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UNA BUONA NOTIZIA PER IL COMPARTO ZOOTECNICO DELLA SARDEGNA

di Maurizio Orrù, segretario ARGA Sardegna

Una buona notizia per gli allevatori delle aziende del settore ovicaprino della Sardegna per i molteplici danni economici causati dal terribile virus della LINGUA BLU (detta anche febbre catarrale).

La Giunta regionale della Sardegna ha programmato 7 milioni e 100 mila Euro per gli interventi di ristoro per indennizzare gli allevatori isolani dell’anno scorso. Secondo i dati rilevati al 31/12/2021 e pubblicati dall’Osservatorio epidemiologico veterinario regionale nell’isola si contavano 2812 focolai attivi, 12 sospetti e 4558 estinti definitivamente su tutto il territorio sardo, con 116.205 casi accertati e 39.060 morti a causa del virus. Globalmente sono stati controllati 3.270 allevamenti. “E’ un primo sostegno, concreto e tempestivo – dichiara il Presidente della Giunta regionale Christian Solinas– a favore di un settore che più di altri sta pagando il rincaro incontrollato delle materie prime e dei costi energetici. Tutto il sistema agropastorale sardo sta soffrendo i pesantissimi effetti di un’emergenza sanitaria ed economica che la Giunta sta contrastando con misure precise e mirate. Continueremo a fare la nostra parte fino in fondo, ma queste certezze devono arrivare grazie a un intervento straordinario dello Stato che metta nel conto anche i costi derivanti dallo strutturale vantaggio geografico dovuto all’insularità”.

Significativo l’intervento di Gabriella Murgia, Assessore dell’Agricoltura, che ha dichiarato “Nelle aziende sede di focolaio le autorità sanitarie hanno provveduto a imporre tutte le misure sanitarie restrittive previste dalla normativa comunitaria e nazionale per prevenire il propagarsi della malattia. Tuttavia, anche se si sta dando piena attuazione a queste misure, in queste aziende le condizioni di benessere degli animali sono state fortemente pregiudicate, con la conseguenza morte di numerosi capi e la forte compromissione della produttività di quelli rimasti in vita. L’aiuto è finalizzato a indennizzare gli allevatori per la perdita dei capi morti in conseguenza della malattia e per la relativa mancata produzione e per i maggiori oneri sanitari e di alimentazione, sostenuti in ragione della diffusione della malattia e dell’applicazione delle misure restrittive”.

Questo provvedimento legislativo rappresenta una vera e propria boccata di ossigeno per il comparto zootecnico isolano, che merita maggiore attenzione delle istituzioni politiche della Sardegna.

GIOVEDI’ 24 FEBBRAIO ALLE ORE 11:00 CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE FIERAGRICOLA 2022 ALL’AUDITORIUM VERDI DEL PALAEXPO DI VERONAFIERE

SAVE THE DATE

GIOVEDÌ 24 FEBBRAIO 2022, ORE 11:00
Auditorium Verdi, piano 1 Palaexpo di Veronafiere

Viale del Lavoro 8, Verona

CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE 115ª FIERAGRICOLA

Fiera internazionale dellagricoltura (Verona, 25 marzo 2022)www.fieragricola.it

Per partecipare in presenza è necessario il Green pass rafforzato
L’evento sarà trasmesso anche in streaming

Seguirà a breve il link per seguire la diretta e l’elenco dei relatori

RSVP: pressoffice@veronafiere.it

UNAGA nel partenariato del Premio Wigwam Stampa Veneta 2022: Nuove Generazioni per Comunità Resilienti

UNAGA, in quanto associazione nazionale di giornalisti che si occupa oltre che di agricoltura e alimentazione, anche di ambiente, ha a cuore lo sviluppo sostenibile dei territori che, sempre, devono mettere al centro le persone che li abitano e quindi i giovani, che ne rappresentano il futuro. Perciò, ha aderito, prima al progetto CEP – Cantieri di Esperienza Partecipativa con capofila Wigwam APS Italia e quindi, al Premio Wigwam Stampa Veneta 2022 “Nuove generazioni per Comunità resilienti” che ne costituisce l’ulteriore incentivo. Il Premio, mette in palio riconoscimenti in denaro, per articoli e video, all’insegna del recupero, della condivisione, della valorizzazione e consegna alle nuove generazioni, della memoria dei nostri anziani, quale patrimonio della cultura immateriale delle Comunità Locali.

Il Premio, promosso dalla Rete delle Comunità Locali Wigwam del Veneto è supportato dal partenariato di ANCI del Veneto, dall’Ordine dei Giornalisti e dalle associazioni regionali della Stampa: Sindacato Giornalisti FNSI, ARGAV, UCSI, UNGP, Assostampa Padova oltre che dalla sede in Veneto di UNAGA. Vi collaborano, tutte le Comunità Locali Wigwam del Veneto, il Festival del Viaggiatore e AICQ del Triveneto. Si tratta di un partenariato aperto al quale si vanno aggiungendo singoli comuni, scuole di ogni ordine e grado ed associazioni.

Gli elaborati prodotti, inoltre, saranno impaginati, pubblicati e diffusi dalla testata istituzione Wigwam News per fare alle nostre Comunità un regalo non consumistico e ricco di contenuti di umanità, solidarietà, comprensione, dialogo intergenerazionale.

Un’iniziativa che si avvale anche del volano rappresentato dal Progetto CEP – Cantieri di Esperienza Partecipativa, che ha per capofila Wigwam APS Italia ed è supportato dal contributo della Regione del Veneto con fondi statali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

I giovani e i giovanissimi, potranno partecipare inviando articoli inediti che raccontino/documentino l’attivismo delle Comunità Locali per la preservazione, la cura e la valorizzazione delle peculiarità dei territori (ambiente, cultura, prodotti e piatti tipici, persone). Elaborati che potranno essere composti in chiave di cronaca attuale anche a mo’ di ricerca, di racconto e/o di intervista ai protagonisti.

Sono previsti tre premi di 300 Euro per elaborati individuali, uno per ogni categoria di età: under 14, 15-18, 19-25 anni. Un premio di 800 Euro di gruppo per il miglior insieme di almeno 12 elaborati. Ed un premio di 600 Euro per il miglior video realizzato da un gruppo partecipato da almeno 12 componenti.

Una occasione per i giovani per iniziare ad essere protagonisti del futuro loro e dei propri territori.

Per ricevere il bando e ulteriori info: direzione@wigwam.it  Tel. +39 049 9704413

L’AREA DEL PARCO NATURALE DI MOLENTARGIUS

di Maurizio Orrù, segretario ARGA Sardegna

La Sardegna è una regione che ospita un’importante e riconosciuta biodiversità vegetale, accompagnata da molteplici zone umide di spessore naturalistico.  Nell’isola vi sono 8 delle 52 zone umide riconosciute e inserite nella Convenzione di Ramsar.

Dal 1977 è stato inserito Molentargius, sito studiato ed analizzato da un punto di vista paesaggistico, naturalistico e storico. Dal 1999 è diventato un prezioso Parco Naturale Regionale, che con il “North Bull Island” di Dublino rappresentano e costituiscono le uniche zone umide europee di valenza internazionale inserite all’interno di un centro urbano. Il Parco Naturale Regionale di Molentargius-Saline è una bella peculiare entità geografica è ambientale, inserita in seno del Comune di Cagliari e di alcuni territori dell’Hinterland (Quartu S.E, Selargius e Monserrato). Il Parco è un sito di straordinaria valenza naturalistica grazie alla presenza di una ricchissima varietà di specie ornitiche nidificanti e svernanti, alcune di queste rare. Una meraviglia vedere i fenicotteri rosa che volteggiano sulla città. Importante le decisioni politiche ed operative che sono state prese dalla Giunta regionale della Sardegna per ulteriormente valorizzare e tutelare il Parco. “L’impegno della Giunta regionale – ha dichiarato l’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis – è dimostrato anche dagli importanti stanziamenti per garantire la conservazione, il recupero e la promozione delle aree naturali, così da poterle valorizzare e trasformarle in opportunità di sviluppo economico”.

Continua l’Assessore Lampis “nel caso del Parco di Molentargius si tratta della più importante area naturale nella zona più antropizzata della Sardegna, che in questo modo offre un servizio adeguato e completo ai cittadini e turisti, inserendosi all’interno della rete escursionistica regionale”. 

MASTER BIOARCHITETTURA®/CASACLIMA, CERTIFICAZIONE E CONSULENZA ENERGETICO-AMBIENTALE

Anche per il nuovo anno accademico l’Università di Roma LUMSA, la Fondazione per la Bioarchitettura® e l’Agenzia CasaClima di Bolzano, hanno avviato la nuova edizione del Master Internazionale di II livello Bioarchitettura® – CasaClima. Certificazione e Consulenza Energetico-ambientale: il più importante percorso post-universitario di alta formazione nel campo della Bioarchitettura®, dell’efficientamento energetico, del clima engineering e della certificazione energetica. UNAGA è tra i media partners.

Disponibili borse di studio erogate dall’INPS con bando “Master Executive” per i dipendenti della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito). Le borse, a copertura totale dei costi del master, sono finalizzate a garantire percorsi di alta formazione e aggiornamento professionale qualificato. Il bando è scaricabile dal sito ufficiale dell’INPS, in attesa della sua pubblicazione consigliamo di compilare il modulo di pre-iscrizione al Master (non vincolante) sul sito dell’Università LUMSA.

Al fine di attuare una politica di sostegno degli studenti più meritevoli, il Master dispone di altre 3 borse di studio:

  • Borsa di Studio Calchèra San Giorgio del valore di 2000,00 €
  • Borsa di Studio Keim Farben del valore di 2000,00 €
  • Borsa di Studio Sviluppo Umano Integrale del valore di 5.000,00 €, offerta dal Cardinale P. Turkson, Prefetto del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale e Mons. F. Faibene, Sottosegretario Sinodo dei Vescovi.

Le borse verranno assegnate in base al merito e all’ordine di arrivo della domanda. Riduzioni sui costi d’iscrizione disponibili tramite convenzioni con gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti di Roma e provincia, Trapani e Catania.

Iscrizioni aperte sino al 24/02/2022

Per informazioni:

Segreteria Master Bioarchitettura-CasaClima
Arch. Laura Viviana Paladino
paladino.laura@hotmail.itlaurapaladino@bioarchitettura.org
tel. 3279743106

INVITO, 9^ GIORNATA NAZIONALE DI PREVENZIONE DELLO SPRECO ALIMENTARE: IL PROGRAMMA DELL’EVENTO A ROMA IL 4 FEBBRAIO 2022

GLI AGRICOLTORI DELLA SARDEGNA ATTENDONO CON ANSIA UN PIANO DI PREVENZIONE CONTRO LE LOCUSTE

di Maurizio Orrù, segretario ARGA Sardegna

Gli agricoltori della Sardegna temono, ancora una volta, le locuste che potrebbero radere al suolo, per il quarto anno consecutivo, i campi di buona parte dei territori compresi nel sud dell’Oristanese e nella provincia di Nuoro.

Secondo dati attendibili, lo scorso anno, le cavallette hanno distrutto circa 30 mila ettari. La Giunta regionale sarda, al riguardo la settimana scorsa ha stanziato 800 mila euro (500 mila per l’anno 2021, 200 mila per il 2022, 10 mila per il 2023), per predisporre una concreta e fattiva pianificazione del “fenomeno cavallette”. Una quota assai rilevante (300 mila euro) è destinata alla prevenzione e monitoraggio del fenomeno. Mentre 2 milioni di euro sono destinati al ristoro delle aziende agricole per i danni subiti. “La Regione si è già adoperata- afferma l’Assessore alla Agricoltura Gabriella Murgia– per venire incontro alle richieste arrivate sdai territori. Stiamo procedendo con il progetto di prevenzione e contemporaneamente provvederemo ai ristori agli agricoltori danneggiati”. Il fenomeno cavallette non è solo una specificità strettamente agricola, ma interessa anche l’aspetto ambientale. “Perciò vogliamo dare vita – dichiara l’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis– ad una  azione efficace di contrasto, comune e coordinata, che preveda anche altri interventi di prevenzione. Oltre al tavolo tecnico regionale (composto da Corpo Forestale, Agris e Laore, Assessorato all’Agricoltura, Università di Sassari e Province), la Regione si doterà di un Piano di durata pluriennale, che contempli pratiche agricole mirate, attività di studio e monitoraggio funzionale alla conoscenza del fenomeno e alla predisposizione di una banca dati”. Finalmente dopo una serie di pressioni sindacali e politiche qualcosa si muove nel comparto agricolo della Sardegna. Gli esponenti della Giunta regionale sarda hanno così concluso il loro comunicato stampa: “La prima lacuna da colmare è la mancanza di studi recenti, perciò sarà realizzato un monitoraggio per l’individuazione delle aree infestate e la valutazione degli antagonisti naturali delle cavallette, un campionamento su aree pilota, un’attività di lotta con mezzi agronomici, fisici, chimici e biologici nonché il trasferimento delle conoscenze acquisite al personale tecnico degli enti regionali e la divulgazione ad amministrazioni locali, scuole, cittadini e operatori del settore agricolo”.  A dir il vero, una strategia di prevenzione nell’isola non c’è mai stata o non è stata efficace. Il “fenomeno cavallette” è il frutto dei repentini sbalzi climatici che creano le condizioni ottimali per lo sviluppo e la riproduzione.

Una giusta e mirata organizzazione agricola per contrastare questo fenomeno è possibile attraverso i predatori naturali, ovvero gli uccelli che potrebbero creare le condizioni e creare un argine alle fameliche cavallette. Storicamente fino agli anni ’40 l’invasione delle cavallette in Sardegna e nel Mediterraneo era una costante che ben conosciuta dagli agricoltori sardi. Speriamo in tempi migliori.

CALABRIA: LA CIPOLLA ROSSA DI TROPEA IGP SEMPRE PIU’ PRESENTE NELLA RISTORAZIONE

La famosa cipolla di Tropea IGP

di Claudio Venditti, ARGA Calabria

“Siamo molto contenti di proseguire con una primaria catena, 630 ristoranti in tutta Italia, una straordinaria collaborazione che consente di veicolare e utilizzare la cipolla rossa di Tropea IGP negli hamburger gourmet più graditi dai cittadini – consumatori confezionati dalla brigata dei ristoranti e sotto la supervisione di chef stellati”.

Giuseppe Laria

Questo quanto dichiara Giuseppe Laria, Presidente della Coldiretti di Tropea e del Consorzio di Tutela Cipolla Rossa di Tropea IGP, “sono anni intensi, fatti di sacrifici e determinazione. Non ci siamo mai arresi – afferma – e anche con la pandemia abbiamo continuato a credere in quello che facevamo grazie al convinto apporto dei produttori. Siamo molto legati a questo territorio, siamo figli di questa terra e continueremo darle voce con l’amore e la passione incondizionata che ci contraddistingue e con la volontà di continuare sulla ricerca della qualità per esprimere anche la ricchezza, culturale, storica ed enogastronomica dell’areale di produzione di un prodotto che è uno dei simboli della Calabria. Rinnovando la partnership – aggiunge Laria– consolidiamo la presenza nella ristorazione italiana di questa unicità della nostra agricoltura e facciamo conoscere ai giovani questo prodotto tutto calabrese che rappresenta un viaggio nei sapori della nostra cucina che si basa sulla memoria del passato e il rispetto della natura. Il partenariato – conclude il presidente del Consorzio – non rappresenta solo opportunità di vendita, ma anche possibilità di far apprezzare la nostra cultura culinaria  che riporta in prima linea l’iconicità e l’autenticità dei luoghi”.

AUMENTA LA DOMANDA DI ERBA MEDICA DISIDRATATA ITALIANA

Alfeo Carli, presidente del Gruppo Carli

di Anna Mossini, ARGA Emilia Romagna

L’incremento dei costi, dalle materie prime all’energia passando per i trasporti, è uno dei temi caldi di questo inizio anno. Quale sarà allora il trend commerciale dell’erba medica essiccata e disidratata? Ne abbiamo parlato con i rappresentanti di due tra i maggiori produttori italiani: il Gruppo Carli e la Al Dahra Europe, entrambi associati ad AIFE/Filiera Italiana Foraggi, l’Associazione a cui fanno capo una trentina di impianti di trasformazione per una produzione complessiva che ogni anno sfiora 1 milione di tonnellate e un fatturato di circa 450 milioni di euro. Dopo la Spagna, l’Italia è il secondo maggiore produttore di foraggi essiccati e disidratati a livello europeo, una posizione di prestigio in cui AIFE/Filiera Italiana Foraggi ricopre un ruolo di primaria importanza.

Agostino Migiani, Ceo di Al Dahra Europe

Con una produzione di erba medica essiccata e disidratata che mediamente ogni anno raggiunge le 400mila tonnellate, il Gruppo Carli di San Leo (Rimini), si colloca ai vertici nell’elenco dei maggiori produttori nazionali.

“Oggi i nostri più importanti mercati esteri di riferimento, dove è destinato circa il 65% della produzione, sono rappresentati dall’Arabia Saudita, dagli Emirati Arabi Uniti, dal Giappone, dalla Corea del Sud – spiega Alfeo Carli, Presidente del Gruppo – a cui bisogna aggiungere alcuni Stati del Nord Europa. Soprattutto verso il Medio Oriente, Arabia Saudita ed Emirati in primis, o Paesi emergenti come la Cina, viene destinata una grande quantità di erba medica disidratata. Qui esistono infatti le più grandi aziende di bovine da latte a livello globale, con una consistenza numerica di capi che può andare dalle 80mila alle 150mila unità per azienda”.

Politiche che hanno determinato per il Gruppo Carli un notevole aumento delle quote di foraggio esportate e che Alfeo Carli quantifica in un +20%. Quale sarà a suo giudizio l’andamento produttivo e commerciale nel breve-medio periodo?

“Le forti ondate di siccità registrate lo scorso anno hanno praticamente dimezzato la produzione di erba medica rispetto alla media degli anni precedenti – puntualizza Carli – il rovescio della medaglia è un aumento della domanda da parte dei Paesi esteri e una lievitazione dei prezzi delle materie prime valutabile in una percentuale compresa tra il  20 e il 35%. Un mix di fattori che ha innalzato proporzionalmente le quotazioni sia di erba medica che di fieno di tutte le qualità. Dal mio punto di vista quindi le prospettive, almeno per l’immediato, sono positive: i prezzi nel breve periodo difficilmente scenderanno, anche in conseguenza agli aumenti dei costi energetici. La grande variabile riguarderà comunque l’andamento climatico. Se i mesi che ci aspettano saranno piovosi, la produzione aumenterà e i prezzi, pur in maniera contenuta, potrebbero subire una contrazione”.

“Con una richiesta sostanzialmente stabile e una produzione destinata a non subire aumenti significativi nel medio-lungo periodo, sono molto ottimista sulla tenuta delle quotazioni dell’erba medica disidratata, che nell’ultima campagna di produzione ha consolidato una media di 220-230euro/tonnellata”. Lo afferma Agostino Migiani Ceo della Al Dahra Europe.

“Una percentuale compresa in una forbice tra il 35 e il 55%  della nostra produzione è destinata all’export – spiega – I nostri clienti di riferimento sono i Paesi del Medio Oriente, in particolare Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti dove negli ultimi anni sono sorte numerose e interessanti opportunità. Al Dahra è riuscita  a guadagnare importanti fette di mercato in Giappone, Corea del Sud, Vietnam, Cina. Tutti questi Paesi hanno un grande bisogno di erba medica disidratata e foraggi che in generale vengono utilizzati per  alimentare bovine da latte ma anche bestiame allevato per l’ingrasso”.

CHEF EXPRESS GUARDA OLTRE IL COVID CON NUOVE APERTURE

Chef Express (Gruppo Cremonini) guarda oltre il Covid e continua a investire sulla ristorazione per chi viaggia rinnovando la sua presenza all’interno della stazione di Firenze Santa Maria Novella, una delle più importanti del gruppo Grandi Stazioni Retail.

In uno spazio di circa 700 mq, vicino all’uscita sul lato di Via Valfonda, Chef Express ha aperto un ristorante McDonald’s completamente ristrutturato, e altri due formati di ristorazione che rappresentano una novità assoluta per Firenze: un locale dedicato alla piadineria romagnola a marchio Piadina di Casa Maioli, e la bakery bar-pasticceria Panella. Inoltre, è stato aperto anche un nuovo market Viaggio Italia, con un ampio assortimento food che comprende anche tantissimi prodotti tipici del territorio, come vini, cantucci e pasta tipica.
Panella – Arte del pane dal 1929 è un marchio di panetteria e pasticceria ben conosciuto dai romani che da più generazioni frequentano la storica sede in Via Merulana, inaugurata quasi un secolo fa. Nel 2017 Chef Express ha stretto un accordo di licenza per sviluppare il brand nel settore della ristorazione in concessione, e il locale di S. Maria Novella è l’ottavo aperto, dopo quelli nelle stazioni di Roma Termini, Bolzano, Roma Tiburtina, negli aeroporti di Torino e Fiumicino, nell’Ospedale Gemelli a Roma, e nella grande area di servizio Q8 di Paderno Dugnano (MI). Il formato è presente in S. Maria Novella anche con un chiosco proprio sui binari, con analogo assortimento a disposizione di chi ha poco tempo, ma non vuole rinunciare a uno spuntino di qualità.
Piadina di Casa Maioli è un formato dedicato all’autentica Piadineria Romagnola,  che offre piadine con farciture tradizionali, leggere e gourmet, con materie prime selezionate di alta qualità e la possibilità di scegliere tra impasto spesso (tipico della zona di Cervia) o sottile (tipico della zona di Rimini). Il brand, gestito da Chef Express dal 2019, ha attualmente 6 locali.
Cristian Biasoni, Amministratore Delegato di Chef Express, dichiara: “In una congiuntura difficilissima a causa del perdurare della pandemia, continuiamo a credere e investire in questo mercato con la certezza che, insieme a tutto il settore del trasporto ferroviario, tornerà a crescere, grazie anche al previsto sviluppo della mobilità sostenibile. Operando con marchi propri e in licenza, la nostra azienda ha potuto offrire anche a Firenze una significativa varietà di offerta, proseguendo nella proficua partnership ultraventennale con Grandi Stazioni Retail”. Attualmente Chef Express è presente in 11 grandi stazioni della rete GSR. A breve si concluderanno altre importanti ristrutturazioni nelle stazioni di Roma Termini (Roadhouse Restaurant, McDonald’s, Lavazza e Juice Bar) e Genova Piazza Principe (McDonald’s).

Complessivamente i locali aperti da Chef Express nella Stazione di Firenze S. Maria Novella danno lavoro a circa 90 persone.

Chef Express, società controllata dal Gruppo Cremonini, realizza oltre il 60% dei ricavi nell’ambito delle attività in concessione (stazioni, aeroporti e autostrade in Italia, e a bordo treno all’estero): la società è leader in Italia nelle stazioni ferroviarie, con punti vendita in 49 scali ferroviari, è presente nel settore della ristorazione aeroportuale in 12 aeroporti italiani, e gestisce 54 aree di ristoro sulla rete autostradale italiana e sulle strade di grande comunicazione. Nel mercato della ristorazione a bordo treno la società è leader in Europa con oltre 140 treni serviti quotidianamente in 5 Paesi Europei. Nel canale degli shopping mall, outlet e retail park opera con la società C&P (JV col Gruppo Percassi) che, tra gli altri, annovera in portafoglio il noto brand internazionale di asian food Wagamama. Infine nella ristorazione commerciale controlla le catene casual dining Roadhouse Restaurant, Calavera e Billy Tacos, e la catena anglosasssone Bagel Factory.