Successi per i due concorsi gastronomici lanciati dall’Associazione Provinciale Cuochi Latina e dall’Unione Regionale Cuochi Lazio, in occasione della Festa Nazionale del Cuoco che si è celebrata come tradizionalmente ogni anno presso l’Istituto alberghiero “Angelo Celletti” di Formia.
Ospiti d’eccezione della giornata promossa e organizzata dal Presidente dell’APCL Luigi Lombardi e dal Presidente dell’URCL Alessandro Circiello, sono stati il Vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, l’Assessore regionale all’agricoltura Enrica Onorati e il Presidente dell’ARGA Lazio Roberto Ambrogi, vice presidente UNARGA, che nei loro messaggi d’augurio hanno voluto sottolineare quanto la figura del cuoco sia fondamentale per la promozione del migliore made in Italy. Soddisfazione espressa anche dai presidenti delle delegazioni provinciali della Federazione Italiana Cuochi, Elia Grillotti (Rieti), Antonio Cristini (Frosinone) e Donato Savino (Roma), concordi nel dire quanto questo genere di iniziative possano essere d’aiuto per confrontarsi tra colleghi e riprogrammare anche il modo di approcciarsi ad una clientela sempre più attenta alla qualità e alla provenienza delle materie prime impiegate nella composizione delle ricette.
La kermesse presentata dalla giornalista Tiziana Briguglio, vice Presidente di ARGA Lazio, ha visto la giuria tecnica composta dagli chef della Nazionale Italiana Cuochi aggiudicare la medaglia d’oro in entrambe le competizioni, per la categoria allievi, all’alunno dell’Istituto Alberghiero “Angelo Celletti” di Formia, Matteo Lombardi, autore del piatto: “Filetto di baccalà coperto da polvere di lattuga di mare, moussline con spuma al vino, terrina di acqua di piselli e sedano rapa, cetriolo marinato, crema di caprino e insalatina di puntar elle romane, finocchio e ravanelli”.
Migliore Lady chef è risultata invece la reatina Krizia Girolami che con il “mantecato sabino” si è aggiudicata la possibilità, insieme a Matteo Lombardi, di rappresentare la regione Lazio ai Campionati della Cucina Italiana che si terranno a Rimini dal 19 al 22 febbraio prossimo. Secondo posto nel concorso regionale per la studentessa romana Ilaria Casoli, brava nel saper interpretare il “Filetto di baccalà profumato al timo con cartelletta di ricotta, gelè di patate tornite e broccolo romanesco”. A conquistare il podio, per i professionisti, lo chef Elia Perrelli, di Frosinone, con gli “Gnocchi di ricotta, fondentedi zucchine e pecorino croccante”, seguito al secondo posto da Alessandro Fiorletta, di Frosinone, con lo “Spaghettone acqua e farina con cannellini, pezzogna,calamari, bottarga e gambero rosso”. Per il concorso provinciale “Piatto Tipico Pontino” – categoria Allievi – secondo classificato è stato Gennaro Ferrara con il “Baccalà a vapore con terrina di avocado, barchetta di pomodoroe robiolaaccompagnato da Sandwich di baccalà mantecato con spumaal prosecco”. A vincere, per i professionisti, Salvatore Franzino con le sue “Ali in verde”. Medaglia d’argento invece per la Lady chef pontina Maria Nasso con “Il bello, il buono e il candito”.
Alla giovane promessa Matteo Lombardi anche il Premio della Critica assegnato da una speciale giuria composta da esperti del settore e giornalisti pure alla lady chef di Tarquinia Vittoria Tassoni, autrice del Tortello di broccolo e melangola in guazzetto.
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da sinistra: il giornalita Minnucci, il pizzaiolo D’Intino, lo chef Strizzi , il giornalista Fioriti
Si è tenuto, presso la pizzeria “Made in Italy”, ubicata in Via M. Serio 18 in Villa Reia di Cepagatti (PE), il Premio “Pizzaiolo dell’Anno”, assegnato annualmente da un’apposita giuria formata dal gruppo di giornalisti enogastronomici UNARGA della FNSI. Su iniziativa del giornalista enogstronomico ARGA Abruzzo Paolo Minnucci, con il patrocinio regionale e nazionale del gruppo giornalistico specializzato, in giuria erano altresì presenti: Donato Fioriti (Segretario Nazionale Aggiunto UNARGA-FNSI), lo Chef Santino Strizzi (Vice Presidente Cuochi D’Abruzzo), Franca Rame (attrice), Annamaria Acunzo (Sommelier FIS e dirigente Cipas A.P.S.), Camillo Sborgia (Assessore del Comune di Cepagatti), Monica Ciuffi (consigliere comunale di Cepagatti), Valerio Basilavecchia (barzellettista), Renato Martelli (dirigente Associazione Italia/Israele di Pescara), la fotografa Vania D’Anastasio.
Da sinistra: Barbara Di Marco, Donato Fioriti, Annamaria Acunzo
Il Premio è stato assegnato al pizzaiolo Angelo D’Intino, già campione mondiale nel 2019 a Salsomaggiore (Parma) con la pizza “Made in Italy”. Il presidente di Giuria Donato Fioriti ha sottolineato l’arte culinaria di D’Intino “capace di saper coniugare la tradizione con l’innovazione”; lo chef Strizzi ha chiosato: “quando non si sentono i grill serali dopo aver degustato una buona pizza, vuol dire che è stata realizzata a regola d’arte e con prodotti genuini di qualità, come nel caso di Angelo D’Intino”.
Al termine, la registrazione della puntata TV “L’appetito viene parlando” condotto da Paolo Minnucci, ospite Donato Fioriti.
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da sinistra – Donatella Cinelli Colombini – Presidente Uscente – Antonietta Mazzeo – nuova Consigliera eletta – Daniela Mastroberardino – nuova Presidente
di Antonietta Mazzeo, giornalista ARGA Emilia Romagna
Daniela Mastroberardino, di Atripalda (Avellino), è la nuova Presidente dell’ Associazione Nazionale Le Donne del Vino. E’ stata eletta il 10 gennaio 2023 nella sede di Milano nel corso della riunione di consiglio aperta dalla Presidente uscente Donatella Cinelli Colombini e alla quale hanno partecipato anche le altre consigliere elette: Marilisa Allegrini, Pia Donata Berlucchi, Antonietta Mazzeo, Antonella Cantarutti, Marianna Cardone, Cristiana Cirielli, Paola Longo, Carol Martino, Dominique Marzotto, Francesca Poggio e Jenny Viant Gomez e i Probiviri Michela Guadagno (sommelier, Campania), Elena Tessari (imprenditrice, Veneto), Romina Togn (imprenditrice, Trentino). Donatella Cinelli Colombini ha ringraziato la segreteria e lo staff della comunicazione, le consigliere, le delegate regionali e le commissioni per il lavoro svolto con un forte spirito di squadra che ha contribuito a dare un forte valore aggiunto a tutto il settore vitivinicolo italiano, promuovendolo a livello nazionale e internazionale.
Appena eletta, Daniela Mastroberardino ha dichiarato di voler lavorare in continuità con chi l’ha preceduta in 35 anni di attività valorizzando i talenti di ogni consigliera e di ogni socia. Ha confermato tre vice Presidenti nelle persone di Francesca Poggio (Piemonte, vicaria), Marianna Cardone (Puglia) e Paola Longo (Lombardia). Le altre regioni rappresentate in Consiglio sono il Veneto con Marilisa Allegrini, il Friuli Venezia Giulia con Antonella Cantarutti e Cristiana Cirielli, l’Emilia Romagna con Antonietta Mazzeo, associata ARGA/UNARGA, la Basilicata con Carol Martino, la Sicilia con oDominique Marzotto, l’Abruzzo con Jenny Vian Gomez. Dalla Lombardia viene anche Pia Donata Berlucchi. Daniela Mastroberardino, amministratore e export manager di Terredora, è stata anche, dal 2012 al 2015, Presidente nazionale del turismo del vino.
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La Sindaca di Cavallino Roberta Nesto tra gli operatori premiati a Stoccarda
Cavallino-Treporti si conferma capitale europea dell’open air. Un turismo che predilige la vacanza all’aria aperta associata all’esperienza nel territorio, come hanno potuto verificare i giornalisti partecipanti, nel mese di ottobre 2022, all’Assemblea del Network dei giornalisti agroalimentari europei e al Congresso di UNARGA, i giornalisti agroambientali italiani della FNSI.
«Il settore del turismo è ripartito. L’estate 2022 ha portato grandi soddisfazioni al territorio e ci ha dato la possibilità di analizzare questa stagione con quella del 2019, ultimo anno di attività turistica prima del Covid-19. Secondo i dati dell’imposta di soggiorno, che registra solamente le presenze paganti da maggio a settembre, Cavallino-Treporti ha incassato 4 milioni 450 mila euro – affermano la Sindaca Roberta Nesto e l’Assessore al turismo Alberto Ballarin –. L’elemento però che ci differenzia rispetto al passato è che gli ospiti hanno scelto la nostra località con numeri importanti anche nei mesi dell’“altra stagione”, ovvero nella primavera, a settembre ed ottobre. In particolare, comincia ad essere di rilievo il mese di settembre, con oltre 860 mila presenze, registrando, per il medesimo periodo del 2019, un aumento di 160 mila presenze nelle diverse strutture ricettive. Lavorare quindi su un’offerta completa del territorio di Cavallino Treporti è l’elemento in più che possiamo offrire. Le esperienze naturalistiche, sportive, l’enogastronomia e l’appeal della Laguna (Patrimonio UNESCO) enfatizzato dalla pista ciclopedonale sull’acqua più lunga d’Europa, sono elementi in più su cui dobbiamo puntare, facendo squadra con tutti, sia pubblico che privato, perché i nostri cittadini possano beneficiare di lavoro, benessere e di nuove prospettive».
I prodotti agricoli della laguna
Un’occasione per ribadire il valore del turismo e i risultati della ripartenza è stata la fiera di Stoccarda, appuntamento fisso per la quale la delegazione di Cavallino-Treporti è stata presente per ritirare i riconoscimenti assegnati dal Club Automobilistico Europeo ADAC che, come ogni anno, invia i propri ispettori nei campeggi di tutta Europa per verificarne la qualità. Spetta poi a una giuria internazionale di 40 esperti selezionare i candidati a ricevere l’Award, valutati nelle quattro aree di sostenibilità e consapevolezza ambientale, innovazione e progresso, cambiamento demografico e accessibilità, nonché nell’ADAC Camping Booking Award.
Tra le nomination dei campeggi di Francia, Italia, Croazia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Austria, Danimarca, Grecia, Lussemburgo, Portogallo, Svezia, Svizzera, Ungheria, spicca per l’Italia con Cavallino-Treporti e le sue 10 strutture ricettive che anche quest’anno si sono aggiudicate il prestigioso riconoscimento “ADAC Superplätze”. Un numero impressionante se si considera che a livello nazionale sono 41 le strutture premiate, ponendo l’Italia al 2° posto in Europa dopo la Francia (57 Superplätze), e 1/4 dei premiati sono a Cavallino-Treporti.
«Si tratta di un importante riconoscimento – commentano Paolo Bertolini e Francesco Berton, presidenti rispettivamente del Consorzio Parco Turistico di Cavallino-Treporti e di Assocamping – che testimonia come gli investimenti delle strutture ricettive, che non si sono mai fermati, abbiano puntato all’innovazione e alla sostenibilità, avendo saputo gestire bene immagine, reputazione e notorietà su tutte le piattaforme, completando così il nostro prodotto. Per i campeggi di Cavallino-Treporti è stata quindi una stagione di ripartenza, ricca di soddisfazioni che ha visto un grande numero di ospiti affluire dalla primavera, in particolare da Pentecoste, toccando il tutto esaurito fino a fine agosto. Anche settembre e la prima metà di ottobre hanno riservato agli operatori grandi soddisfazioni e le strutture si stanno già preparando ad accogliere al meglio gli ospiti del 2023. Il 2022 ha segnato quindi un record storico per la località che, secondo i primi dati di Regione Veneto, ha visto abbondantemente superare i 6,56 milioni di presenze.
Queste le strutture premiate: Camping Village Garden Paradiso, Sant’Angelo Village, Camping Europa Village ,Union Lido Vacanze, Camping Village Cavallino, Camping Enzo Stella Maris, Camping Ca’ Pasquali Village, Camping Village Mediterraneo, Camping Village Dei Fiori, Camping Village Marina di Venezia.
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Tutto pronto per la Festa Nazionale del Cuoco che il 16 gennaio 2023 vede riunirsi a Formia, presso l’Istituto alberghiero “Angelo Celletti”, le berrette bianche iscritte alla Federazione Italiana Cuochi che operano nella provincia di Latina e nella regione Lazio, sfidarsi ai fornelli per contendersi il podio della XXIV edizione del concorso provinciale “I Piatti tipici Pontini” e della XIV competizione regionale “La Cucina Laziale rivisitata in chiave moderna”.
L’evento promosso dall’Associazione Provinciale Cuochi Latina con la collaborazione dell’Unione Regionale Cuochi Lazio in occasione delle celebrazioni per San Francesco Caracciolo, protettore della categoria, vedrà anche lo svolgersi del convegno: “Lo chef tra salute e sostenibilità. La valorizzazione turistica dei territori attraverso i prodotti agroalimentari tradizionali”, moderato dalla vicepresidente dell’ARGA Lazio Tiziana Briguglio.
L’incontro in programma alle ore 10:30 presso la Sala Conferenze del Celletti, si aprirà con i saluti istituzionali della Dirigente scolastica Monica Piantadosi, del Presidente dell’URCL Alessandro Circiello e del Presidente dell’APCL Luigi Lombardi. Seguiranno le relazioni del docente di scienze dell’alimentazione Giuseppe Nocca, della nutrizionista Maria Solis, della storica del’alimentazione Anna Maria Masci, della divulgatrice scientifica Tiziana Zottola e della sommelier Leonilde Ciufo, insieme per sottolineare quanto la conoscenza di tutto ciò che si porta sulla tavola possa contribuire non solo al benessere della persona e dell’ambiente, ma soprattutto allo sviluppo economico e turistico delle realtà locali.
Sottolineare l’attenzione e i doveri di cui lo chef si deve investire per non deludere le aspettative di una società sempre più attenta alla territorialità, sostenibilità e salubrità degli alimenti partendo proprio dalla tipicità delle materie prime impiegate nella composizione delle diverse ricette, sarà anche quanto saranno chiamati a fare gli chef professionisti e gli allievi in competizione nei due concorsi che negli stessi momenti si svolgeranno nelle cucine del prestigioso istituto formiano. A decretare i migliori concorrenti in gara, una giuria composta dagli chef della Nazionale Italiana Cuochi chiamata a valutare: mise en place e pulizia, preparazione professionale, servizio, prevenzione dei rifiuti e sostenibilità, aspetto estetico e gusto. In palio per i vincitori, oltre al tradizionale trofeo, la possibilità di poter rappresentare la Regione Lazio ai Campionati della Cucina Italiana che si svolgeranno a Rimini dal 19 al 22 febbraio prossimi.
La Festa Nazionale del Cuoco in programma a Formia, è un evento patrocinato dalla Provincia di Latina e dall’ARGA Lazio. Media Partner: Mediaquattro e Radio Show Italia
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di Fabrizio Stelluto, Presidente ARGAV e Vice vicario UNARGA
“Come qualsiasi bilancio a lungo in deficit, anche quello idrologico è ormai pregiudicato ed il riequilibrio non può prescindere da importanti interventi esterni”: a fare il paragone è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), il cui Osservatorio sulle Risorse Idriche certifica l’impossibilità di recupero con gli attuali apporti pluviali.
L’esempio più evidente sono i grandi laghi del Nord (la più grande riserva idrica del Paese), tutti sotto media e la cui percentuale di riempimento è perlopiù inferiore a quella del Gennaio 2022, che fu preludio ad una straordinaria stagione siccitosa, figlia dell’anno più caldo di sempre in Italia (Nord +1,37°; Centro +1,13°; Sud +1° rispetto alla media): lago Maggiore 18%; lago d’Iseo 20,7%; lago di Como 23,5%; lago di Garda 36,4%. “E’ ormai acclarata la necessità di un urgente programma di interventi articolati quanto coordinati e multifunzionali, capaci di trattenere le acque, soprattutto di pioggia, per utilizzarle nei momenti di bisogno: dai laghetti alla bacinizzazione, dalle aree di espansione al riutilizzo di cave abbandonate – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Questo va affiancato ad una costante ricerca nell’ottimizzazione irrigua, senza dimenticare l’efficientamento delle reti idriche, nè le possibilità di utilizzo delle acque reflue.”
“Rilanciando un nostro slogan, vogliamo ricordare, ad un’opinione pubblica e ad una politica distratte, che il cibo è irriguo e che la qualità del made in Italy, ma anche la sovranità alimentare, dipendono dalla disponibilità d’acqua. Questo lo diciamo all’inizio di un’annata che, allo stato attuale, si annuncia idricamente più difficile del già complesso 2022, soprattutto in regioni settentrionali, fulcro dell’economia agroalimentare italiana” conclude il Presidente di ANBI. Nonostante le recenti piogge, il fiume Po ha portata dimezzata a Torino ed è ridotto, lungo tutto il percorso piemontese, a circa 1/3 della portata del 2021, mentre a Pontelagoscuro, nel ferrarese, manca all’appello circa il 30% della portata media ed il livello delle acque è largamente inferiore all’anno scorso (fonte: A.R.P.A.E.). In Piemonte, dove si è registrato un considerevole apporto pluviometrico in Dicembre, i fiumi restano sui livelli 2022 dopo aver toccato portate largamente deficitarie (Varaita:-76%) nelle scorse settimane (fonte: ARPA Piemonte). In Valle d’Aosta, la Dora Baltea ha una portata di circa 24 metri cubi al secondo, largamente superiore alla media storica (mc/sec 5) a conferma di un già avviato scioglimento delle nevi, la cui permanenza al suolo è fortemente condizionata dalle temperature. In Lombardia, dove il manto nevoso è del 43% inferiore alla media ed il fiume Adda permane al minimo dei recenti 6 anni (portata: mc./sec. 90), un dato è clamoroso: le riserve idriche sono inferiori del 45,2% alla media storica e sotto anche a quelle largamente deficitarie del 2022: -1,84% .
Dicembre è stato generoso di piogge anche in Veneto: +35% con record sui bacini del Po (+90%) e del Fissero-Tartaro-Canal Bianco (+70%). Nonostante ciò, a fine Dicembre, il deficit pluviometrico superava ancora i 90 millimetri con ulteriori ritardi nella ricarica della falda (in gran parte ai minimi storici) e scarsità di risorsa idrica su buona parte dell’alta pianura, dove si sono registrati livelli inferiori ai minimi assoluti rilevati negli scorsi 20 anni. Secondo A.R.P.A. Veneto, occorrerebbero alcuni mesi di precipitazioni sopra la media per riequilibrare il bilancio idrico delle acque sotterranee! Da Ottobre a Dicembre il deficit di precipitazioni nevose è stato del 20% sulle Dolomiti e del 10% sulle Alpi, mentre l’ultima decade di Dicembre ha registrato temperature di 4 gradi superiori alla media. In Liguria, precipitazioni violente, con esondazione del fiume Entella a Chiavari, si sono recentemente abbattute sui territori del Levante fino alla provincia di Genova (mm. 160 di pioggia sono stati registrati a Parana, nello spezzino e nella stazione di Chichero, nel genovese). In Emilia-Romagna, la stessa perturbazione ha comportato un picco di portata per i fiumi nella fascia centrale ed occidentale della regione (Secchia, Enza, Taro, Trebbia), confermandone il regime torrentizio.
In Toscana, l’ondata di maltempo ha colpito in modo violento la Lunigiana e la Lucchesìa (a Stazzema, mm.170 di pioggia nelle 24 ore); i corsi d’acqua, dopo i picchi dei giorni scorsi, stanno lentamente tornando alla normalità. Nelle Marche, da Dicembre i livelli dei fiumi sono scesi in maniera evidente come i volumi trattenuti dalle dighe. In Umbria, i livelli del fiume Tevere sono superiori alla media del periodo, ma il livello del lago Trasimeno, nonostante i circa 130 millimetri di pioggia caduti sulla regione, non riesce a tornare sopra il livello di criticità, in cui si trova da mesi. Nel Lazio, le recenti piogge hanno apportato benefici sia al Tevere che all’Aniene, mentre risultano decrescenti i livelli dei fiumi Liri e Sacco. Esemplare è la condizione di Roma, dove è piovuto il 43,6% della media, ma resta capitale nel “global warming” con 23 eventi estremi, verificati l’anno scorso (79 dal 2010). A Cerveteri, in tutto l’anno, sono caduti 250 millimetri di pioggia (-68% sulla media), pari a quanto accade nelle regioni aride di Nord Africa e Medio Oriente! (fonte: ARSIAL). In Campania, le portate dei fiumi sono in media, ad eccezione del deficitario Garigliano. E’ inferiore, rispetto al 2022, il volume d’acqua, trattenuto negli invasi di Basilicata: -26 milioni di metri cubi; opposta è invece la condizione dei bacini pugliesi: circa 10 milioni di metri cubi d’acqua in più sul già ottimo 2022.
Infine, nei bacini della Sardegna, la risorsa accumulata si attesta oggi su circa 1098 milioni di metri cubi, pari al 60,21% della capacità d’invaso; 12 mesi fa era 83,12%.
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Spettroradiometro Spectral Evolution RS-5400 Ecologia forestale 2022 (Foto Marco Parisi)
di Silvia Ceschini, giornalista ARGAV e responsabile comunicazione Fondazione Mach
Si chiamano High Performance Computer e sono dei sistemi di elaborazione di grande potenza che possono essere utilizzati per ridurre i rischi associati ai cambiamenti climatici. Elaborando dati e producendo previsioni climatiche accurate, consentono una gestione più intelligente e sostenibile delle risorse naturali e del territorio.
Foto di gruppo del Progetto Highlander
In Trentino, ad esempio, questi super-computer sono stati utilizzati dalla Fondazione Mach per monitorare in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento le zone colpite dal bostrico a seguito della tempesta Vaia, ma anche per creare mappe del taglio dei prati e di uso dei pascoli. Usare super-computer per affrontare i cambiamenti climatici è l’obiettivo del progetto europeo Highlander i cui risultati finali sono stati presentati oggi, nell’ambito di un workshop svoltosi alla Fondazione Edmund Mach, partner assieme ad altri otto enti di ricerca e amministrazioni e all’ente coordinatore, il Cineca. Ad aprire i lavori sono stati il prof. Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM e Gabriella Scipione, responsabile della Data Management Analytics area in HPC presso CINECA.
Integrando simulazioni climatiche, osservazioni satellitari e dati di monitoraggio della vegetazione è possibile gestire in modo più intelligente e sostenibile le risorse naturali e il territorio. FEM, in particolare, si è occupata degli impatti del cambiamento climatico sulla gestione dei parchi naturali e sulle azioni da intraprendere per mitigare gli effetti negativi. Secondo Damiano Gianelle, responsabile dell’Unità di Ricerca Ecologia Forestale e coordinatore delle attività FEM per Highlander, l’uso dei super computer permette oggi di elaborare in modo nuovo le grandi quantità di dati disponibili, ottenendo strumenti e applicazioni che possono già essere concretamente utilizzate per la gestione delle risorse naturali. “FEM svolge ricerche sulle interazioni tra vegetazione e clima – spiega Gianelle-. Abbiamo utilizzato il super computer di Cineca per elaborare immagini satellitari al fine di monitorare i boschi in Trentino colpiti dal bostrico, ma anche per creare mappe di taglio dei prati e non da ultimo, mappe di uso dei pascoli da parte dei bovini confrontando le dinamiche annuali con quelle medie del quinquennio precedente per verificare l’intensità di utilizzo delle aree nei diversi anni.
“Abbiamo usato nuovi sensori anche per monitorare in continuo la fisiologia delle piante, in particolare abete rosso e faggio, nel parco di Paneveggio, e sempre in questa area abbiamo mappato le specie forestali e la biomassa dei boschi”. https://highlanderproject.eu
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Il San Daniele prodotto in Italia e nella foto a destra quello di un altro continente
UNARGA ha aderito all’appello dei giornalisti ARGA di Friuli Venezia Giulia perchè i giornalisti specializzati sostengano nella comunicazione le produzioni agroalimentari di qualità, frutto delle peculiarità e delle tipicità, sinonimi di salubrità, espressioni della storia della civiltà contadina delle nostre comunità rurali. “Ci preoccupano – scrive nella nota il Presidente di ARGA FVG Carlo Morandini – l’apertura della UE all’utilizzo di farine di insetti nelle produzioni alimentari, i rischi che stanno correndo i marchi DOP e le denominazioni DOC e DOCG garanzia di certificazioni controllate e di alta qualità”.
Occorre a tutti i livelli mediatici contrastare gli effetti negativi sull’immagine dei nostri prodotti di pregio generata da produzioni realizzate all’estero e che si presentano con le stesse denominazioni che hanno fatto grande l’Italia nel mondo per i prodotti alimentari tipici. E’ il caso del Prosciutto di San Daniele, prodotto anche in un altro continente con la stessa denominazione e con materie prime di quel territorio. Ma i casi sono ormai tantissimi, dal Parmigiano Reggiano al Prosecco. UNARGA sostiene l’iniziativa dei nostri Ministri dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, delle imprese e del Made in Italy e della Salute, che hanno prorogato fino al 31 dicembre 2023 il regime sperimentale italiano sull’indicazione in etichetta della provenienza della materia prima per pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero caseari. I cittadini, come ha dichiarato il Ministro Lollobrigida, devono poter accedere a informazioni consapevoli, complete e documentate su tutto quello che riguarda la loro alimentazione. Su una sana alimentazione si basa la qualità della vita e la protezione della salute, come dimostra la Dieta mediterranea che tanti ci invidiano.
Noi giornalisti specializzati vogliamo essere in prima linea nelle diverse regioni italiane e anche nei contesti internazionali a riaffermare il valore dell’identità e della qualità.
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Si è tenuta presso il Foyer del teatro Marrucino in Chieti la presentazione del Lunario 2023, unico calendario tematico italiano capace di valorizzare con ironia la cultura del territorio, i prodotti tipici e le nostre più autentiche tradizioni.
Il tema di questa edizione “Il brindisi delle Radici”. Ha moderato l’incontro Donato Fioriti, Presidente ARGA Abruzzo e Segretario Generale Aggiunto dell’UNARGA (FNSI). L’almanacco enogastronomico per eccellenza, “Il Lunario”, ne ha fatta di strada, su intuizione del suo deus ex machina, il giornalista gourmet Ugo Iezzi, Presidente della Federazione italiana dei giornalisti enogastronomici e dirigente regionale e nazionale UNARGA (FNSI), con la collaborazione del collega Mario D’Alessandro, (detto Lu Barone della Stampa teatina) che ha sempre maniacalmente rivisitato detti, tradizioni, piatti, indovinelli e del professore. Gianfranco Tartaglia (Alias Passepartout) raffinato vignettista con un tratto tutto suo, unico ed accattivante, glamour ma mai volgare, sempre capace di dare quel “quid pluris”, la famosa ciliegina sulla torta del Lunario di turno.
Mario D’Alessandro, il Sindaco di Chieti Diego Ferrara, il parlamentare europeo Mario Furore, Donato Fioriti e Ugo Iezzi
Sono intervenuti, tra gli altri, in primis il padrone di casa, il Sindaco di Chieti Diego Ferrara, Angelo Radica, il presidente nazionale delle città del vino e Sindaco di Tollo (CH), Maurizio Formichetti, presidente degli Achilliani, Giuseppe Nubile presidente di Docemus Onlus, lo Chef Santino Strizzi, la sommelier Annamaria Acunzio, Valerio Cesarini e il nuovo Corrispondente della Comunità Locale Wigwam di Chieti.
Mattatore della giornata il astronauta ribelle ed ideatore del Lunario, il giornalista Ugo Iezzi. Gradita presenza quella di un amico del Lunario, l’europarlamentare Mario Furore, che ha dato nota dei fondi europei previsti per i comuni. Interessante siparietto tra il Sindaco Ferrara ed il dott Nubile, in passato suo professore universitario. Insomma tutto sul serio e semiserio con brindisi delle Radici per un 2023 che, come ha sottolineato Donato Fioriti, dovrà vedere la stampa specializzata moltiplicare gli sforzi per informare correttamente un’opinione pubblica smarrita e spesso condizionata da notizie che non aiutano a conoscere la verità dei fatti.
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Il segretario generale UNARGA Gian Paolo Girelli con il Presidente del Consiglio regionale FVG Pier Mauro Zanin e Carlo Morandini, consigliere nazionale UNARGA e presidente ARGA FVG
La stampa specializzata nazionale, come ARGA FVG, è accanto all’iniziativa proposta dal Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, a tutela delle filiere produttive e delle identità territoriali contro il proibizionismo sul prodotto vino, il sistema ‘nutri-score’ ovvero le etichette a semaforo sugli alimenti e i cibi sintetici, posizione sintetizzata nella ‘Carta FVG’.
La sede del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
Tale documento è stato condiviso dai suoi omologhi delle altre Regioni italiane nei giorni scorsi a Trieste, e verrà ratificato a Roma nell’Assemblea plenaria dei Consigli regionali della Penisola che era programmato per il 7 marzo 2023. Il segretario generale UNARGA, Gian Paolo Girelli, è infatti stato ricevuto da Zanin a Udine, nella sede di rappresentanza del Consiglio regionale, accompagnato dal consigliere nazionale UNARGA e presidente ARGA FVG, Carlo Morandini. La riunione faceva seguito all’incontro analogo dei giorni scorsi tra Zanin e ARGA FVG. Girelli, giornalista professionista friulano, una lunga esperienza in Rai anche a livello internazionale, ha ricordato l’analogo documento sottoscritto da ARGA FVG e condiviso da UNARGA, assicurando al Presidente del Consiglio regionale del FVG, che è anche vicepresidente della Conferenza europea dei presidenti delle Assemblee legislative regionali, la vicinanza della stampa specializzata nazionale. UNARGA è infatti costituita dalle Associazioni regionali della stampa agricola, agroalimentare, ambiente, territorio, energie rinnovabili (ARGA) d’Italia, che perseguono con particolare impegno (come ARGA FVG) l’obiettivo della formazione permanente dei giornalisti e giornaliste che in tutta Italia si occupano delle materie considerate o le vogliono approfondire.
Così come perseguono e sostengono la formazione finalizzata alla corretta informazione dei cittadini. “Pertanto anche UNARGA – ha detto Girelli – non poteva che affiancarsi alla presa di posizione delle Regioni italiane che attraverso il Presidente Zanin hanno il Friuli Venezia Giulia come capofila, una Regione nella quale proprio nel settore primario operatori lungimiranti hanno saputo trasformare terre incolte e abbandonate, ghiaiose o umide, sabbiose o aride, in terreni capaci di far generare prodotti di eccellenza, che come accade in altre parti della Penisola sono ormai il biglietto da visita di pregio del nostro Paese”. “L’etichettatura sulle bevande alcooliche con l’allarme sulla salute – ha poi spiegato Girelli – è un’iniziativa che preoccupa moltissimo il mondo agricolo e le aziende vitivinicole, quindi anche la stampa specializzata: è una scure che potrebbe gravare pesantemente sul settore e in particolare sulle esportazioni, ma ciò che fa riflettere è anche il silenzio della Ue rispetto a queste prese di posizione che si aggiungono in maniera quasi silente ad altre già adottate da alcuni Paesi”. “Come, per esempio – ha proseguito – il ‘nutri-score’, quella specie di semaforo sulle confezioni di alimenti e bevande che dà un voto di origine algoritmica al prodotto. Si tratta di una classifica che contempla tutti i cibi, da quelli ‘definiti sani’ (verde scuro), a quelli contrassegnati con la ‘E’ (color arancione scuro) dichiarati poco sani; metodo già adottato volontariamente nei mercati di derivazione francese”.
“Un sistema inviso – ha aggiunto Girelli – perché anche se pensato per scopi salutistici non considera né specifica il quantitativo di tale prodotto che si può definire sano o dannoso. Per esempio l’olio d’oliva extravergine, a causa del metodo adottato, risulterebbe meno salutare di una bevanda gassata, penalizzando la ‘Dieta mediterranea’ e il Made in Italy. Un metodo che è comunque in evoluzione, ma UNARGA, ha assicurato Girelli, continuerà a monitorare i futuri passaggi in difesa dei consumatori, ma anche della qualità e delle tradizioni dei cibi italiani”. Zanin ha apprezzato l’esito dell’incontro, confermando l’impegno ad accompagnare la ‘Carta FVG’ fino all’approvazione ufficiale e definitiva di tutte Regioni italiane.
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