La Nazionale italiana formaggi, Cheeseitaly centra i primi due Super Gold della sua storia al campionato mondiale dei formaggi, il World Cheese Awards, conclusosi a Newport (Galles) il 3 novembre 2022.
Merito del Caciocavallo Silano Dop e della Stracciatella affumicata del Caseificio Artigiana – D’Ambruoso Francesco.
“Sono ben 16 le medaglie che si è aggiudicato il nostro gruppo: 2 Super Gold, 2 ori, 6 argenti e 5 bronzi – spiega Doris Corsini, project manager del Consorzio Conva – Cheeseitaly – e crediamo che questo sia un vanto per le produzioni casearie artigianali italiane che in un contest internazionale di questa portata (erano 4400 i formaggi in gara) è salita in Galles con 46 tra le migliori eccellenze lattiero casearie nazionali. Diciamo grazie a casari, maestranze e produttori di questi meravigliosi prodotti. Hanno tenuto i colori di un settore che dà lavoro a migliaia di persone”.
Non sono mancate le sorprese, tra i 250 giurati di 40 paesi del mondo. In questa edizione sono risultati premiati in particolar modo i formaggi saporiti.
Il Caseificio Artigiana – D’Ambruoso Francesco ha conquistato anche una medaglia d’argento con la Crema di Rugiada, onorificenza che si sono aggiudicati pure i formaggi Asiago Fresco DOP dei caseifici Granterre, il Gorgonzola Dop dolce Gran Riserva Leonardi al Cucchiaio di Igor Gorgonzola, Amore di Capra Il Carro S.R.L., formaggio ovi-caprino Il Galeotto di La Quercia Srl e il Brenta Selezione oro stagionato 9 e 10 mesi delle Latterie Vicentine Sca. Le medaglie di bronzo sono state conferite all’Asiago Dop fresco Riserva dei caseifici Granterre, Squacquerone di Romagna Dop del Caseificio Comellini Spa, Pecorino Toscano Dop stagionato 12 mesi del Caseificio Sociale Manciano, il Brenta selezione oro e Brenta Selezione oro oltre i 12 mesi delle Latterie Vicentine Sca.
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di Franco Polidori, Presidente ARGA Toscana e componente della Giunta UNARGA
Wine Destinations Italia è un progetto innovativo nel panorama dell’enoturismo, che intende dar voce ad una necessità ormai dichiarata valorizzare, il legame indissolubile tra vino e territorio; una combinazione/sovrapposizione vincente che fa dell’Italia “la destinazione del vino” per eccellenza.
Le Destinazioni del Vino Italiane daranno vita ad un giro d’Italia unico, alla scoperta di territori straordinari quali ad esempio le 5 Terre, Bolgheri, Suvereto, il Chianti, Montepulciano, la Maremma, il Chianti Classico, Il Sannio, l’Irpinia, i Colli Orientali del Friuli, la Valpolicella, la Valtellina e molte altri.
Saranno dedicati due momenti speciali alle cantine italiane premiate nella Top 100 del concorso mondiale sull’enoturismo WBV – World’s Best Vineyards 2022 svelate ad ottobre. Sabato 12 novembre 2022 alle ore 11:30 ci sarà la premiazione al pubblico con le Cantine Italiane presenti per ricevere il riconoscimento dalle Istituzioni.
Il ciclo di Masterclass I 4 Elementi, 4 Degustazioni: Aria I vini di altura e di montagna, Acqua i vini degli abissi e del mare, Terra i vini delle terre d’Oriente, Fuoco i vini dalle terre vulcaniche. Masterclass realizzate in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino Italia e la Banca del Vino.
Wine Destinations Italia, si rivolge ad un pubblico selezionato di operatori del settore, di enoturisti, di amanti della sostenibilità e della natura, di comunicatori e di operatori della stampa specializzata, che vogliono incontrare i produttori artefici delle esperienze e scoprire le molteplici opportunità dei territori.
L’evento sarà caratterizzato da molteplici focus con i protagonisti dell’Enoturismo Italiano come Il Movimento Turismo del Vino Italia, l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, l’Ass0ciazione Nazionale Città del Vino, l’Associazione Nazionale Travel Blogger, Banca del Vino, Vetrina Toscana, l’Associazione Nazionale Borghi più Belli d’Italia.
I partecipanti potranno incontrare i produttori e prenotare le esperienze per viverle nei mesi successivi direttamente in azienda.
La Scuola Europea Sommelier di Livorno è il promotore e organizzatore principale della manifestazione. La delegata Carmen Licata afferma “un approccio nuovo per il mondo del vino che possa integrare: territorio, prodotto e turismo”; Simone Nannipieri responsabile dell’evento per conto della Scuola Europea Sommelier Livorno: “innovare per il futuro dell’Enoturismo coinvolgendo le cantine e tutti i protagonisti del territorio”. Anche UNARGA e ARGA Toscana saranno presenti alla premiazione del 12 novembre 2022.
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di Stefano Folli, Direttore responsabile Ecoscienza, rivista di Arpae Emilia-Romagna, e www.arpae.it
Mai come oggi sembra che la questione della tutela dell’ambiente sia in primo piano: la transizione ecologica diventata quasi un mantra, l’enfatizzazione degli aspetti green nella presentazione dei prodotti e delle aziende, l’attenzione crescente all’impatto sulla salute dei problemi ambientali. Ma a ben guardare, la posta in gioco con le sfide ambientali odierne è talmente alta che l’attenzione comunicativa non può ancora essere ritenuta sufficiente. I rischi di non garantire condizioni di vita accettabili per gran parte della popolazione, di favorire nuove epidemie o pandemie, di avere – a causa dei cambiamenti climatici – eventi meteo estremi così frequenti da non permettere di adottare adeguate misure di adattamento e protezione sono così elevati che nessun impegno comunicativo può sembrare eccessivo.
Chi si occupa di comunicazione ambientale deve riuscire a gestire un difficile equilibrio tra diverse esigenze. In primo luogo, va considerata l’intrinseca complessità dei fenomeni riguardanti la sfera ambientale: si intrecciano considerazioni di carattere scientifico, economico, sociale e politico e dimenticare o tralasciare anche solo una di queste dimensioni rischia di inficiare qualsiasi discorso. La necessaria semplificazione, per far capire a tutti la posta in gioco e le possibilità di modificare la situazione, non deve tradursi in una banalizzazione che rischia di sminuire la validità del discorso. Per comunicatori, divulgatori scientifici, professionisti dell’informazione e green influencer la sfida è quanto mai attuale: veicolare i giusti contenuti, scegliere gli strumenti più adeguati, adottare le modalità e i toni più idonei sono tutte azioni che richiedono competenza, studio e dedizione.
I giornalisti in particolare hanno un ruolo chiave nel presentare dati, analisi e prospettive. L’inserimento di alcune indicazioni nel Testo unico deontologico rispetto all’informazione scientifica e sanitaria evidenzia la responsabilità degli operatori dell’informazione rispetto a temi delicati (evitare il sensazionalismo, dare conto delle diverse posizioni in campo, verificare con fonti qualificate le notizie) e la loro esigenza di una costante formazione.
Nell’offerta formativa per i giornalisti non possono perciò mancare momenti di approfondimento dedicati alle diverse tematiche ambientali. È importante per tutti, non solo per chi si occupa in primo luogo di ambiente, riuscire a orientarsi rispetto a dati e informazioni sempre più copiosi e rilevanti. Serve un confronto tra chi a livello tecnico e scientifico produce i dati ambientali e chi professionalmente si occupa di farli conoscere e capire a un pubblico più vasto. In questo modo si può avviare un dialogo che aiuti a tenere in considerazione le esigenze reciproche, prevenga possibili incomprensioni e interpretazioni non corrette e faccia crescere la cultura scientifica.
Anche per contribuire a questo obiettivo, Arpae Emilia-Romagna, insieme all’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, alla Fondazione OdG e in collaborazione con UNARGA-FNSI, ha organizzato due giornate di formazione sul tema “Conoscere e usare i dati ambientali” in cui alcuni tecnici impegnati quotidianamente nell’analisi e nell’interpretazione dei fenomeni ambientali presenteranno il loro lavoro nei più avanzati campi di ricerca: ambiente e salute, qualità dell’aria, cambiamenti climatici, mare, campi elettromagnetici. Arpae continuerà anche in futuro a proporre altre iniziative per contribuire ad aumentare la consapevolezza e la competenza dei giornalisti.
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Tre giornate dedicate alla cultura del cacao e del cioccolato a cura della Compagnia del Cioccolato a margine del Salone internazionale della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’artigianato agroalimentare.
Luogo prescelto: l’ex Chiesa di San Francesco della Scarpa/Convitto Palmieri.
Partner istituzionali: Cacao Mar, Unioncamere, Camera di Commercio di Lecce, Confcommercio Imprese per l’Italia di Lecce, Confartigiasnato Cna e Confesercenti di Lecce.
L’UNARGA-FNSI ha dato il patrocinio unitamente ad Agap. Ha collaborato Anag Puglia. Ospite internazionale: Ika Chocolate di Tel Aviv – Israele.
Apertura il 4 novembre alle 12:00 con un intervento del Presidente della Compagnia del Cioccolato Gilberto Mora. Responsabile della comunicazione il giornalista Aga UNARGA Stefano Bugamelli, a disposdizione dei colleghi ai seguenti riferimenti: cell.: 339 2222095 stefano.bugamelli@gmail.com.
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Simbolica inaugurazione della 25a edizione di ” Frantoi aperti “
di Simona Maggi,Presidente ARGA Umbria e Consigliere nazionale UNARGA
Taglio del nastro della 25esima edizione di “Frantoi aperti in Umbria” presso la Rocca di Casalina di Deruta con il convegno dal titolo “E viaggiar m’è dolce in questa Strada dell’Olio. Tendenze e buone pratiche per un oleoturismo consapevole”. Ad intervenire al convegno, organizzato dall’Associazione Strada dell’olio evo dop Umbria in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia e la Fondazione per l’Istruzione Agraria: Roberto Morroni, Assessore all’Agricoltura Regione Umbria; Michele Toniaccini, Sindaco di Deruta; Gaetano Martino, Direttore dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Università di Perugia; Antonio Bartolini, Vice presidente della Fondazione per l’Istruzione Agraria; Paolo Morbidoni, Presidente Associazione Strada dell’Olio dop Umbria; Paola De Salvo, Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia; Manuel Vaquero Pineiro, Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Perugia; Elide Di Clemente, Dipartimento di Economia Aziendale e Sociologia Università dell’Extremadura (Spagna); Andrea Marchini, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università di Perugia; Mauro Agnoletti, Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agricoli Alimentari e Forestali dell’Università di Firenze; Michele Sonnessa, Presidente Associazione Nazionale Città dell’Olio; Bernardino Sperandio, Coordinatore dei Comuni della fascia olivata Assisi – Spoleto e Sindaco di Trevi. A chiudere il convegno è stato l’intervento di Roberta Garibaldi, A.D. Enit – Agenzia Nazionale del Turismo che dopo aver sottolineato, dati alla mano, la ripresa dei flussituristici in Italia all’indomani del periodo pandemico, si è focalizzata sull’impatto che i cambiamenti in atto nella società, negli stili di vita e nelle modalità di lavoro stanno determinando sul modo di “fare turismo”, trasformandosi in altrettante opportunità da saper cogliere, soprattutto per il comparto del turismo gastronomico e rurale.
L’intervento della AD di Enit Roberta Garibaldi
“Dall’affermarsi dello smart working, – sottolinea la Garibaldi – da una maggiore propensione alla ricerca del contatto con la natura e dell’esperienza multisensoriale, e dall’importanza crescente del turismo domestico, che potrebbe compensare eventuali cali dei flussi internazionali, può trarre sicuramente vantaggio il turismo gastronomico, legato al vino, all’olio e alla ruralità”. La Garibaldi, che ha incontrato la Presidente di ARGA Umbria e si è dichiarata interessata a una collaborazione con la stampa specializzata a livello nazionale, ha così voluto lanciare segnale di fiducia e ottimismo nelle prospettive future, malgrado le note criticità dovute ai rincari energetici e all’inflazione. Al termine del convegno si è tenuto il taglio del nastro della 25esima edizione di Frantoi Aperti in Umbria, evento clou dell’oleoturismo nazionale, che da sabato 29 ottobre 2022, per cinque fine settimana, fino al 27 novembre, celebrerà l’arrivo del nuovo olio extravergine di oliva nel periodo della raccolta e frangitura delle olive, proponendo esperienze in frantoio, tra gli olivi, all’aria aperta e nelle piazze dei borghi medievali e delle città d’arte, legate al mondo dell’olio evo di qualità. “25 anni di Frantoi Aperti sono per l’Umbria un traguardo straordinario – conclude Paolo Morbidoni, Presidente della Strada dell’Olio evo dop Umbria – un evento che ha avuto il merito non solo di promuovere una forma di accoglienza completamente nuova nei luoghi di produzione, anticipando, per molti aspetti, un fenomeno di turismo esperienziale che oggi è in forte crescita, ma che ha saputo ogni anno ripensarsi con originalità e grande trasversalità, grazie ad un format che tiene insieme l’arte di fare l’olio con tante altre forme di arte, in un intreccio assolutamente mirabile che è stato premiato lo scorso anno come miglior esperienza oleoturistica d’Italia. Questo ci gratifica, ma è anche la conferma che la continuità del lavoro e la professionalità sviluppata in questi anni dalla Strada regionale dell’Olio dop Umbria su questi temi è un patrimonio di assoluto valore”.
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Il segretario generale Gian Paolo Girelli a destra e il Presidente Roberto Zalambani
di Gian Paolo Girelli, Segretario generale UNARGA
Il momento che stiamo attraversando è veramente critico, dopo la pandemia ci si attendeva un momento di crescita economica, drasticamente vanificata della guerra in Ucraina. Una situazione questa che ha creato gravissimi problemi nelle attività produttive e anche nei settori di nostra competenza. Il caro energia sta ponendo problemi di sopravvivenza a molti settori dell’agroalimentare, degli allevamenti, della produzione agricola e non solo. Uno scenario pesante che noi dobbiamo sempre tenere presente e monitorato. Con la crisi strisciante dell’editoria la maggior parte dei giornalisti oggi sono perlopiù precari oimprenditori di se stessi, ma anche editori di se stessi e anche quando scrivono per testate, seppur blasonate, i compensi che ricevono sono talmente infimi che si può tranquillamente affermare che il giornalismo, sia tra lecategorie professionali più povere. Anche l’informazione quindi può essere sostenibile. Il giornalismo che vuole essere “green” deve puntare soprattutto sulla qualità delle informazioni e su una giusta retribuzione dei cronisti. E un nostro compito come UNARGA, attraverso le ARGA è quello di rendere una maggiore attrattività anche nei confronti dei colleghi, in particolare di quelli attivi, ossia coloro che lavorano in testate giornalistiche, per rendere più capillarel’informazione di settore. L’informazione in campo agricolo, ambientale e alimentare incrocia sempre più spesso il suo cammino anche con notizie e argomenti di carattere tecnico e scientifico.
I delegati delle ARGA al Congresso
I temi che coinvolgono l’ambiente, la salute del consumatore e la gestione del territorio riguardano tutta la società civile, dove generano opinioni e accesi dibattiti. Affinché il dialogo sia costruttivo occorre però che le informazioni sulle quali esso si basa siano anzitutto corrette e sicure. E ricordiamoci sempre della sostenibilità ambientale. Un banale ma reale esempio riguarda lo spreco. Oggi un terzo del cibo prodotto nel mondo viene buttato via se si calcola tutta la filiera dal campo al nostro frigorifero, immaginate quanta terra e quanta acqua e quante risorse non rinnovabili vengono utilizzate per nulla per produrre spreco. Già una maggior attenzione solo a questo aspetto potrebbe essere una rivoluzione. Noi dovremmo essere sempre pronti a ricordarlo. Per fare un esempio in Italia dati del 2021, sprechiamo in prodotti alimentari, per la maggior parte pane e verdura, per un valore di oltre 17 miliardi di euro, gettiamo in pratica nelle immondizie, quasi l’uno per cento del Pil. Sarà inoltre opportuno tornare agli incontri in presenza possibilmente sul territorio e a rotazionenelle diverse regioni appoggiandosi a quelle associazioni regionali che saranno in grado di ospitare e organizzare incontri formativi e “press tour” con visite aziendali. E a questo proposito, e anche per una maggior collaborazione, inviterei a creare una chat di collegamento tra le varie Arga per rimanere aggiornati sulle diverse iniziative. Inoltre auspico di rendere itineranti nelle regioni i corsi di formazionedi nostra produzione, e già approvati dall’Ordine.
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Museo M9 di Mestre (Ve) Mostra temporanea Gusto! Gli italiani a tavola. 1970-2050 – Le “bufale” alimentari dei prodotti tipici italiani
A fronte della drammatica situazione connotatasi in questo ultimo triennio segnato dalla crisi pandemica e dalla scellerata guerra della Russia contro l’Ucraina, con ricadute negative sull’economia globale e specie per i comparti agricolo, ambientale ed energetico, il mondo dell’informazione è chiamato ad interrogarsi sul proprio ruolo e sulle proprie responsabilità.
Solo una citazione: come hanno sottolineato recentemente gli scienziati italiani che si occupano di questioni climatiche in una la lettera presentata al Presidente Mattarella, appare ormai urgente e imprescindibile realizzare “azioni di adattamento che rendano noi e i nostri territori più resilienti… investendo con decisione e celerità le risorse peraltro disponibili del PNRR”.
L’ UNARGA – i giornalisti agricoli, alimentari, ambiente ed energie italiani, Gruppo di specializzazione della FNSI su queste tematiche, riunito a Cavallino Treporti (VE) per il Congresso nazionale – è consapevole dell’importante funzione che la propria professione è chiamata a svolgere. L’Assemblea UNARGA afferma: ci rendiamo conto, per le trasformazioni che l’informazione ha subìto in quest’ultimo decennio dovute all’entrata delle nuove tecnologie e modalità di comunicazione, che anche il giornalismo può e deve essere sempre più sostenibile. Ovvero, deve puntare alla qualità dei contenuti informativi e su una giusta retribuzione del lavoro dei colleghi, fatto quest’ultimo degradato a livelli insostenibili. Con il risultato di una infodemia imperante carica di cosiddette fake news. L’informazione in campo agricolo, alimentare e ambientale incrocia, ovviamente, notizie e argomenti di carattere tecnico e scientifico. I temi che coinvolgono l’ambiente, la salute del consumatore e la gestione del territorio, sempre più in prima pagina perché richiesti dalla società civile, necessitano di grandi professionalità, conoscenza, deontologia.
È questo l’impegno storico dell’UNARGA, cioè offrire a tutta la platea dei giornalisti italiani un bagaglio di competenze e strumenti affinché si elevi la loro preparazione professionale per poter sempre meglio affrontare tematiche e problematiche che dalle pagine di settore vanno oggi migrando con frequenza a quelle della cronaca: si tratta di notizie relative alle crisi alimentari, climatica, emergenze meteo, crisi energetiche, etc. L’impegno di questi anni delle varie ARGA regionali nel settore della formazione, anche per quanto sopra affermato, dovrà intensificarsi e venir sostenuto dagli Ordini regionali. Alla FNSI l’Assemblea congressuale dell’UNARGA chiede ancor maggior controllo nei confronti degli editori che sottopagano, mal utilizzano e non valorizzano le professionalità esistenti ed entranti.
Agli editori chiede un forte impegno a favore dell’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro giornalistico professionale con un giusto compenso, cosa oggi generalmente disattesa nonostante la Carta di Firenze. A questo obiettivo l’UNARGA richiama anche l’Ordine nazionale dei Giornalisti e la Federazione della Stampa Italiana, oltre lo stesso Governo che, per dovere istituzionale, deve garantire al cittadino una corretta informazione prodotta da un sistema equilibrato nelle sue varie articolazioni, oggi non più tale, tra carta stampata, radio, TV, web e social (art. 21 della Costituzione…).
DOCUMENTO FINALE APPROVATO DAL CONGRESSO
Proposto dal Gruppo di lavoro coordinato da Mimmo Vita, Presidente CTS.
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Roberto Zalambani, romagnolo d’origine ma residente a Bologna dove svolge attività giornalista dal 1972, è stato confermato Presidente dell’UNARGA FNSI fino al 2026. L’elezione è avvenuta per acclamazione lo scorso 8 ottobre 2022 nel Centro Civico di Ca’ Savio, capoluogo del Comune di Cavallino Treporti ( Ve) al termine del Congresso nazionale elettivo.
Compongono inoltre la Giunta Esecutiva del Gruppo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana nei settori dell’agricoltura, alimentazione, ambiente, energie, territorio, foreste e pesca (che ha assunto la nuova denominazione) i vice Presidenti: Fabrizio Stelluto (Vicario, espressione di Veneto, Trentino e Alto Adige), Geppina Landolfo (Campani) e Roberto Ambrogi (Lazio); il Segretario Generale Gian Paolo Girelli (Friuli Venezia Giulia)e il Segretario GeneraleAggiunto Donato Fioriti (Abruzzo); il Tesoriere, responsabile di sede e del sito web Efrem Tassinato (Veneto e T.A.A.). Partecipano di diritto ai lavori della Giunta i Revisori dei Conti Emilio Bonavita (Emilia Romagna Marche Umbria), Donato Sinigaglia (Veneto T.A.A.) e Francois Tomei (Lazio); la Responsabile dei Rapporti Internazionali Lisa Bellocchi (Presidente europea Enaj e componente del board della Federazione mondiale della stampa agricola Ifaj); il Presidente del Comitato Scientifico Nazionale Mimmo Vita (Veneto,T.A.A.), i vice Presidenti Manuela Lacaria (Calabria) e Luana Spernanzoni (Marche); i coordinatori delle Commissioni: Pari Opportunità Roberta Rampini (Lombardia e Liguria) ,Rapporti con i Ministeri Giuseppe Bruni (Lazio), Rapporti con le Regioni Carlo Morandini (Friuli V.G.), Rapporti con le Associazioni Enogastronomiche Ugo Iezzi (Abruzzo), Rapporti con le Fiere Specializzate Franco Polidori (Toscana); il Presidente Onorario Claudio Cojutti e il Delegato della FNSI Claudio Silvestri.
Compongono inoltre il Consiglio Nazionale i Presidenti in carica delle Associazioni regionali, i Delegati delle AA.RR.SS. di Basilicata e Molise e i seguenti giornalisti: MarcoCeriani (Lombardia e Liguria), Adriano Ciccarone e Mario D’Alessandro (Abruzzo), Andrea Guolo (Emilia.R.M.U.), Ada Cosco (Calabria), Antonella Monaco (Campania), Luciana Doronzo e Pinuccio Pomo (Puglia), Tiziana Briguglio (Lazio), Omar Bison (Veneto T.A.A.), Stefania Guernieri (Toscana), Simona Maggi (Umbria), Maurizio Orrù (Sardegna).
La Segreteria del Comitato scientifico, che entra a pieno titolo nello Statuto come Organo dell’UNARGA, è composta da Rino Cardone (Basilicata), Elisabetta Donadono (Campania) e Fabrizio Salce Parisotto (Piemonte e Valle d’ Aosta).
Durante la parte straordinaria del Congresso, che ha aggiornato e reso moderno lo Statuto con voto unanime, sono state aggiunte le nuove competenze del turismo rurale e del turismo ambientale che, come ha sottolineato la Sindaco Roberta Nesto, sono fondamentali per comprendere realtà d’ eccellenza come Cavallino Treporti, località leader in Italia e in Europa del turismo integrato all’aria aperta.
Durante i lavori, il Delegato FNSI Claudio Silvestri, dopo aver portato i saluti del Presidente Giuseppe Giulietti e del Segretario Generale Raffaele Lorusso, ha sviluppato riflessioni approfondite sul ruolo centrale del Sindacato nella difficilissima situazione del giornalismo in Italia mentre il Consigliere nazionale del Cnog Dino Frambati, dopo aver portato il saluto del Presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli, ha svolto considerazioni sull’ equo compenso, a riforma della professione, lo scarso rispetto di molti editori nei confronti di tanti colleghi giovani, precari, freelance.
La ‘Tre giorni’ congressuale, che si era aperta a Mestre con la visita allo splendido Museo del Novecento M9 e alla Mostra “Gusto! Gli italiani a tavola 1970-2050”, si è chiusa alla Casa della Pesca di Punta Sabbioni di Cavallino Treporti. In diversi momenti sono, tra gli altri, intervenuti la Segretaria del Sindacato Giornalisti del Veneto Monica Andolfatto e il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto Giuliano Gargano.
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Le “castraure”, il pomodoro “nasone”, la “giardiniera”. Spiegateglielo voi che cosa sono a 40 giornalisti agricoli europei specializzati in agricoltura, riuniti a Cavallino Treporti e poi nelle isole lagunari veneziane di Mazzorbo e Sant’Erasmo.
Li ha radunati ENAJ, lo European Network of Agricultural Journalists, che – facendo base a Cavallino Treporti – ha svolto in Veneto la propria assemblea annuale 2022, abbinandola ad un Low Budegt Press Tour alla scoperta delle eccellenze della Laguna Veneta. “Farming in the Lagoon”, fare agricoltura nella laguna, ha incuriosito molti giornalisti specializzati da 18 Passi europei, che hanno accolto la proposta di UNAGA.
Gli agricoltori di Cavallino Treporti (emozionantissimi per l’occasione) hanno spiegato con grande competenza e dovizia di particolari cosa significhi essere un presidio agricolo, territoriale, economico ed ambientale nella penisola che, nei secoli passati, difendeva la Serenissima Venezia dagli attacchi dal mare ed oggi protegge un ecosistema tanto meraviglioso quanto fragile, garantendo contemporaneamente lavoro agli abitanti a prodotti d’eccellenza sui mercati alimentari di qualità.
Così, a primavera, dall’isola di SantErasmo arrivano le preziose “castraure”, i primi fiori dei futuri, prelibati “carciofi violetti”, presidio Slow Food, co-protagonisti della frequentatissima Fiera del Mosto di fine vendemmia. Dalle aziende agricole di Cavallino Treporti (piccole, perché la terra è poca, media per azienda 3-4 ettari) arriva il pomodoro Nasone (fino a un chilo ciascuno) che cresce in riva alla laguna e che ruba il sapore all’acqua salata del mare. Provare per credere, come hanno fatto i giornalisti europei al ristorante “La tenuta”. E come non parlare della “giardiniera”, autentica sorpresa per i giornalisti europei, “summa” dei profumi delle verdure di Cavallino? Sapientemente bollite ed affinate con aceto, le verdure della “giardiniera” sono state riconosciute totalmente (meravigliosamente) diverse dai “sauer” nordici, grevi di acidità.
Arrivati a Cavallino Treporti venerdì 30 settembre 2022, i giornalisti europei sono stati coinvolti -grazie all’impegno del Comune e delle organizzazioni che la Sindaca Roberta Nesto ha implicato- in una sarabanda di esperienze formative. Il seminario con gli agricoltori del territorio, dopo quasi due ore di relazioni ha suscitato negli ospiti una mitragliata di fila di domande tecniche. Una conferma che l’incontro, ospitato dall’azienda agricola Valleri Stefano, aveva colpito i presenti. Affascinanti le visite a Lio Piccolo, con il trenino turistico che ha lasciato gli ospiti a bocca aperta. Analogo stupore per il felice binomio turismo-ambiente che Cavallino realizza ed incrementa per essere, e rimanere, la capitale italiana del turismo en plein air. “Dormiremo in tenda?” chiedevano gli europei sapendo che sarebbero stato ospitati al Ca’ Pasquali Camping Village. Poi hanno scoperto cosa significa essere un camping village a 5 stelle.
Grazie all’impegno del Comune di Venezia, i giornalisti agricoli specializzati europei hanno potuto approfondire le conoscenze dell’agricoltura in laguna affrontando i recuperati vitigni di “dorona” a Venissa sull’isola di Mazzorbo, e le produzioni biologiche (zucche, melanzane, topinambour e molto altro) a Sant’Erasmo. Tra una meraviglia e l’altra, i giornalisti di ENAJ hanno svolto la loro assemblea annuale (ospiti del Centro Civico di Ca’ Savio), presentando i nutriti programmi per i prossimi mesi ed accogliendo come nuova socia di ENAJ l’associazione Ucraina dei Giornalisti agricoli, che ora può accedere in quanto da giugno è Paese candidato all’Unione Europea.
Il giornalista ucraino Iurii Michailovic ha raccontato ai colleghi le terribili conseguenze della guerra, specificamente nel settore agricolo. Pur essendo tra i più ampi del continente, esso oggi patisce il disastro di una non affidabilità finanziaria per qualunque investimento, con drammatiche ricadute economiche sulla popolazione. Nonché sui paesi importatori (tra cui l’Italia) per materie prime fondamentali come i concimi, l’olio di girasole ed il miele.
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