘Patrimonio dell’umanità’. L’iniziativa della D’Aronco, che vede capofila l’Associazione culturale La Riviera friulana e il Club per l’UNESCO di Udine era stata suffragata dal dono, da parte di Morandini alla Gava del suo libro ‘La Riviera friulana’, edito nel 2005, la fonte del movimento rivierasco.

Il Viceministro Vannia Gava ha apprezzato i contenuti della riunione, ribadendo l’imprescindibilità, al fine di ottenere i migliori risultati dalle iniziative del Governo che sono state condivise dai presenti, di sostenere campagne informative e formative della popolazione in materia di rifiuti, ma anche su altre tematiche, quali, tra le altre, il contenimento energetico e le soluzioni sostenibili percorribili, la mobilità sostenibile, un utilizzo corretto delle risorse idriche disponibili.