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IL PREMIO LANDOLFO, VOLUTO DA ARGA CAMPANIA PER RICORDARE IL SUO FONDATORE, E’ STATO ASSEGNATO A NAPOLI NEL CORSO DI UNA PRESTIGIOSA CERIMONIA

Dal Premio Landolfo , consegnato a Napoli il 21 novembre scorso nel prestigioso Istituto di cultura meridionale, un appello alle istituzioni affinché venga messa in sicurezza l’Emeroteca Tucci. Lo hanno lanciato insieme il quotidiano “Roma”, l’Ordine nazionale dei Giornalisti, la Federazione nazionale della stampa e l’Istituto di cultura meridionale in occasione della tredicesima edizione del premio di giornalismo in memoria del vicedirettore del “Roma”, Francesco Landolfo, scomparso nel 2006.

In apertura della cerimonia il messaggio della segretaria generale della FNSI, Alessandra Costante, assente perché impegnata al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Pluralismo dell’informazione, crisi dell’editoria e prospettive lavorative i temi attorno ai quali si è sviluppato il dibattito, moderato dal direttore editoriale del “Roma”, Antonio Sasso, a cui ha preso parte il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli.

Il mestiere come passione e impegno civile sull’esempio di Franco Landolfo, la cui figura professionale e umana è stata ricordata dal presidente dell’Istituto di cultura meridionale, Gennaro Famiglietti, dal segretario generale aggiunto della FNSI, Claudio Silvestri, dal presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Ottavio Lucarelli, dal direttore responsabile del “Roma”, Pasquale Clemente e dalla presidente dell’Arga Campania, Antonella Monaco. Geppina Landolfo, figlia di Francesco e segretaria del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, ha sottolineato la grande partecipazione al premio con 50 servizi giornalistici arrivati da tutta Italia.

Il premio “Francesco Landolfo” quest’anno è stato assegnato a “Reddito di contadinanza, l’idea per salvare la terra” di Emanuela Sorrentino (Il Mattino), “Cilento, andamento lento” di Valentina Tafuri (Donna Moderna), “Eco Food Fertility, da Acerra il progetto su inquinamento e capacità riproduttiva” di Lidia Scognamiglio (“Medicina 33”, TG2), “Il richiamo delle radici” di Lilly Viccaro Theo (“Mezzogiorno Italia”, TGR), “L’oro rosso del Vesuvio, contro le frodi c’è Tomato Trace 4.0” di Claudia Clemente (Ansa.it), “Una gru in affitto e vernice di scarto: così ho ridato vita al murales di Maradona” di Oscar Maresca (Gazzetta.it). Targa Gianpaolo Necco a “L’ultimo custode del fiume Sebeto” di Antonio Salamandra (VG21). Menzione speciale a “Campi flegrei, la terra trema e torna la paura” di Emanuela Vernetti (“L’aria che tira”, La7), “Il modello Campania per le autorizzazioni degli impianti a fonti rinnovabili” di Massimiliano Cassano (QualEnergia.it) e “Come scegliere un buon olio? Parola all’esperta Simona Cognoli” di Claudia Sparavigna (Foodando.it). Premio alla carriera a Umberto Belpedio.

LO STATUNITENSE STEVE WERBLOW NUOVO PRESIDENTE IFAJ. AL CONGRESSO MONDIALE E’ INTERVENUTA PER L’ITALIA LISA BELLOCCHI (UNARGA)

Al congresso hanno partecipato numerosi giornalisti europei, compreso diversi membri del Direttivo di Enaj. Nella foto, da sinistra, Vedran Stapic (Croazia), Adrian Krebs (Svizzera), la presidente Lisa Bellocchi e Katharina Seuser (Germania)

IFAJ, la Federazione mondiale dei giornalisti agricoli, di cui l’Italia fa parte tramite UNARGA, ha svolto tra il 13 e il 18 agosto 2024 il proprio Congresso annuale. L’appuntamento si svolge in un Paese diverso ogni anno, stavolta in Svizzera, ad Interlaken, nell’Oberland Bernese. Il Congresso 2024 è stato importante anche perché si è proceduto al rinnovo delle cariche. Il nuovo presidente è lo statunitense Steve Werblow, in precedenza vicepresidente. Succede alla svedese Lena Johansson, che non poteca essere rieletta per avere compiuto i mandati possibili. Alla vicepresidenza è stato eletto l’argentino Adalberto Rossi (le radici italiane sono evidenti, la nonna era di Firenze) che in precedenza aveva svolto le funzioni di segretario. Alla segreteria è stato eletto il britannico Adrian Bell, per molti anni, in precedenza, impegnato come tesoriere. New entry, nel ruolo di tesoriera, la sudafricana Magda Du Toit. Queste quattro persone costituiscono il “presidium” che governa la federazione; al loro operato si affiancano le decisioni prese dall’assemblea degli executive members, uno per ogni Paese associato.  Per l’Italia è Lisa Bellocchi.

Il neopresidente IFAJ Steve Werblow con Lisa Bellocchi

Dall’assemblea 2024 sono usciti anche i nomi dei “trustees” che comporranno il consiglio di amministrazione della neonata Fondazione della Federazione dei giornalisti agricoli. La nuova struttura, “charity” secondo il diritto britannico, dovrebbe agevolare le donazioni da parte di aziende e gruppi. Secondo il modello ormai consolidato dei Congressi IFAJ, dibattiti e tavole rotonde si sono alternati a “visite in campo”, per conoscere l’agricoltura del Paese ospitante. L’agenda IFAJ prevede che il Congresso 2025 sarà in Kenya dal 14 al 18 ottobre 2024, poi nel 2026 in Croazia e nel 2027 di nuovo nella Repubblica del Sudafrica, dove già si svolse nel 2017.

Su incarico del presidente Zalambani, la Bellocchi ha invitato ad un incontro in Italia nel 2025 il “presidium” di IFAJ, per celebrare il cinquantesimo anniversario del Congresso mondiale svoltosi a Milano nel 1975 e nel decennale del press tour organizzato in concomitanza con Expo 2015.

GUSTANDO UNA PIZZA SI PUO’ IMPARARE A PROTEGGERE I PROPRI DATI PERSONALI

Gloria Paci e Luca Di Leo rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Associazione protezione diritti e libertà privacy APS

Che pizza sta privacy! A quanti sarà scappato di bocca esasperato dalla fatidica parolina, privacy appunto, che suona sempre più come un eufemismo o solo una serie di regole inutili visto che ora tutti sanno tutto di tutti.  Privacy, una parola entrata ormai nel vocabolario corrente e non dovrebbe più fare effetto visto che la  prima legge italiana che ha regolamentato la materia risale al 31 dicembre 1996 (Legge n. 675/96).

Il cartone della pizza personalizzata

“Prego, metta una firmetta qua..sa è per la privacy”, quante volte abbiamo sentito ripetere questo ritornello al momento di sottoscrivere un contratto, una polizza, un qualunque documento che ci viene sbandierato sotto il naso senza ricevere alcuna spiegazione aggiuntiva. E noi firmiamo, passivamente, meccanicamente, tanto è la prassi e così fanno tutti. E proprio una leggerezza nel firmare documenti senza conoscerne il contenuto, con consensi  già fleggati, ha inevitabili conseguenze: il vedersi recapitare sulla propria mail o tramite sms messaggi non desiderati di carattere promozionale. Ciò che non è ancora chiaro è che la protezione dei dati è un diritto costituzionalmente riconosciuto a ciascun individuo. Ogni persona infatti è l’unico proprietario dei propri dati, siano essi dati personali come il nome, il cognome, il codice fiscale ecc. o dati particolari vale a dire informazioni che riguardano lo stato di salute, la religione, l’etnia, le idee politiche o l’adesione ad un sindacato.  Ma chi tutela i nostri diritti? Le cronache di ogni giorno, dossieraggi compresi, dicono che grazie alle tecnologie più sofisticate si può scoprire di tutto su una persona. Dal conto in banca, ad eventuali relazioni extraconiugali fino ai più piccoli scheletri nell’armadio che ognuno di noi non vuole diffondere. Quando si scopre la magagna e le informazioni sono di dominio pubblico, ormai  la frittata è fatta. Con la complicità di testate giornalistiche ed i canali social in un attimo reputazione e vita privata divengono patrimonio di tutti, oggetto anche di commenti non sempre lusinghieri per il malcapitato.

Dalla frittata alla pizza il passo è breve. Che ci azzecca la privacy con la nostra specialità gastronomica nazional popolare e copiata (con qualche variante) in tutto il mondo? C’entra eccome, seppur con un volo pindarico, ci si arriva. “Che pizza sta privacy”,  è un progetto ideato e realizzato dall’Associazione Protezione diritti e libera Privacy APS (APDLP), https://www.associazionedirittiprivacy.it/ un’associazione di promozione sociale costituita nel 2019 e con sede a Rimini nata per volontà di alcuni professionisti del settore che credono “Nel diritto di avere diritti”, citando il celebre volume di Stefano Rodotà che pone al centro la dignità dell’uomo, unico detentore di un patrimonio di diritti che l’avvento delle nuove tecnologie rischia di annullare dalle logiche di mercato.

QR Code presente sul cartone della pizza

Presieduta dalla giornalista Gloriamaria Paci fina dalla sua costituzione, l’Associazione, che ha iniziato uno scambio di informazioni con Unarga mettendo in rete i rispettivi siti, per il raggiungimento delle finalità statutarie non si rivolge solo a consulenti o esperti del settore, ma ad ogni persona che vuole conoscere e capire come il GDPR (General Data Protection Regolation), ovvero il Regolamento Europeo  2016/679, la norma vigente in tutti i Paesi della UE protegga i diritti e le libertà dei cittadini UE. Sempre più gli Ordini regionali dei giornalisti chiedono la collaborazione dell’ Associazione nei Corsi di formazione e nei Master.

“Che pizza sta privacy”, è un’iniziativa volta a garantire la massima diffusione e conoscenza delle legge. Il progetto è rivolto a tutti, in primis ai consumatori che oltre a gustare l’appetitosa pietanza vogliono acquisire una maggiore consapevolezza sulla norma. Come è possibile? Semplice, l’Associazione ha fatto personalizzare i cartoni della pizza utilizzati per l’asporto.  Considerando che siamo costantemente connessi alla rete e lo smartphone è parte integrante della nostra vita, chissà che mentre si sta assaporando una gustosa pizza venga la curiosità di inquadrare il  QR Code presente sul cartone

Collegandosi e visionando la documentazione pubblicata sul sito dell’Associazione, raggiungibile proprio con il QR Code presente sul cartone della pizza, si possono acquisire nuove consapevolezze sul valore dei dati e sul fatto che, mentre noi stiamo assaporando la nostra pizza, nello stesso istante in qualche parte del mondo, forse qualcuno si sta mangiando con altrettanto piacere, per chissà quali finalità,  milioni e milioni di informazioni all’ insaputa di chi appartengano!

Che pizza sta privacy”, è marchio registrato presso il Ministero delle imprese e del made in Italy.

Nella nostra realtà parlare di protezione dei dati è più complesso di quanto si pensi. Trattandosi di beni intangibili i dati non suscitano gran interesse, sia nel settore pubblico che privato ed i titolari incontrano grandi difficoltà a dialogare con collaboratori, clienti e fornitori su come stanno gestendo gli adempimenti in conformità al Regolamento Europeo 2016/679.

CITTÀ DEL VINO: ANGELO RADICA CONFERMATO PRESIDENTE NAZIONALE PER IL TRIENNIO 2024-2027

Angelo Radica, sindaco di Tollo (Chieti), è stato confermato all’unanimità presidente dell’associazione nazionale Città del Vino. Guiderà per il prossimo triennio, 2024-2027, l’associazione che riunisce oltre 500 comuni vitivinicoli italiani. I vicepresidenti – che entreranno in carica da dicembre 2024 – sono Tiziano Venturini (Friuli Venezia Giulia) per il Nord; Alberto Bertucci (Lazio) per il Centro; Vincenzo Savino (Campania) per il Sud; Giovanni Antonio Sechi (Sardegna) per le Isole. L’elezione è avvenuta a Stresa (Verbania) il 28 ottobre scorso in occasione della convention Città del Vino, in cui si è concluso l’anno che ha visto l’Alto Piemonte – Gran Monferrato Città Europea del Vino 2024. All’evento hanno preso parte oltre cento sindaci, amministratori e Ambasciatori delle Città del vino. Le più vive felicitazioni al dott. Radica sono state inviate all amico, a nome di UNARGA dal Presidente Roberto Zalambani.

Nel triennio, appena trascorso, che ha visto Radica presidente Città del Vino, l’associazione ha registrato 76 nuovi comuni soci, e 20 comuni usciti, per un saldo positivo di 56 comuni italiani in più associati. “I lavori di Stresa sono stati un momento importante per Città del Vino – sottolinea Radica, riconfermato presidente – con una grande partecipazione e condivisione del lavoro fatto e quello che c’è da fare. In questi tre anni abbiamo dato una maggiore visibilità e riconoscibilità dell’associazione, nei confronti delle istituzioni di tutti i livelli, dalla presidente del Consiglio ai ministeri, dalle Regioni all’Ispettorato del lavoro. Abbiamo fatto rete e sinergie importanti, scuola alta formazione, Ais, Assoenologi, la Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile (CartEs); potenziato la rete alleanza consumo sostenibile”.

“Ma ora – ha detto Radica – è il momento di guardare al prossimo triennio, in cui dobbiamo rafforzare la vendemmia turistica e sostenere in tutta Italia il turismo enogastronomico. Fra le novità, un nuovo evento estivo promozionale e turistico dei comuni Città del Vino, da giugno ad agosto. Inoltre, è mia intenzione potenziare le deleghe della giunta, con deleghe operative dedicate all’innovazione”. Durante la convention c’è stata la nomina a Città Italiana del Vino 2025 per i Castelli Romani, e la nomina di due nuovi Ambasciatori ed Ambasciatori Emeriti Città del Vino: si tratta di Marilena Mauceri, presidente Fondazione Inycon; e di Orazio Franchi, enologo.

IL NUOVO CONSIGLIO NAZIONALE CITTA’ DEL VINO

Il nuovo consiglio di Città del Vino è composto dai coordinatori regionali: Abruzzo, Enzo Orfeo (vicesindaco Atessa – Ch); Basilicata, Mauro Tucciarello (assessore Rionero in Vulture – Pz); Calabria, Luigi Foresta (sindaco di Roccabernarda – Kr); Campania, Vincenzo Savino (vicesindaco Tramonti – Sa); Emilia Romagna, Paolo Grazia, (delegato Zola Predosa – Bo); Friuli Venezia Giulia, Tiziano Venturini (assessore Buttrio – Ud); Lazio, Alberto Bertucci, (sindaco di Nemi -Roma); Liguria, Enzo Giorgi (delegato Pornassio – Im); Lombardia, Luigi Chiesa (delegato Colli Verdi – Pv); Marche, Alessandra Boldreghini (assessore Morro d’Alba – An); Piemonte, Stefano Vercelloni (delegato Barengo – No); Puglia, Francesco Turco (sindaco Torricella – Ta); Sardegna, Giovanni Antonio Sechi (vicesindaco Usini – Ss); Sicilia, Leonardo Ciaccio (consigliere Sambuca di Sicilia – Ag); Toscana, Edoardo Prestanti (sindaco Carmignano – Po); Trentino Alto Adige, Franco Nicolodi (consigliere Isera – Tn); Umbria, Avelio Burini (delegato Torgiano – Pg); Valle d’Aosta, Stefano Carletto (consigliere Chambave – Ao); Veneto, Benedetto De Pizzol (delegato San Pietro di Feletto – Tv). Fanno parte del nuovo consiglio nazionale i consiglieri: per il Nord, Valentino Guglielmino (delegato Gattinara – Vc); Maurizio D’Osualdo (vicesindaco Rosazzo – Ud); Alberto Vercesi (vicesindaco Canneto Pavese – Pv); Giovanni Verzini (delegato Strada Vino Soave). Per il Centro: Claudio Ranchicchio (vicesindaco Todi – Pg); Matteo Arcenni (sindaco Terricciola – Pi); Stefano Cecchi (sindaco Marino – Roma). Per il Sud: Marco Razzano (delegato Amorosi – Bn); Vincenzo Norante (sindaco Campomarino – Cb); Angelo Radica (sindaco Tollo – Ch). Per le Isole: Alfio Spina (sindaco Sant’Alfio – Ct). Per la Delegazione straniera: Rino Dunis (direttore Centro culturale polivalente Grisignana – Croazia)

NELLA SETTIMANA DELL’ALIMENTAZIONE SVOLTASI A ROMA EIT FOOD HA PREMIATO CON IL PATROCINIO DI UNARGA TRE GIORNALISTI DI SETTORE

I protagonisti delle premiazioni dei giornalisti. Da sinistra: Marco Ferrara, Begona Perez Villarreal, Elisa Venco, Hira Grossi, Roberto Zalambani, Emilio Vitaliano e Sara Roversi

Presso l’Hilton Hotel La Lama all’Eur di Roma si è svolta il 14 ottobre scorso la cerimonia di consegna dei Premi sul giornalismo agroalimentare con il patrocinio di UNARGA. La cerimonia, molto coinvolgente si è svolta nel contesto di Next Bites, evento internazionale organizzato da EIT Food per costruire il futuro ed esplorare strategie innovative per la trasformazione dei sistemi alimentari con leader globali, con la presentazione, presso il Centro congressi La Nuvola, delle migliori start up europee. Richard Zaltzman, CEO di EIT Food, ha aperto la manifestazione sottolineando l’importanza del giornalismo per educare il pubblico su pratiche alimentari sostenibili e salutari. “L’innovazione è il cuore del futuro dell’agroalimentare, e la narrazione gioca un ruolo fondamentale per diffondere questa trasformazione”, ha affermato Zaltzman. A seguire, la premiazione ha valorizzato bravi interpreti nel giornalismo agroalimentare, riconosciuti dalla giuria per la loro capacità di tradurre complesse questioni agroalimentari in storie accessibili al grande pubblico. Elisa Venco ha ricevuto il primo premio per l’articolo “Le nuove mele globali contro il climate change,” un contributo che illustra con chiarezza l’innovazione per affrontare il cambiamento climatico. Hira Grossi, con “La Prima scuola di pesca in Italia,” e Emilio Vitaliano, con “Agroalimentare: Direzione Sostenibilità,” si sono aggiudicati rispettivamente il secondo e il terzo premio.

Richard Zaltzman, CEO di Eit Food, risponde alle domande dei giornalisti prima della consegna dei premi

Il Premio, che celebra l’eccellenza nel giornalismo agroalimentare, mira a mettere in luce le storie che promuovono innovazione e sostenibilità nel settore, organizzato da EIT Food con il supporto del Future Food Institute in Italia, ha visto la candidatura di oltre 100 lavori, confermando l’importanza di dare visibilità ai temi agroalimentari fondamentali per la nostra società. L’iniziativa è stata patrocinata da UNARGA e ASVIS e supportata dai media partner: Centro Studi Assaggiatori, CiboToday e Agenzia di Stampa ITALPRESS. 

Nell’arco della mattinata particolare attenzione è stata dedicata alla transizione verso l’agricoltura rigenerativa, vista come soluzione essenziale per affrontare il cambiamento climatico e promuovere la resilienza ambientale. La tavola rotonda “Plasmare un futuro resiliente: politiche pubbliche e la transizione verso l’agricoltura rigenerativa”, moderata da Sara Roversi, con la partecipazione di esperti del settore agroalimentare, tra cui Begoña Pérez Villarreal (Direttore EIT Food CLC South), Charlotte Weston (Director EY, Sustainability, Clients and Markets Leader – Public Policy), Marco Ferrara (Director EY), Pierpaolo Fraddosio (Direttore Organismo Pagatore AGEA), Teresa del Giudice (Professore Associato Università Federico II) e Valerio Del Bufalo (Partner EY). I partecipanti hanno discusso di come le politiche pubbliche possano accelerare l’adozione di pratiche agricole rigenerative, favorendo la salute del suolo, la biodiversità e la sicurezza alimentare.

Sara Roversi, Presidente del Future Food Institute, ha commentato: “La funzione dei giornalisti è sempre più cruciale: dobbiamo rendere tutti consapevoli, condividere dati e promuovere riflessioni critiche. Quando parliamo di cibo, parliamo del futuro, della nostra salute e di quella del pianeta. Quest’anno siamo entusiasti di aver esaminato tanti articoli di alta qualità. E’ previsto il coinvolgimento delle nuove generazioni, portando il giornalismo agroalimentare nelle scuole, perché comprendono quanto sia utile parlare di ecosistemi e costruire dal basso la consapevolezza delle sfide che attendono i decisori di domani.”.

Infine la cerimonia, Roberto Zalambani, Presidente di UNARGA, coadiuvato dalla collega ARGA Lazio Daniela Molina, dopo aver portato i saluti del Presidente di ARGA Lazio Roberto Ambrogi e del Delegato Fnsi presso UNARGA Maurizio Di Schino, ha introdotto la consegna ai premiati sottolineando l’importanza di stimolare soprattutto i giovani giornalisti a mettersi in gioco e a mostrare le proprie capacità e competenze in un contesto lavorativo sempre più difficile, e questo va a ulteriore plauso per chi ha promosso il premio e lo ha finanziato.

ENAJ ELECTED IN ITALY NEW MANAGMENT COMMITTEE YANNE BOLOH FROM FRANCE IS THE NEW CHAIRMAN. LISA BELLOCCHI REMAINS IN THE BOARD

Yanne Boloh (left) shake hands with former chairwoman
Lisa Bellocchi (@ENAJ)

Baschi (Terni), 9 ottobre 2024. The European Network of Agricultural Journalists has elected a new management committee during their annual meeting, which took place in Baschi, in the region of Umbria, Italy. The new committee has eight members: New representatives are Melanie Epp (Belgium), Klaus Hartikainen (Finland) and Rachel Martin (Ireland). Lisa Bellocchi (Italy), Yanne Boloh (France), Adrian Krebs (Switzerland), Katharina Seuser (Germany) and Vedran Stapic (Croatia) were reelected. Jef Verhaeren (Belgium), co-founder of ENAJ and it’s Honorary President, and Damien O’Reilly (Ireland), also founding member of ENAJ, stepped back.

The new committee proposed to the assembly Yanne Boloh to be the new chairwoman. The delegates fully supported her election. She thanked the assembly: “I am extremely honored to have the trust of ENAJ delegates with my colleagues on the Management Committee. We will be committed to following the path of the founders’ vision about EU and EFTA ag journalists, to strengthen our network, the ENAJ, and to propose inspiring diverse events for our guild members”. Lisa Bellocchi, who was chairwoman from 2018 till 2024, thanked all colleagues for the support and the trustfull work. “I have been very proud and happy to serve ag journalism as ENAJ’s chairwoman. I think that good human relationships are the corner stone of quality journalism which ENAJ confirms on a daily basis”.

INFORMATION ON YANNE BOLOH. Yanne Boloh is an agri-food engineer and has worked as a journalist since 1986, firstly as chief editor of professional magazine. Then she founded Philéas Info press agency based in the Sarthe region. Yanne Boloh has been a member of the French guild AFJA since 1996 and is a member of the Board of Directors since 2017. She was elected member of ENAJ Management Committee in 2018 and has served as Secretary since then.

INFORMATION ABOUT ENAJ. The European Network of Agricultural Journalists (ENAJ) was founded on December 6th, 2011. It’s composed of the national journalists organizations of 24 EU and EFTA member states and five associate members. For more information, please visit https://enaj.eu/

DONNE PASTORE, LA REGISTA ANNA KAUBER HA DOCUMENTATO LE LORO STORIE. LA PRESENZA DI ARGA MARCHE ALL’EVENTO

da sinistra: la regista-architetta-paesaggista Anna Kauber, Luana Spernanzoni presidente ArgaMarche, Isabella Cocci architetta titolare di “Rasoterra”, Giulia Alberti titolare di “Sibillana” lana colorata con tintura naturale

di Luana Spernanzoni, presidente ARGA Marche

Pochi sanno che anche le donne per volontà possono decidere di fare le pastore. Non è un ripiego ma una scelta, determinata. Spesso sono laureate e il loro curriculum è intenso di esperienze. Non è una rinuncia, è passione. Le muove il bisogno di libertà, l’amore per gli animali, pecore, capre, asini. La montagna è un richiamo. Non hanno paura. Di niente. Possono dormire all’addiaccio o negli alpeggi e camminare su per monti, senza sosta. Ce ne parlano le immagini bellissime girate da Anna Kauber. La regista è stata accettata da queste donne e con loro ha stretto una relazione intensa: “c’è un femminile che non si conosce abbastanza e che riguarda trasversalmente più generazioni, la loro età? Da 20 a 102 anni. Queste donne non sono casare, mogli di allevatori o figlie di contadini… scelgono l’ambiente naturale tra gli animali e non vogliono rinunciare alla loro scelta di vita”, racconta l’autrice. Il docufilm ha richiesto due anni di tempo e di ricerche. L’autrice, videocamera in spalla, ha percorso almeno 17mila chilometri, dalla Sicilia alle Alpi. In ogni regione c’è ha qualche pastora. Dopo il laboratorio di tintura naturale della lana “Sibillana” condotto da Giulia Alberti, ci accoglie a Pedaso (FR) il team di “Rocca Madre” cooperativa di comunità e punto di ritrovo per chi sceglie una vita eticamente sostenibile. Si coltiva grano e si produce pane, ma non solo. Gli ortaggi sono forniti da “Rasoterra”, mini-fattoria che applica l’agricoltura organica rigenerativa a Lapedona (FM).

Il film di Anna Kauber “IN QUESTO MONDO” non è passato inosservato alla critica, vincitore di Torino Film Festival 2018, è stato insignito di molti premi, non solo italiani.

QUARANTA GIORNALISTI EUROPEI A BASCHI PER CONOSCERE LE AZIENDE DEL TERRITORIO

di Simona Maggi, presidente ARGA Umbria

Gli agro reporter di ENAJ, provenienti da Francia, Regno Unito, Finlandia, Danimarca, Slovenia, Polonia, Bulgaria, Germania, Albania, Paesi Bassi, Belgio, Ucraina, Austria e Svizzera ,saranno nel borgo dal 6 al 9 ottobre 2024.

Sono 40 i giornalisti europei, provenienti da Francia, Regno Unito, Finlandia, Danimarca, Slovenia, Polonia, Bulgaria, Germania, Albania, Paesi Bassi, Belgio, Ucraina, Austria e Svizzera che da domenica 6 a mercoledì 9 ottobre saranno ospiti a Baschi per un tour che li porterà a conoscere le varie aziende locali. Il numeroso gruppo di giornalisti europei che “invaderà” pacificamente il territorio orvietano e i dintorni è costituito da professionisti specializzati in temi agricoli. Essi si ritrovano in ENAJ, lo European Network of Agricultural Journalists, che riunisce gli agro reporter dei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea e di Efta, l’associazione europea del libero scambio (Svizzera e Norvegia). Inoltre, possono aderire ad Enaj come “informal members” i giornalisti dei Paesi ammessi come candidati all’Unione Europea. Perciò arriveranno in Umbria anche colleghi dall’Albania e dall’Ucraina. Il press tour in Umbria è stato proposto dalla presidente di ARGA Umbria Simona Maggi durante l’assemblea annuale 2023, svoltasi a Rennes in Francia. Un anno di organizzazione ha consentito di mettere a punto un programma che porta l’attenzione sulla preziosa coltura dello zafferano nel “cuore verde d’Italia”.

L’Italia riscuote sempre un fascino speciale presso i giornalisti europei, e lo conferma il numero di partecipanti: difficilmente si superano le 20 adesioni, ma le bellezze dell’Umbria hanno fatto addirittura raddoppiare il numero. “I colleghi effettuano questi press tour per incontrare realtà nuove e buone prassi agronomiche – spiega Lisa Bellocchi, presidente di ENAJ – e una volta tornati a casa ne traggono materiale per articoli sulla stampa, sul web, o reportage radiotelevisivi nelle rispettive nazioni. L’obiettivo originario di ENAJ, sempre rispettato, era ed è quello di fare conoscere le diverse realtà in cui, nei diversi territori, si coniuga la Pac, la politica agricola comune”. Grande soddisfazione è espressa dal Sindaco di Baschi, Damiano Bernardini. “Questo tour rappresenta un’importante opportunità – conclude il primo cittadino Bernardini – per mostrare le bellezze naturali, il patrimonio culturale e la ricca tradizione gastronomica della nostra regione. In un momento in cui la collaborazione e lo scambio culturale tra le nazioni sono più preziosi che mai, siamo felici di condividere con i giornalisti europei la nostra storia, le nostre tradizioni e il nostro impegno per la sostenibilità e lo sviluppo locale. Baschi è un luogo che unisce natura e cultura, e siamo certi che la loro visita contribuirà a far conoscere al mondo le molteplici sfaccettature del nostro comune. Confidiamo che la loro esperienza favorirà anche un dialogo costruttivo tra le diverse culture europee”.

APERTE LE ISCRIZIONI AGLI STATI GENERALI 2024 DELLA GREEN ECONOMY. ECOMONDO RIMINI, 5-6 NOVEMBRE 2024

Sono aperte le iscrizioni agli Stati Generali della Green Economy 2024.

L’appuntamento, promosso dal Consiglio Nazionale della Green Economy, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e con il patrocinio della Commissione Europea, si terrà il 5 e 6 novembre 2024 a Rimini, in occasione di Ecomondo – Italian Exhibition Group. Questa XIII edizione è dedicata al tema L’economia di domani: il Green Deal all’avvio della nuova Legislatura europea, per proporre un confronto sul pacchetto di iniziative strategiche che ha messo l’UE sulla strada della transizione ecologica, nella convinzione che la transizione verso la neutralità climatica possa offrire opportunità significative di crescita economica, di nuovi modelli imprenditoriali e mercati, di nuovi posti di lavoro e di sviluppo tecnologico. Come di consueto verrà presentata la Relazione sullo stato della green economy con focus sul Green Deal e le misure adottate nella scorsa Legislatura europea, considerandone i punti di forza e di debolezza, i nodi che si presentano in questa nuova X Legislatura e le proposte per affrontarli. 

L’evento 2024 è articolato in due sessioni plenarie di mattina e 5 sessioni tematiche di approfondimento il pomeriggio. Il programma di dettaglio sarà disponibile a breve. Intanto potete consultare l’agenda delle sessioni e iscrivervi in pochi passi tramite link “partecipa” di seguito per ottenere il biglietto di accesso alla Fiera.

CONSULTA L’AGENDA DELLE SESSIONI | Link evento 2024

ITALIA, LABORATORIO DELLE MACCHINE AGRICOLE DEL FUTURO. UNARGA HA PRESENZIATO ALLE PREMIAZIONI DELLE MIGLIORI INNOVAZIONI

La foto di gruppo dei protagonisti del Premio sulle innovazioni tecniche per l’ agricoltura

Preview d’eccezione per la 46ma edizione di EIMA International, la grande rassegna della meccanica agricola, in calendario a Bologna dal 6 al 10 novembre prossimo. Il 3 ottobre 2024, nella suggestiva cornice di Palazzo Re Enzo, si è svolta la premiazione del Concorso delle Novità Tecniche, prestigioso riconoscimento assegnato da una giuria internazionale di esperti a quei modelli che presentano soluzioni inedite di elevato contenuto tecnologico e che saranno esposti nell’area del Quadriportico del quartiere fieristico bolognese per tutta la durata della kermesse.

Complessivamente sono state premiate 68 soluzioni innovative – 20 come “Novità Tecnica” assoluta e 48 come “Segnalazione” – in rappresentanza di ogni segmento della vasta gamma merceologica presente ad EIMA International, dalle trattrici alle macchine operatrici, dalle attrezzature alla componentistica sino all’elettronica specializzata. La cerimonia di premiazione, che si è svolta dinnanzi ai rappresentanti della stampa nazionale e internazionale, presenti e collegati in streaming, ha visto la presentazione di tutte le Novità e le Segnalazioni e la consegna dei riconoscimenti direttamente ai delegati delle case costruttrici.

Roberto Zalambani tra Mariateresa Maschio e Simona Rapastella (Photo di Pasquale Minopoli)

L’evento di preview è stato pensato per valorizzare i brand che ne sono protagonisti – hanno affermato davanti a una grande platea di imprenditori e ingegneri Mariateresa Maschio Presidente di Federunacoma e Simona Rapastella Direttore Generale introducendo le premiazioni – e per sottolineare la centralità delle tecnologie di ultima generazione nel panorama dell’agricoltura mondiale. Oggi, il settore primario è chiamato a soddisfare i fabbisogni alimentari di una popolazione in forte crescita, orientata verso consumi di maggior qualità, ed a fronteggiare la variabile climatico-ambientale che impone di preservare il più possibile le risorse naturali. Produttività, sostenibilità e qualità sono dunque le sfide che le economie agricole di tutto il mondo si troveranno ad affrontare nei prossimi anni e che possono essere vinte attraverso lo sviluppo di tecnologie ad alta innovazione. Principale artefice dell’evoluzione del settore primario è dunque l’industria agromeccanica, che vede incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo per elevare gli standard dei modelli realizzati. L’innovazione è da sempre il tema forte di EIMA International ed è proprio per questo che la grande rassegna bolognese rappresenta il palcoscenico naturale dove operatori qualificati, buyer, delegati e tecnici di tutto il mondo possono conoscere in anteprima, nella mostra delle Novità Tecniche come negli stand degli oltre 1.700 espositori, le soluzioni più avanzate proposte dai costruttori italiani ed esteri. Secondo il responsabile dell’Ufficio Tecnico Federunacoma Davide Gnesini “la Commissione internazionale di di esperti e accademici che ha vagliato ben 680 innovazioni tecniche a dimostrazione di come il Premio rappresenti oggi nel mondo la migliore vetrina per migliorare la qualità del lavoro e della vita della gente dei campi”. A margine della manifestazione, il Presidente di UNARGA Roberto Zalambani e il Tesoriere di ARGA Emilia-Romagna Alessandro Maresca hanno incontrato Mariateresa Maschio e Simona Rapastella esprimendo tutta l’ammirazione della stampa specializzata per l’enorme lavoro che viene svolto da FederUnacoma come ha dimostrato anche il recente G7 di Ortigia nel quale la Federazione ha allestito il meglio del made in Italy.